Acquistare uno stadio phono da collegare a un giradischi non è per nulla facile considerata la mole di modelli sul mercato. Per facilitarvi la scelta, vi proponiamo tre prodotti di fascia media, alta e hi-end
Un segnale audio che esce da un giradischi è qualcosa di molto “fragile”. Potremmo quasi definirlo una “traduzione sonora” proveniente da solchi su un disco in vinile letti da un minuscolo ago e poi trasmessi attraverso un braccio in movimento. Questo segnale è noto come segnale phono (o fono per dirla all’italiana) e ha due proprietà importanti.
Innanzitutto, è un segnale estremamente basso e praticamente impercettibile. In secondo luogo, a causa del modo in cui la testina “traduce” in suono i solchi di un vinile, un segnale phono aumenta gli acuti e taglia drasticamente i bassi, risultando in un audio che in realtà non suona molto bene. Ecco perché non sarete in grado di trasmettere un segnale phono alla maggior parte dei sistemi hi-fi così com’è: è necessario prima agire su di esso.
È qui che entra in gioco lo stadio phono (o pre phono), che agisce sul segnale audio proveniente dal giradischi in due modi: ne alza il volume e lo equalizza. Questa seconda parte è altrettanto importante, in quanto “standardizza” il segnale, appiattendone le frequenze in modo che possa essere letto e compreso dai componenti di un sistema Hi-Fi. Il risultato finale è il cosiddetto segnale di linea, che è circa 50-1.500 volte più forte di un segnale phono (a seconda del preamplificatore) e sarà relativamente piatto in termini di frequenze basse e alte.
Se insomma avete un giradischi, vi serve uno stadio phono per convertire questo segnale finale in un segnale di linea. Lo stadio phono può essere già integrato nel giradischi stesso, nell’amplificatore del vostro sistema hi-fi o acquistato separatamente, nel caso in cui ad esempio né l’ampli, né il giradischi lo abbiano. In quest’ultimo caso vi proponiamo tre modelli di fascia media, alta e hi-end con prezzi da 900 a 15.000 euro. Qui invece trovate una carrellata di modelli più economici.
iFi iPhono3 Black Label: addio alla distorsione
Se volete restare sotto i 1000 euro, l’iFi iPhono3 Black Label per testine MM e MC è una scelta molto interessante. La prima cosa che salta all’occhio in questo stadio phono è la serie di switch sul lato inferiore per la regolazione del guadagno e del carico: il primo può essere impostato tra 36 dB e 72 dB, mentre ci sono otto e cinque valori di carico tra cui scegliere rispettivamente per le testine MC e MM. Se non siete molto pratici, iFi mette a disposizione lo strumento online iPhono Calculator per aiutare ad abbinare lo stadio phono alla testina del vostro giradischi.
La parte frontale è dominata da una coppia di ingressi RCA per giradischi con testine MM e MC, mentre sul retro troviamo un’uscita stereo sempre in formato RCA, il connettore per l’alimentatore (potete scegliere il nuovo iFi iPower X AC/DC da 109 euro) e uno switch che permette di scegliere tra le curve di equalizzazione RIAA, Columbia e Decca, in modo da personalizzare ulteriormente il suono per abbinarlo a specifici vinili della vostra collezione.
iPhono3 Black Label utilizza la tecnologia derivata dal preamplificatore phono hi-end PH-77 di AMR. I suoi circuiti sono accoppiati direttamente e ciò significa che non c’è condensatore di accoppiamento dalla testina all’uscita. Un circuito proprietario DC Infinity è in grado di aumentare il guadagno in corrente continua e, una volta chiuso il circuito di retroazione, annulla le tensioni di offset mantenendo stabile il guadagno e il comportamento in corrente alternata per prevenire la distorsione.
La circuiteria proprietaria TubeState di terza generazione è stata inoltre progettata per migliorare il design a stato solido con il calore e la naturalezza attribuiti ai classici circuiti valvolari. Tutte caratteristiche che faranno inevitabilmente scontrare iPhono3 Black Label con il Rega Aria e il Musical Fidelity MX-VYNL dai prezzi molto simili.
Musical Fidelity Nu-Vista Vinyl: sei anni e non sentirli
Nonostante sia uscito ormai sei anni fa, il Nu-Vista Vinyl si trova ancora online e i prezzi sono decisamente interessanti, con sconti anche di 1000 euro rispetto ai 3800 euro del prezzo di listino. Si tratta di un prodotto per certi punti di vista unico (soprattutto alla sua uscita) grazie a caratteristiche come la configurazione Dual Mono a partire dai doppi trasformatori e l’impiego di valvole Nuvistor nella sezione linea, che donano l’inconfondibile tocco di calore tipico della serie Nu-Vista.
Musical Fidelity non ha posto nessun limite di budget nella progettazione di Nu-Vista Vinyl e lo si nota anche dai cinque ingressi (ognuno impostabile per testine MM/MC) e dall’elevata capacità di carico (in più il Nu-Vista Vinyl ricorda le impostazioni ingresso per ingresso). Le uscite sono single ended o bilanciate ed è possibile scegliere tra un guadagno di 0dB o +6dB in modo da interfacciarsi al meglio con qualsiasi pre o integrato compresi, ovviamente, quelli della serie Nu-Vista.
Tutte le sezioni di alimentazione sono completamente separate e lo stesso dicasi delle schede per il controllo e il percorso del segnale. I settaggi variabili avvengono tramite l’uso di una sofisticata matrice a relays con contatti dorati e le capacità/resistenze utilizzate per il carico MM/MC sono a bassissima tolleranza.
Gold Note PH-1000 Line: l’hi-end sale in cattedra
Nato dall’evoluzione del PH-10, di cui riprende la filosofia elevandola all’ennesima potenza, il pre phono Gold Note PH-1000 Line (il modello più costoso ed evoluto della gamma) si può trovare online a prezzi leggermente scontati rispetto ai 14.900 euro di listino. Parliamo ovviamente di un prodotto hi-end che va quindi abbinato a un giradischi di lignaggio altrettanto elevato.
Il PH-1000 Line dispone di esclusivi componenti discreti in Classe A, insieme a un’uscita per cuffie sempre in Classe A. Inoltre, ci sono oltre quaranta preset di curve EQ con un ulteriore quartetto di curve EQ regolabili dall’utente tra cui RIAA, Capitol, Columbia/CBS, Deutsche Grammophon, Decca London USA, Decca London UK e Decca Mono 78rpm. Ogni curva può inoltre essere “migliorata” grazie a una speciale tecnologia proprietaria di Gold Note.
Per quanto riguarda le testine, il Gold Note PH-1000 offre inoltre sette livelli di guadagno (65 dB MC e 40 dB MM con 7 opzioni da -9 dB a +9 dB) e una dozzina di livelli di carico (100 KΩ – 10Ω). Inoltre, ci sono sei opzioni di capacità dedicate alle testine MM. Un altro punto a favore di questo pre-phono è la possibilità di mettere a punto le proprie impostazioni personali al volo, inclusa la curva EQ, tramite il Single Knob Control (SKC) e il display frontale.
Il risultato è uno stadio phono a bassissimo rumore con alto guadagno e senza filtri audio. Tutte le funzionalità sono infatti gestite tramite componenti di qualità audio discreti e interruttori singoli sigillati, che assicurano che il percorso del segnale sia il più breve possibile per fornire una qualità audio superiore.
Il PH-1000 offre tre ingressi indipendenti, due RCA e uno bilanciato XLR. Ci sono anche altri due ingressi, uno RCA e uno XLR, che possono essere utilizzati sia per un controllo ancora più preciso del carico, sia come ingressi di linea sul PH-1000. A tutto ciò bisogna poi aggiungere altre funzionalità come l’uscita per cuffie, il controllo Stereo/Mono con inversione di fase e il Rumble Subsonic Filter (10Hz/36dB oct) e specifiche tecniche da primo della classe come la risposta in frequenza a 20Hz-20KHz (20Hz-50KHz – Enhanced), la distorsione armonica totale di <0,01% MAX e il rapporto segnale/rumore di -100dB. Se poi volete migliorare ulteriormente le prestazioni, Gold Note consiglia l’acquisto di un alimentatore esterno PSU-1250 (5990 euro) o PSU-1000 (3790 euro).
© 2024, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.