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Tidal vs Spotify: quale servizio di streaming musicale scegliere?

Qualità audio, catalogo, compatibilità, prezzi. Ecco le differenze principali tra Spotify e Tidal e un consiglio su quale dei due servizi investire mensilmente.

Molti appassionati hanno cambiato il modo in cui consumano musica, passando da formati fisici come i CD a servizi di streaming come Spotify e Tidal. Invece di “possedere” la musica, sia fisica che digitale, ora siamo contenti di pagare una quota di abbonamento mensile per accedere alla musica nel cloud, ascoltando tra una selezione di decine di milioni di brani senza acquistarli realmente.

Nell’ultimo decennio le vendite di CD musicali sono diminuite dell’80% solo negli Stati Uniti, mentre la popolarità dello streaming musicale è aumentata vertiginosamente. Ora è la fonte di entrate in più rapida crescita del settore, con decine di milioni di persone in tutto il mondo che pagano per un servizio di abbonamento musicale (108 milioni sono gli abbonati  paganti di Spotify), ai quali bisogna aggiungere altre decine di milioni di utenti che, nel caso di Spotify, si accontentano del piano di abbonamento gratuito con le sue numerose limitazioni.

Lo stato delle cose

Lo streaming musicale è un grande affare e ci sono ormai molti servizi che attirano la nostra attenzione (per non parlare della nostra carta di credito). Spotify è stato lanciato oltre un decennio fa ed è ora uno dei più grandi servizi di abbonamento al mondo. Ma il suo dominio è sempre più minacciato e i molti rivali combattono animatamente per conquistare una fetta di questo mercato. I concorrenti di Spotify ora includono principalmente Apple Music, Deezer, Napster, Google Play Music e Amazon Music Unlimited.


Tidal si è fatto un nome concentrandosi su una qualità audio superiore grazie allo streaming con qualità lossless da CD e con uno spazio sempre più cospicuo rappresentato dalla sezione MQA (Master Quality Authenticated) e dedicato a tracce ad alta risoluzione. Entrambi i servizi inoltre tentano gli appassionati di musica offrendo un accesso anticipato esclusivo a canzoni e album. Siete incerti tra Spotify e Tidal? Ecco una breve ma utile guida per aiutarvi a decidere a quale servizio dare i vostri sudati risparmi.

Piani di abbonamento

Se avete un budget limitato, scegliete pure Spotify. Offre un piano di abbonamento gratuito supportato da pubblicità (abbastanza fastidiose a dire il vero). La qualità audio è limitata a un massimo di 160 kbps e potete saltare una traccia solo sei volte all’ora sui dispositivi mobili. Passando al piano di abbonamento Premium a 9,99 euro al mese, la qualità audio raggiunge i 320 kbps, la pubblicità scompare, è compreso l’ascolto offline e il salto delle tracce è illimitato. C’è anche un abbonamento Premium Family al prezzo scontato di 14,99 euro al mese che copre fino a sei utenti (tutti devono vivere allo stesso indirizzo) e include il controllo parentale.

A differenza di Spotify, Tidal non offre un piano di abbonamento gratuito supportato dalla pubblicità, ma solo una versione di prova gratuita di 30 giorni. Il piano più economico (Tidal Premium) costa 9,99 euro al mese, è senza pubblicità e trasmette musica a 320 kbps. In alternativa si può passare a 19,99 euro al mese per un abbonamento a Tidal HiFi, che fornisce l’accesso alla stragrande maggioranza della libreria di Tidal in qualità CD senza perdita di dati, oltre a più di un milione di tracce ad alta risoluzione (in genere 24 bit/96kHz) chiamate Tidal Masters. Come Spotify inoltre anche Tidal consente di scaricare ascoltare musica offline. Tidal Premium Family costa 14,99 euro al mese, mentre gli audiofili possono iscriversi a Tidal HiFi Family per 24,99 euro al mese. Ma mentre Spotify Family copre fino a sei utenti, Tidal Family si ferma a cinque.

Vincitore: Spotify

Catalogo musicale

Dato che Spotify è stato lanciato sei anni prima di Tidal, è logico pensare che abbia un catalogo musicale molto più vasto. In realtà non è così. Mentre Spotify offre circa 35 milioni di brani, gli utenti di Tidal possono scegliere tra oltre 40 milioni di canzoni. Spotify è anche entrato in conflitto con diversi musicisti per questioni di diritti d’autore e l’esistenza del suo piano gratuito. Taylor Swift ad esempio ha tolto il suo intero catalogo da Spotify nel 2014 proprio a causa delle basse percentuali riservate agli artisti, anche se da allora la Swift ha fatto pace con la società svedese e i suoi album si possono trovare oggi anche su Spotify.

Tidal afferma di pagare la più alta percentuale di royalty agli artisti nel mercato dello streaming musicale. L’investimento di Jay-Z in Tidal ha visto alcuni dei suoi album, incluso The Blueprint, apparire esclusivamente su questa piattaforma, insieme agli album Lemonade di Beyonce e Anti di Rhianna, giusto per citarne alcuni. A ogni modo tutti i servizi di streaming musicale hanno delle lacune e quindi è meglio dare un’occhiata ai rispettivi cataloghi prima di iniziare a pagare per uno o per l’altro.

Vincitore: Tidal

Compatibilità

Entrambi i servizi sono disponibili su diverse piattaforme. Esiste il supporto desktop per PC e Mac, oltre alle app Android e iOS. Sia Spotify che Tidal supportano inoltre Google Chromecast e Apple AirPlay, rendendo più semplice ascoltare i vostri brani preferiti in giro per casa. Spotify ha però il notevole vantaggio di Spotify Connect, che consente agli abbonati premium di trasmettere direttamente a speaker, TV o sistemi audio. Non a caso questa è diventata una funzionalità familiare in molti prodotti hi-fi e AV (inclusi gli speaker Sonos) ed è un grande richiamo per coloro che sono interessati a portare lo streaming nel loro sistema esistente.

Anche la disponibilità di Tidal è in espansione. Oltre ad essere accessibile tramite app e un web player (gli abbonati HiFi avranno bisogno di Chrome godere dell’ascolto lossless), il servizio è disponibile anche su Apple e Android TV e Apple CarPlay. Per competere con Spotify, l’app di Tidal è presente anche in numerosi prodotti hi-fi connessi di Sonos, Bluesound e Denon, Linn, McIntosh, Naim e Cyrus.

Vincitore: Spotify

Scoperta della musica

Proprio come Tidal si distingue dai concorrenti offrendo audio ad alta risoluzione, uno dei punti di forza di Spotify sono i suoi consigli musicali. La funzione Discover Weekly è estremamente popolare e utilizza l’intelligenza artificiale e il machine learning per generare una playlist di 30 brani pertinenti alle vostre abitudini di ascolto. Ed è una feature straordinariamente precisa.

Ogni venerdì inoltre Spotify propone una playlist di due ore chiamata Release Radar che contiene musica e remix nuovissimi. Più ascoltate, meglio i consigli corrisponderanno ai vostri gusti. Aggiungete il nuovo Daily Mix solo per dispositivi mobili (cinque playlist specifiche per genere) ed ecco che Spotify diventa il miglior servizio di streaming musicale quando si tratta di scoprire nuova musica.

Le funzionalità di scoperta della musica di Tidal sono valide ma non sofisticate come quelle di Spotify. La sezione Novità contiene contenuti “curati” come album, playlist, video e podcast, mentre Tidal Rising promuove artisti emergenti interessanti. Ci sono molte altre playlist classificate in base al vostro umore, oltre a playlist Hi-res Masters che coprono nuovi arrivi e generi (ad esempio Tidal Masters: Motown). Tidal ha un leggero vantaggio quando si tratta di video Full HD, con oltre 250.000 da sfogliare tra cui video musicali, interviste e filmati dietro le quinte. Spotify sta espandendo la sua offerta video, ma al momento è un po’ indietro rispetto a Tidal.

Vincitore: Spotify

Qualità audio

Sia Spotify Premium, sia Tidal Premium offrono streaming audio compresso a 320 kbps. Detto questo, abbiamo scoperto che gli stream di Tidal offrono un palcoscenico sonoro più ampio e spazioso e suonano un po’ più coinvolgenti. Tidal offre anche la possibilità di ascoltare i brani con qualità lossless identica a quella dei CD Audio, ma come già detto si spinge oltre. Il piano Tidal Hi-Fi consente infatti l’accesso a oltre un milione di tracce di Tidal Master sotto forma di stream MQA ad alta risoluzione.

Potete riconoscere i brani Tidal Masters dalla piccola icona a fora di M accanto al titolo del brano. Questi brani forniscono registrazioni di qualità provenienti direttamente dalla fonte master, fornendo così l’esperienza audio che l’artista intendeva originariamente. Fino a poco tempo fa Tidal Masters era una sezione disponibile solo tramite l’app desktop del servizio, ma ora è approdata anche sugli smartphone Android e sugli iPhone (in questo caso bisogna avere installato iOS 11 o una versione successiva).

Vincitore: Tidal

Verdetto

Spotify è il nome più riconoscibile nell’odierno mercato dello streaming musicale e offre accesso gratuito (supportato dalla pubblicità) a milioni di brani e playlisti “raccomandate”. Se vi piace scoprire nuova musica o volete semplicemente il miglior tuttofare musicale, puntate pure su Spotify. Tuttavia, coloro che apprezzano la qualità audio non possono non scegliere Tidal. Certo, per l’audio lossless e hi-res si arriva a spendere il doppio al mese, ma è un piccolo sacrificio per evitarsi i limiti dell’audio lossy a 320 kbps.

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