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Stem Player: il remixer di Kanye West tra creatività e incoscienza

Spendereste 200 euro in un player audio portatile da 8 GB per ascoltare l’ultimo album di Kanye West e remixare le vostre canzoni preferite? Ecco la scommessa dello Stem Player

Probabilmente ne avrete già sentito parlare e la vostra reazione è stata un misto di incredulità, ribrezzo e curiosità. Kanye West (rapper e produttore discografico che non bisogno di tante presentazioni) ha annunciato che il suo nuovo album, Donda 2, potrà essere ascoltato solo tramite il dispositivo Stem Player da 200 dollari. West ha insomma escluso sia il tradizionale formato fisico (CD e vinili), sia tutti i servizi di streaming e quindi anche Spotify, Apple Music e persino Tidal, di cui proprio West era co-proprietario e azionista fino al 2017.

In realtà anche per il precedente album West aveva escluso la possibilità di portarlo su Apple Music (ci finirà invece pochi mesi dopo), ma questa volta sembra che il vulcanico musicista sia davvero deciso a escludere le piattaforme streaming a favore di questo misterioso Stem Player, dispositivo portatile uscito negli USA la scorsa estate a 200 dollari e realizzato da Yeezy Tech (compagnia dello stesso West) in collaborazione con la società di elettronica londinese Kano Computing.

Stem Player

Lo Stem Player è attualmente disponibile negli Stati Uniti, in Europa, in Canada, in Australia e in Nuova Zelanda. Si tratta essenzialmente di un lettore audio portatile che funge però anche da remixer portatile. Ciò significa che oltre a caricarvi sopra le canzoni che volete, potete anche remixarne le tracce separate a vostro piacimento.


Questo piccolo player è fatto con un materiale morbido che lo rende quasi simile a un “pezzo di carne” (come hanno sottolineato alcuni recensori oltreoceano) ed è stato creato con l’intenzione di allontanarlo da qualsiasi altro player audio odierno a livello estetico. Non a caso Kano Computing ha parlato spesso di un player ergonomico, “sensoriale” e vicino come concept a quei gadget antistress che hanno molto successo in questo periodo.

Design a parte, lo Stem Player, oggi venduto con già una copia di Donda 2 pre-caricata, è stato realizzato con lo scopo di “democratizzare il processo di creazione musicale” e il suo principale punto di forza è che funge anche da mixer tascabile. I led luminosi del player sono infatti controlli che consentono di isolare e manipolare varie parti della canzone come voce, batteria, basso e campionamenti. È anche possibile aggiungere effetti, cambiare l’intonazione e creare loop al volo, insieme al mixing audio a quattro canali.

Stem Player

Per di più il funzionamento appare molto semplice. Per aggiungere effetti, basta ad esempio premere il pulsante in alto, quindi uno dei pulsanti del volume per accedere alla pagina degli effetti. È quindi possibile selezionare Echo, Feedback o Gate e scorrere da sinistra a destra per aumentare l’intensità dell’effetto. Ovviamente non ci sono solo le canzoni di Donda 2 con cui divertirsi visto che queste funzioni si possono sfruttare con qualsiasi canzone caricata in memoria.

Kano Computing paragona lo Stem Player a un videogioco in termini di interattività. “Potete ascoltare la canzone esattamente come è stata presentata e preparata, ma c’è un’opzione per ascoltare solo la batteria, ascoltare solo il basso, togliere la voce o ascoltare solo quella quando siete dell’umore giusto per immergervi completamente nei testi” ha dichiarato Alex Klein, co-creatore dello Stem Player e CEO della società britannica.

In termini di specifiche hardware, Stem Player offre Bluetooth (anche se non si sa quale versione), uno speaker e un jack per cuffie da 3,5 mm. Lo storage è di soli 8 GB e i formati audio supportati includono AIFF, FLAC, MP3, WAV, AAC, ALAC e MP4. Ovviamente, 200 dollari solo per un player audio da 8 GB non avrebbero senso (anche se siete fan sfegatati di West) e infatti Klein sottolinea il fatto che “state spendendo 200 dollari per un dispositivo rivoluzionario che vi consente di ascoltare la musica in un modo completamente nuovo e di mixare e fare musica in movimento. State però spendendo questi soldi anche per diventare una parte di una comunità che vuole cambiare in meglio la tecnologia e la musica.”

Secondo West, la scorsa settimana sono stati venduti 6000 Stem Player in sole 24 ore con un guadagno di circa 1,6 milioni di dollari. Certo, molto sarà dipeso dall’effetto novità e dalla curiosità di provare effettivamente qualcosa di nuovo, ma siamo convinti che West abbia azzeccato qualcosa di veramente curioso. Se infatti da un lato non troviamo molto senso nell’aggiungere effetti a un brano che è stato creato e mixato in un certo modo per volere del suo creatore, dall’altro potrebbe essere interessante, soprattutto nell’ottica di un musicista, ascoltare una traccia di batteria o di basso per apprezzarla e “capirla” meglio, oppure cambiando il mixing originale (seppur in maniera limitata) per renderlo più piacevole alle proprie orecchie o creando loop in modo facile e alla portata di tutti.

Non lo abbiamo ancora provato (la spedizione in Italia richiede tre settimane dal momento dell’ordine sul sito ufficiale) e forse non lo faremo mai anche per il prezzo francamente esagerato, ma non ci stupiremmo se questa trovata di West riscuotesse un certo successo e se, effettivamente, contribuisse a creare una nuova esperienza di ascolto, non più solo passivo ma anche attivo e, perché no, creativo.

© 2022, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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