I vantaggi della struttura Tandem OLED sono numerosi tra minor rischio di burn-in, consumo energetico ridotto e possibilità di raggiungere livelli di luminosità più elevati
Il mondo della tecnologia dei display sta vivendo una rivoluzione silenziosa con l’avvento della tecnologia Tandem OLED, che sebbene esista da anni è stata recentemente portata sotto i riflettori grazie al primo iPad con schermo OLED, che utilizza appunto una struttura tandem a doppio strato.
A differenza infatti dei tradizionali schermi OLED che utilizzano un singolo strato di materiali organici emettitori di luce rossa, verde e blu (RGB), il Tandem OLED sovrappone due di questi strati. I vantaggi sono numerosi. Innanzitutto, questa struttura permette di raggiungere gli stessi livelli di luminosità di un OLED convenzionale ma con ciascuno strato che opera a correnti inferiori. Ciò si traduce in un minor rischio di burn-in, in un consumo energetico ridotto e nella possibilità di raggiungere livelli di luminosità più elevati.
È importante notare che il termine Tandem OLED in questo contesto si riferisce specificamente a display che utilizzano due strati di materiali OLED RGB. Tuttavia, esistono altre varianti di display OLED che impiegano strutture tandem diverse. Ad esempio, i televisori e i monitor OLED che utilizzano la tecnologia WOLED (white OLED) di LG Display e la tecnologia QD-OLED (quantum dot OLED) di Samsung Display incorporano anch’essi strutture tandem, ma con configurazioni differenti.
A tal proposito bisogna però fare una precisazione. Un pannello WOLED utilizza due strati blu con rosso e verde impilati, mentre uno QD-OLED utilizza uno stack con tre strati blu e verde. Questi pannelli creano solo luce bianca (WOLED) e blu (QD-OLED), quindi sono diversi e più limitati degli stack RGB in tandem di cui stiamo parlando. Per questo motivo non abbiamo ancora sul mercato dei TV Tandem OLED veri e propri, anche se la speranza è che il loro arrivo non tardi eccessivamente.
L’adozione del Tandem OLED sta crescendo in vari settori dei dispositivi elettronici di consumo. Ad esempio, il più recente iPad Pro con M4 sfrutta il Tandem OLED principalmente per aumentare la luminosità (fino 1.000 nit in SDR), superando non di poco il suo predecessore con pannello Mini LED. Il laptop Dell XPS 13 utilizza invece il Tandem OLED per estendere la durata della batteria fino al 10%, senza puntare a un aumento significativo della luminosità.
Nel settore automobilistico, il Tandem OLED viene impiegato per migliorare sia la luminosità che la longevità dei display, caratteristiche cruciali per la visibilità del conducente e la durata nel tempo del veicolo. Honor, nel suo smartphone Magic 6 RSR Porsche Design, ha invece sfruttato il Tandem OLED per migliorare la durabilità del display, affermando di aver ottenuto un’estensione della durata dello schermo fino al 600% e una riduzione del degrado della luminosità a meno dell’1% dopo tre anni di utilizzo.
Una delle preoccupazioni principali legate agli schermi OLED è il rischio di burn-in, soprattutto nei dispositivi utilizzati per lunghi periodi con contenuti statici come il monitor di un PC. Il Tandem OLED affronta questa problematica riducendo lo stress su ciascuno strato di materiali organici. Poiché il carico di generazione della luce è distribuito su due strati, ciascuno riceve circa la metà della corrente rispetto a un OLED a singolo strato, risultando in una degradazione più lenta dei materiali.
La luminosità è un altro aspetto in cui il Tandem OLED sta facendo progressi significativi. LG Display sta producendo in serie schermi Tandem OLED da 13 pollici per laptop che vantano una luminosità tripla rispetto ai display OLED convenzionali a singolo strato.
Tuttavia, l’impatto del Tandem OLED sulla visione di contenuti in HDR potrebbe essere limitato. Nonostante la sua capacità di raggiungere picchi di luminosità più elevati, la maggior parte dei contenuti HDR è masterizzata a un massimo di 1.000 nit, un livello già raggiungibile con le attuali tecnologie OLED. L’aumento della luminosità di picco migliorerebbe tecnicamente i rapporti di contrasto, ma l’esperienza visiva per il consumatore potrebbe non cambiare in modo significativo, dato che gli OLED attuali offrono già neri profondi e contrasti eccellenti.
Un altro vantaggio significativo del Tandem OLED è il potenziale miglioramento dell’efficienza energetica. I dispositivi OLED tendono ad essere energivori, ma la capacità del Tandem OLED di produrre più luce con una data quantità di corrente elettrica lo rende ideale per la conservazione della batteria. Questo è particolarmente vantaggioso per i laptop ultraleggeri, dove lo spazio per le batterie è limitato. LG Display afferma che i suoi nuovi display Tandem OLED per laptop possono ridurre il consumo energetico fino al 40%, offrendo al contempo la possibilità di aumentare la luminosità o estendere la durata della batteria.
Il Tandem OLED sta anche influenzando lo sviluppo di altre tecnologie di display avanzate come MicroLED e QDEL (quantum dot electroluminescent), che sono state a lungo considerate come potenziali successori dell’OLED. Il successo e il continuo miglioramento del Tandem OLED stanno infatti rendendo più difficile per queste tecnologie emergenti guadagnare terreno. Il Tandem OLED sta effettivamente “spostando il bersaglio”, migliorando luminosità ed efficienza e riducendo la necessità immediata di passare ad altre tecnologie più costose (chi ha detto MicroLED?) o meno mature.
Tuttavia, anche in questo caso il costo rimane un ostacolo significativo per una più ampia adozione. La stessa Apple potrebbe optare per OLED a singolo strato per dispositivi di fascia media come i futuri iPad Air o iPad Mini, riservando il Tandem OLED solo per i modelli premium. Il futuro del Tandem OLED si intreccia inoltre con lo sviluppo di altre tecnologie OLED. Ad esempio, l’introduzione di PHOLED blu (OLED fosforescente) nei prossimi anni potrebbe portare a ulteriori miglioramenti in termini di durata, luminosità ed efficienza quando integrato nei display OLED a singolo strato o con struttura tandem.
Le applicazioni future del Tandem OLED potrebbero infine estendersi oltre i dispositivi convenzionali. Nel campo della realtà virtuale e aumentata, ad esempio, questa tecnologia potrebbe offrire vantaggi significativi. Per i visori VR, il Tandem OLED potrebbe aiutare a ridurre gli artefatti di movimento e la potenziale nausea grazie alla capacità di produrre schermi più luminosi. Tuttavia, per gli occhiali e visori AR, dove è necessaria una luminosità estremamente elevata per competere con la luce ambientale, tecnologie come il MicroLED potrebbero risultare più adatte.
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