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SPL Performer s1200: finale stereofonico potente… e sempre protetto

Il Performer s1200 di SPL è un finale stereo da 6499 euro derivato dal monofonico s1000 con una potenza di ben 2x300W su 8Ω e 2×520 W su 4Ω

SPL è una azienda tedesca con oltre 33 anni di storia nata con l’obbiettivo di realizzare elettroniche professionali ed amatoriali per musica, film, multimedia, Hi-Fi e broadcasting. I prodotti del suo vasto catalogo sono tutti caratterizzati da una forte innovazione e da un invidiabile rapporto qualità/prezzo, come dimostrato recentemente anche dal DAC-preamp SPL Director Mk2.

Fino a ieri nel catalogo SPL erano disponibili solo due finali di potenza, ovvero il Performer s800 da 3299 euro e il Performer m1000 da 4299 euro; il primo è un modello stereo con una potenza di 2x185W su 8ohm e 2x285W su 4ohm (450W in mono a ponte), mentre il secondo è un finale mono da 420W su 8ohm e 750W su 4ohm. Oggi, a questi due modelli, si affianca il nuovo Performer s1200, finale stereo da 6499 euro derivato dall’m1000 e dotato di una potenza di ben 2x300W su 8Ω e 2×520 W su 4Ω.

Parliamo anche in questo caso di un finale dotato della tecnologia proprietaria VOLTAiR, che si basa sull’utilizzo di operazionali proprietari che lavorano con un’alimentazione di +/-60V e quindi 120V totali, con un conseguente notevole aumento della dinamica, dai 124 dB circa ottenibili con un normale operazionale alimentato a +/- 15V a oltre 141 dB, e che porta anche un apprezzabile miglioramento del rapporto segnale/rumore.


L’SPL Performer s1200 riprende molte delle caratteristiche del fratello monofonico m1000, con circuiti di amplificazione individuali in tensione e in potenza e controllo del feedback negativo per ogni stadio, in modo da annullare la possibile interazione tra i diffusori e gli stadi di ingresso. L’alimentazione è affidata a un trasformatore toroidale schermato da 1440VA e a 70 condensatori da 1000uF di filtraggio: a tanta energia devono corrispondere circuiti di protezione adeguati.

Performer s1200 integra infatti un rivelatore di corrente continua e uno di temperatura. Se viene rilevata DC in ingresso, lo stadio di uscita si spegne automaticamente, mentre un sensore sui dissipatori controlla continuamente la temperatura del dispositivo. Nel caso di surriscaldamento il led TEMP si accende in giallo, lo stadio di uscita viene spento e le ventole fatte funzionare fino a quando il dispositivo non si è raffreddato.

Che ne dite di un abbinamento con il pre-amp Director Mk 2? Basta avere più di 10.000 euro…

Le ventole sono comunque quasi sempre spente, visto che la dissipazione è assicurata fino al 90% della necessità di smaltimento dalle alette; nel caso dovessero attivarsi per qualsiasi ragione, le sei ventole girano molto lentamente, in modo da generare meno rumore possibile, che è infatti limitato a soli 19dB (A).

Come connessioni troviamo una coppia di ingressi XLR e RCA con la comoda funzione di poter adattare la sensibilità d’ingresso a passi di 0,5 dB (da 0 dB a -5,5 dB) con un semplice trimmer, adeguando al meglio la sensibilità del finale nei confronti del preamplificatore. I connettori di uscita per i diffusori possono ospitare sia connettori a banana, sia un cavo spellato del diametro massimo di 4mm, ed è presente un ingresso trigger per il pilotaggio remoto dell’accensione.

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