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The Place [BD]

Dal regista di Perfetti sconosciuti Paolo Genovese il successivo film The Place è un’opera corale che vira sul fantastico per raccontare di sogni, incubi e libero arbitrio. Distribuzione Warner Bros

In The Place siamo presso un grande bar della capitale, all’apparenza un locale romano come tanti ma in The Place non tutti gli avventori vi si recano per mangiare o bere. Seduto in un angolo in disparte, dall’apertura sino alla chiusura, campeggia un misterioso individuo (Valerio Mastandrea) in compagnia di una grande agenda, che conserva gelosamente e non fa toccare a nessuno. Flemmatico e distante da quanto accade nel locale, accoglie al tavolo individui bisognosi di vedere realizzato un sogno impossibile, dal più futile al più necessario.

Un meccanico vorrebbe un incontro molto ravvicinato con la prosperosa pin-up che svetta da un poster in officina, un’anziana che l’alzheimer del marito regredisse, un giovane cieco chiede di poter vedere, un poliziotto di recuperare la refurtiva di una rapina, una donna di essere più bella, un padre di assistere alla guarigione del figlio piccolo malato terminale, una suora di ritrovare la fede.

Desideri che per avverarsi implicano un accordo tra le parti: occorre portare a termine un preciso compito, sino in fondo, poco importa se si devono aiutare dieci donne ad attraversare la strada, picchiare a sangue uno sconosciuto, compiere una rapina, un delitto o addirittura una strage, se la missione si svolge esattamente come richiesto il desiderio è a sua volta esaudito.


The Place

Specie quando l’azione necessaria implica un evento criminoso dalle inaspettate ripercussioni le tempistiche tendono ad allungarsi e gli incontri con la controparte aumentano, in un continuo confronto e consigli su come meglio riuscire nell’impresa mentre l’agenda si arricchisce di appunti.

Drammatici percorsi di vita che si incrociano, innescano reazioni impreviste e imprevedibili, che ‘consumano’ il misterioso individuo sino a spingerlo a reagire in misura altrettanto inaspettata.

The Place

Regista e sceneggiatore di talento Paolo Genovese seppe subito porre l’attenzione su di se a partire dalla riuscita opera prima Incantesimo napoletano del 2002 (diretto assieme a Luca Miniero), inanellando numerosi successi con commedie di buon carattere ma soprattutto nel drammatico corale Perfetti sconosciuti del 2016.

Anche The Place è scritto e diretto da Genovese, racconto agrodolce interamente ambientato all’interno dello stesso locale, altra avventura corale e una vera e propria sfida nel riuscire in una narrazione visiva non stancante in seno al micro cosmo di individui che gravita attorno al personaggio interpretato da uno strepitoso Valerio Mastandrea.

The Place

Finalmente qualcuno che prova strade diverse, che desidera (ri)mettersi in gioco dietro la cinepresa mettendo in scena elementi affatto banali di una storia articolata, dove vanno a incrociarsi le esistenze di altri perfetti sconosciuti (molto più di quanto non fossero quelli del precedente film), apparentemente mossi da fili invisibili di un deus ex-machina che tutto può, che impone monete di scambio equiparate al grado di difficoltà del relativo desiderio.

Un racconto sul libero arbitrio, sulle scelte e le dirette e indirette conseguenze, percorso fantastico mai veramente grave alla scoperta della natura umana tra luci e ombre, senza tradire le aspettative di una struttura a incastri che prende forma sin da subito. Percorso fatto di tanti dialoghi, sguardi negli occhi che raccontano conflitti dell’anima, sofferenze di vita e di cuore a cui (spesso) non si comanda, in bilico costante tra il bene che può (anche) generare male e viceversa.

The Place

Nulla di tutto questo sarebbe potuto accadere col giusto spessore e intensità emotiva se al film non avesse partecipato uno stuolo di attori di primissimo piano ricordando tra i tanti lo stesso Valerio Mastandrea (che forse sarebbe stato ancor più vincente proferendo maggior slancio mefistofelico e un po meno risolutezza e velata malinconia), Marco Giallini, Alba Rorwacher, Rocco Papaleo, Sabrina Ferilli e Silvio Muccino.

Altro elemento che colpisce molto è l’eccellente accompagnamento musicale a cura di Maurizio Filardo assieme all’omonimo brano originale cantato da Marianne Mirage. A differenza di Perfetti sconosciuti questo The Place nasce da un serie tv americana poco nota, The Booth At The end, offrendo a Genovese l’idea giusta per sperimentare, una sfida dialettica quasi sempre intensa, sviluppando un intrigante intreccio di vite e nonostante tutto molto meno claustrofobico di quanto si possa immaginare. Da vedere.

The Place

VIDEO

Girato interamente digitale con Arri Alexa XT Plus e SXT a una risoluzione nativa 3.4K finalizzando il tutto su Digital Intermediate 2K. Formato immagine 2.39:1 (1920 x 1080/25p), codifica AVC/MPEG-4, BD-25. A esclusione del fade in all’apertura la visione si attesta su livelli ampiamente sopra la media, frame solidi, senso di tridimensionalità, risalto elementi in secondo piano e sui fondali.

Ampia la palette cromatica con neri convincenti ponendo l’accento nel corso dei passaggi anche notturni con le inquadrature del locale dall’esterno o durante i momenti di pioggia. La qualità di partenza e la relativa bassa durata del programma hanno sicuramente favorito l’ampio risultato tecnico. Sono molti i passaggi con l’illuminazione interna di The Place in cui la cinematografia avrebbe potuto mettere in difficoltà l’encoder, ma non in questo caso.

The Place

AUDIO

Una sola traccia DTS-HD Master Audio 5.1 canali in italiano (48 kHz/16bit) di ottima resa anche se sarebbe stato lecito aspettarsi poco da un simile racconto, ma nel corso dell’ascolto abbiamo dovuto ricrederci. Oltre a porre l’accento sull’ottimo accompagnamento musicale, l’ascolto multicanale apre a un panorama sonoro che colloca lo spettatore all’interno del locale pubblico.

Ben risaltati i dialoghi sul centrale, alcuni elementi discreti avvertibili mentre la sezione rear sostiene l’avvicendarsi degli interpreti restituendo anche il brusio dell’ambiente e gli echi dalla strada (come l’inconfondibile suono di un veicolo che sfreccia a sirene spiegate). Troppo verticale e limitato se l’ascolto avviene attraverso un paio di cuffie stereo, perdendo l’occasione di assistere al lodevole lavoro di missaggio concepito all’origine per la sala arretrando sul fronte carisma degli eventi.

The Place

EXTRA

Troppo breve ma comunque interessante l’approfondimento sul film (5′ min circa) con interventi di parte di cast e troupe e immagini dal set. Inoltre il video clip musicale The Place di Marianne Mirage. Sarebbe stato davvero interessante seguire il film col commento del regista, purtroppo un’occasione mancata alla scoperta di segreti e aneddoti sulla produzione.

TESTATO CON: Tv Hisense 4K H49M3000, Sony KD55XE9305, UHD player Samsung UBD-K8500

Blu-ray disponibile su dvd-store.it

The Place [BD]
8 Recensione
Pro
Storia intrigante
Qualità immagini
DTS lossless efficace
Contro
Extra breve (ma curioso)
Riepilogo
Prodotto e distribuito da: Warner Bros
Durata: 101'
Anno di produzione: 2017
Genere: Drammatico
Regia: Paolo Genovese
Interpreti: Valerio Mastandrea, Marco Giallini, Alba Rohrwacher, Vittoria Puccini, Rocco Papaleo, Silvio Muccino, Silvia D'Amico, Vinicio Marchioni, Alessandro Borghi, Sabrina Ferilli, Giulia Lazzarini
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Supporto: BD 25
Aspect Ratio: 2.39:1
Codifica Video: 1080p MPEG-4 AVC
Audio: italiano DTS-HD Master Audio 5.1
Sottotitoli: italiano nu, inglese
Qualità artistica
Video
Audio italiano
Audio originale
Extra
Il giudizio di AF

© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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