Le ThieAudio Legacy 3 sono cuffie wired pronte a servire anche l’ascoltatore esigente, non solo in ambito tecnico ma anche estetico
Nel vasto mare delle cuffie a filo la line-up di ThieAudio è tra le più interessanti del momento, che nonostante l’offerta tecnica resta comunque parca nel budget. Custodia rigida rivestita in ecopelle con auricolari e due ulteriori puntali in gomma per la migliore adattabilità.
Gusci molto colorati o trasparenti per uno stile unico che non passa certo inosservato, forma anatomica tutto sommato comune alla stragrande maggioranza degli altri auricolari in-ear su piazza. In tal senso si tratta di una scocca composta da due pezzi di plastica fusi, ben assemblati con il punto di contatto praticamente invisibile. La plastica sembra abbastanza solida e non da l’impressione di essere facilmente graffiabile, con ampio margine di longevità.
Le dimensioni dovrebbero andare incontro a una buona vestibilità, anche in caso di impiego per lungo tempo. In termini di isolamento l’ascolto è favorito nel momento in cui si è trovata la migliore posizione quanto ad aderenza al padiglione, abbassando così le probabilità che non occorra alzare più di tanto il volume in situazioni mediamente rumorose. Resta qualche riserva sul cavo, di fattura che appare un po’ troppo economica, con rivestimento in plastica dove ci si potrebbe trovare con qualche segno di troppo. Anche i punti di attacco agli auricolari sono in plastica, di forma e sostanza relativamente sicura, gli elementi esterni alle cuffie stesse lasciano l’impressione di non favorire disturbi all’ascolto.
Nel complesso la plastica trasparente termo formata e i cavi sono teoricamente funzionali per una fruizione outdoor senza particolari preoccupazioni. Le ThieAudio Legacy 3 sono cuffie musicalmente equilibrate e piuttosto precise, l’azienda dichiara una risposta in frequenza 6 – 50,000 Hz, 22 Ohm di impedenza e 100 dB di sensibilità. Soundstage convincente, non eccezionale ma comunque in grado di offrire un feedback come se la musica provenisse da un ambiente più grande delle cuffie stesse. Un’immagine sonora dove ogni singolo elemento ha una posizione precisa, con flessione sui medio-bassi di relativo impatto. Bassi più che accettabili, benché non si tratti di una situazione di assoluta neutralità, resta la sensazione che non vi siano eccessi veri e propri, senza perdere corposità e spinta sonica con bassi veloci e transienti altrettanto convincenti. Non mancano di dettaglio e anche per questo l’ascolto favorisce svariati generi, dalla classica all’elettronica.
Qualche pensiero in più per la gamma media, solo in parte neutra, con un accento verso l’alto ma senza mai sbilanciarsi veramente. Resta nel complesso un ascolto gradevole, con i Legacy 3 che colpiscono per la presenza scenica senza che per un simile risultato si sia costretti a optare su un’offerta più costosa, acquisizione sfumature e ricchezza di dettagli difficili da incrociare a questo livello di prezzo. Ricchezza anche in gamma alta, benché non così brillanti come ci si aspetterebbe: un calo invero non così sostanziale, dove resta il rischio di ritrovarsi a desiderare ulteriore enfasi e forza specie per coloro (troppo) attenti agli acuti.
Con un costo attuale attorno alle 158 euro le ThieAudio Legacy 3 risultano tra le cuffie wired più interessanti, purché il modello sia quello definito “Orologi”, con sezione trasparente con in bella vista il contenuto. L’altro modello è invece il “Mystique” (immagine qui sopra), con striature colorate e una personalizzazione che alla lunga potrebbe anche stancare, attenzione che qui il prezzo sale a 170 euro. Link a LinSoul. Link ad Amazon.
© 2020, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.