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Tolo Tolo [BD]

Tolo Tolo è il primo film scritto, interpretato e diretto da Checco Zalone, con un’inaspettata sceneggiatura in compagnia di Paolo Virzì

In Tolo Tolo troviamo Checco (Checco Zalone), che la malaugurata idea di aprire un ristorante di sushi presso il natio paesino in Puglia lo porta ben presto alla bancarotta e al pignoramento dei beni. Maledetto da soci e parenti nonché dalle due ex mogli fugge in Africa, dove ripara presso un resort di lusso a fare il cameriere, servendo altri evasori e perseguitati a vario titolo dal fisco italiano. Un’idilliaca condizione che ben presto muterà in dramma col sopraggiungere di terroristi, che spingeranno l’emigrato italiano a scappare a gambe levate in compagnia del locale amico Oumar (Souleymane Sylla). Entrambi intraprenderanno un lungo e pericoloso viaggio che avvicinerà Checco sempre più all’Italia, dove non vorrebbe affatto tornare.

Diretto, interpretato e co-sceneggiato dallo stesso Zalone assieme a Paolo Virzì, Tolo Tolo non è il tipico film del poliedrico artista. Uscito nelle sale il primo gennaio 2020, chi corse al cinema con l’idea di divertirsi si è scontrato con un sostanziale cambiamento di rotta e desiderio di portare in scena una storia diversa da quelle che hanno decretato il successo di Luca Medici, ovvero Checco Zalone, qui alla sua prima volta dietro la cinepresa. Opera nel complesso decorosa sotto il profilo tecnico benché penalizzata da una colonna sonora poco azzeccata, se non per il brano ‘Immigrato’ che già aveva fatto discutere in fase promozionale. Imbolsito e spesso privo della giusta verve, Zalone imbastisce un’avventura che avrà anche avuto buone intenzioni, tornando nuovamente a parlare di pignoramenti, fisco e tasse: tutti argomenti che una sempre più folta parte della popolazione italiana conosce molto bene e che di sicuro avrebbe gradito tutt’altra storia. Film che ribolle di forzature, stereotipi di ogni genere, abbozzando gag che strappano qualche sorriso a denti stretti tra terroristi e migranti, transizioni grottesche e più in generale una malriuscita satira con poca arte e troppo di parte.

Tolo Tolo

Girato interamente digitale con Arri Alexa SXT a imprecisata risoluzione, il film viene presentato in formato 2,35:1 (1920 x 1080/24p), codifica AVC/MPEG-4 su BD-25. Uno spettacolo che non manca di numerose suggestioni e una resa visiva superiore, tenendo perfettamente banco quasi fino alla fine. Le perplessità sorgono inevitabilmente nel corso delle ultime battute: la sequenza notturna in cui Checco ritrova l’amata Idjaba (Manda Touré), in cui lei si presenta in abito da sposa. In tale frangente non è certo difficile scorgere limiti in secondo piano con banding e parziali sfumature dove occorreva agire diversamente per ottenere un quadro più compatto. La ‘coperta digitale’ sarà forse stata troppo corta per la scelta di encodare l’opera su disco singolo strato. Per il resto la resa d’insieme si mantiene elevata, con saturazione cromatica e un buon livello dei neri.


Una sola traccia DTS-HD Master audio 5.1 (16 bit) di ottima resa, non si raggiungono livelli reference ma l’ascolto è gradevole, offre un panorama sonoro piuttosto aperto che accompagna il lungo viaggio del protagonista. Passaggi che trasmettono una maggiore ampiezza d’insieme nelle inquadrature dal cielo, confortati dal sostegno dei diffusori posteriori. Ottimo il parlato dal centrale, qualche ingresso del subwoofer nelle brevi sequenze di scontri a fuoco. Seconda traccia Dolby Digital 2.0 (192 kbps) descrittiva non vedenti. Extra: backstage di circa 4′ minuti e il videoclip musicale ‘Immigrato’. Link ad Amazon, in questo momento in promozione a 9,99 euro.

© 2020, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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