In quel di Lozzo Atestino in provincia di Padova, il giovane Michele Gastaldello assieme a Giacomo Munari, portano avanti ormai da qualche anno la Stones Speakers. Si, avete capito bene, parliamo di diffusori in pietra che utilizzano la roccia Trachide Euganea per la realizzazione dei loro cabinet. Perchè questa scelta? Come è nata l’idea? Scopritelo nella nostra intervista ai due protagonisti della Stones Speakers.
Stones Speakers nelle persone di Michele Gastaldello e Giacomo Munari rispondono alle nostre domande.
Come nasce l’azienda Stones Speakers? come vi è venuta in mente l’idea di produrre dei diffusori di pietra?
L’idea del diffusore in pietra nasce nel 2010 durante una serata tra amici. Una battuta si trasforma in un concetto interessante e il progetto inizia a prendere forma nella mente di Michele. Giacomo intuisce le potenzialità dell’idea e collabora alla realizzazione. Il tutto si origina dunque dalla passione, e viene sviluppato nei 4 anni successivi, durante i quali sono state fatte numerose prove acustiche e realizzative. Stones Speakers coniuga un materiale inerte come la pietra (non una qualsiasi) e la linea costruttiva per cui è il solo altoparlante a riprodurre il suono, non il cabinet. Ne conseguono numerosi vantaggi in termini di resa sonora. Ecco che negli anni seguenti nascono altri prodotti, il canale centrale per il dolby (884 Priamus), il sistema stereo a due vie (487 Venetia) e un piccolo diffusore compatto monovia (482 Petrina). Le capacità costruttive di Michele, vero maestro scalpellino, e di Giacomo, ingegnere meccatronico, si sposano bene assieme fino a decidere di creare una vera e propria realtà professionale artigianale: Stones Speakers.
Stones Speakers Petrina
La roccia Trachite Euganea, quali sono le proprietà di questo materiale ?
la trachite euganea è una roccia magmatica, formata più di 35 milioni di anni fa, da sempre nota e apprezzata per le sue proprietà meccaniche, in particolare per la notevole durezza e rigidità. Non a caso, è normalmente usata per la pavimentazione di Venezia, dove la roccia è sottoposta a continui stress meccanici. Ancora oggi risulta l’unico materiale idoneo. Un’altra peculiarità non scontata tra i materiali lapidei è la possibilità di estrarre blocchi compatti adatti allo scopo. Nel nostro caso scaviamo dal pieno i nostri prodotti ricavandoci reflex, “camere” separate per tweeter e crossover, limitando al minimo le vibrazioni indotte dal woofer come se fosse allocato esternamente. È molto diversa delle pietre calcaree o arenitiche, dei tufi, degli scisti ma è più comparabile ai graniti e altre rocce intrusive. Nonostante ciò, in fase iniziale abbiamo testato altre pietre con altre caratteristiche ma dai risultati sonori più vicini al legno tradizionale. Nella progettazione di un diffusore va tenuto conto anche del peso, se da un lato può essere considerato uno svantaggio, in realtà un’ elevata massa è necessaria ad opporsi alla dinamica degli altoparlanti
La lavorazione della roccia, puoi dirci qualcosa senza svelare i segreti di Stones Speakers su questo particolare processo?
Prendere un’idea e concretizzarla non è affatto semplice, specialmente nel nostro caso. In un progetto di cui avevamo molto chiare le linee fondamentali, le incognite erano svariate e la possibilità d’insuccesso era sempre dietro l’angolo (purtroppo non c’erano video su youtube con la procedura!). Negli anni abbiamo perfezionato il ciclo produttivo, che risulta tutt’oggi estremamente manuale, per noi vero valore aggiunto. Acquistiamo il materiale dalle zone estrattive euganee e successivamente trasformiamo semplice pietra in un‘opera sonora. Ci serviamo di attrezzatura costosa, con inserti in diamante per alcune lavorazioni tramite elettroutensili e tanto know-how maturato in anni di lavorazione di questa splendida roccia. Servono abilità scultoree e la precisione di un meccanico, volevamo appoggiarci a delle aziende locali, però chiedere tolleranze sotto i 5 mm su una pietra così dura non era accettabile, oltre che periamo mantenere i disegni privati.
Qual è il cliente tipo di Stone Speakers?
Il nostro cliente è una persona che desidera avere oggetti unici al mondo e che sa apprezzare l’enorme lavoro a monte. Una persona consapevole di acquistare un oggetto di una qualità intrinseca reale e non percepita, che in pochi possono ascoltare ed esibire nel proprio contesto domestico. Non puntiamo ad avere molti clienti, la massa non è il nostro mercato. Chi decide di acquistare il nostro prodotto deve esserne sicuro, ci piace seguire passo-passo l’installazione del prodotto ed offrire l’assistenza del caso in prima persona. Siamo consapevoli di come non sia un prodotto facilmente rivendibile, ma, qualora servisse, ritiriamo il prodotto ad un prezzo da stabilire in funzione delle condizioni. Sul cabinet offriamo garanzia di 100 anni, sui trasduttori, invece, quella fornita dal costruttore Morel. Il natural design molto in voga oggi è apprezzato dal nostro pubblico femminile, per la pace acustica, visiva e familiare. Siamo sempre disponibili anche ad una eventuale personalizzazione dei prodotti, punto di forza delle attività veramente artigianali come la nostra. La soddisfazione del cliente viene per noi prima di tutto.
Con quali elettroniche consigli di interfacciare i tuoi diffusori?
Non ci sono elettroniche migliori o peggiori. Per la scelta dell’amplificatore, a livello di potenza, tutti i nostri diffusori presentano un’impedenza complessiva superiore a 5 ohm, quindi sono facilmente pilotabili da qualsiasi amplificazione. Essendo l’ultimo anello di una catena audio (lo precedono sorgente, pre, amplificazione, cavi, ecc..) il suono che ne esce è una somma di effetti e alterazioni (piacevoli o meno) delle parti a monte. Negli anni abbiamo provato numerose amplificazioni di diverse tipologie e range di potenza. Anche un valvolare da 20 watt o un amplificatore in classe AB da 50 watt permette di ascoltare piacevolmente, ad esempio, il sistema due vie. Esso presenta un basso molto preciso e veloce, privo di code e “loudness effect”. Tuttavia, la gamma bassa non manca, anzi, è molto presente e “reale”. Il mix del cabinet in pietra, una corretta progettazione e scelta dei componenti del filtro crossover, un impiego di driver Morel (woofer e tweeter) di elevata qualità permettono una riproduzione musicale avente ottima dinamica.
Fotografie prese dal sito Stones Speakers
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