Vi proponiamo tre streamer standalone con prezzi da 199 a 300 euro per ringiovanire il vostro sistema hi-fi tradizionale e passare al lato oscuro (e liquido) della musica in streaming
Ci sono molti modi per portarsi a casa uno streamer audio spendendo poco e senza dover per forza ricercare tra l’usato un Chromecast Audio (che Dio l’abbia in gloria) o doversi destreggiare con configurazioni e moduli audio di un Raspberry Pie (soprattutto per chi è completamente a digiuno in materia). Per fortuna ci sono in commercio streamer estremamente economici fatti e finiti, che non necessitano quindi chissà quale know-how per funzionare.
Certo, parlare di uno streamer audio standalone di questo tipo nel 2023 fa un po’ strano, ma se volete portare lo streaming audio su un vecchio sistema Hi-Fi o su speaker attivi ma non wireless, “ringiovanendo” così la vostra esperienza musicale, questi tre modelli entro i 300 euro possono rivelarsi molto utili grazie anche alla loro versatilità, anche se capiamo che in un’era dominata da speaker Bluetooth e amplificatori con streamer integrato un prodotto di questo tipo possa suonare come qualcosa di antiquato.
Audioengine B-Fi
L’Audioengine B-Fi (versione Wi-Fi del B1) è uno streamer da 199 euro che si connette alla vostra rete wireless tramite l’app Audioengine Connect e si collega fisicamente al vostro sistema stereo tramite uscita ottica o RCA. Il B-Fi utilizza un processore ARM AP8064 e, per la conversione da digitale ad analogico, si affida a un DAC ES9023.
All’interno dell’app, toccando il nome del vostro sistema, si accede alla musica memorizzata localmente sullo smartphone o tablet, nonché a servizi come Apple Music, Spotify e Tidal. Il B-Fi è compatibile con lo streaming AirPlay, DLNA e UPnP e, una volta impostato, potete trasmettere l’audio da app come Qobuz nel caso vogliate uno streaming di qualità lossless.
È possibile riprodurre file anche a risoluzione più elevata, ma la massima profondità di campionamento/frequenza di campionamento tramite B-Fi è 16 bit/44,1 kHz (qualità CD insomma). Manca purtroppo una porta Ethernet e, se volete avventurarvi nell’alta risoluzione avrete bisogno di un DAC hi-res, ma nel complesso la qualità audio del B-Fi ci ha convinti pienamente, soprattutto considerando il prezzo.
Arylic S50 Pro+
L’Arylic S50 Pro+ è un preamplificatore/streamer da 229 euro, prezzo a dir poco allettante considerando che già solo un case con un display OLED come quello dell’Arylic si rischia di pagarlo quasi la stessa cifra. Questa “scatolina” rende innanzitutto wireless il vostro sistema Hi-Fi offrendo la compatibilità con Qplay, DLNA, UPnP protocol, Airplay 1, Spotify Connect e Bluetooth 5.0 Aptx HD.
Grazie al supporto multiroom potrete inoltre connettere più dispositivi Arylic tra di loro ed inviare la stessa sorgente a diversi device sparsi nella vostra abitazione. Per controllare il tutto, potete utilizzare il telecomando in dotazione e l’app mobile 4Stream disponibile per iOS e Android, che dà anche accesso a tutti i principali servizi di streaming audio (ovviamente, anche quelli in alta risoluzione).
Dal punto di vista della connettività, sul retro troviamo un ingresso RCA e uno ottico, una porta USB e una Ethernet, oltre a uscite RCA, ottica, coassiale e sub out. I formati riproducibili sono Flac, MP3, AAC, AAC+, ALAC, APE e WAV. All’interno spicca il DAC ESS Sabre 9023 per cui potrete uscire direttamente in analogico verso il vostro amplificatore. Infine, l’Arylic S50 Pro+ è anche un preamplificatore a cui poter collegare direttamente un finale di potenza o dei diffusori amplificati.
Dai nostri test eseguiti con tre diverse configurazioni (qui la recensione completa) siamo rimasti più che soddisfatti di questo piccolo ed economico streamer/preamp dal punto di vista delle prestazioni. Durante le diverse prove l’Arylic ha infatti lavorato senza particolari problemi restituendo a chiunque lo ha ascoltato una piacevolezza d’ascolto non indifferente, anche se una cosa importante da sapere è che l’Arylic decodifica file fino a 24/192 in ingresso ma in uscita non va oltre i 16/44. Se quindi siete amanti dei file in alta risoluzione, questo potrebbe essere un limite da non sottovalutare.
Audio Pro Link 2
Sono trascorsi circa cinque anni dall’uscita dell’Audio Pro Link 1, un piccolo ma utilissimo streamer audio da poco più di 100 euro grazie al quale è possibile rendere qualsiasi dispositivo audio parte di un sistema multi-room Audio Pro collegandolo ad altoparlanti, stereo, radio o a un ricevitore. Il Link 1 prende in pratica i brani da riprodurre tramite l’app mobile di Audio Pro, si connette alla rete domestica tramite Wi-Fi o Ethernet e “distribuisce” la musica ai dispositivi collegati all’uscita ottica o a quella AUX da 3,5mm (ma nella confezione c’è anche l’adattatore AUX-RCA). Il tutto con la massima semplicità e con un procedimento di set-up davvero alla portata di tutti.
Basandosi proprio sul successo del Link 1 e conscio che gli anni trascorsi iniziavano a diventare tanti, il produttore svedese propone con il successore Link 2, uno streamer audio che offre diverse aggiunte rispetto al modello precedente. Il Link 2 include ad esempio il supporto per il multiroom tramite AirPlay 2 e Google Cast (il Link 1 offriva solo AirPlay di prima generazione), ma anche a livello di connessioni le novità non mancano; troviamo infatti ingressi RCA e USB e uscite RCA, ottica e coassiale, là dove il predecessore offriva solo un’uscita AUX (ora scomparsa) e ottica. L’output può essere utilizzato anche per controllare il volume di eventuali speaker attivi collegati o di un amplificatore di potenza.
Al Link 2, che offre in più anche il Bluetooth (4.2) e integra Spotify Connect e Tidal Connect, è quindi possibile collegare anche un giradischi e renderlo parte di un sistema multiroom sfruttando il Wi-Fi di casa (anche a 5 GHz rispetto ai soli 2,4 GHz del Link 1) o un cavo Ethernet. Ci sono quattro pulsanti preimpostati sulla parte superiore del Link 2, una caratteristica distintiva che si trova anche nella gamma di speaker Audio Pro. I pulsanti di preselezione danno accesso diretto alle stazioni radio o playlist preferite, mentre la porta USB permette di riprodurre facilmente la musica direttamente da una chiavetta USB o da un disco rigido esterno.
Il Link 2 è disponibile a 300 euro, mentre il Link 1 continua a rimanere nel listino di Audio Pro a 130 euro. Certo, 170 euro in più non sono pochi, ma contando il numero di connessioni fisiche e le tantissime opzioni di streaming la spesa ci sembra più che adeguata se volete svecchiare il vostro vecchio impianto hi-fi (senza per forza cambiarlo) e non spendere molto di più per uno streamer stand alone.
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