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Spendor Classic 4/5: diffusori da stand ricchi di personalità

spendor classic 4/5

Gli Spendor Classic 4/5 sono diffusori da stand a due vie che rappresentano il modello più compatto della gamma Classic. Conosciamoli meglio

Gli Spendor Classic 4/5 sono diffusori da stand a due vie e rappresentano il modello più compatto della gamma Classic. Conosciamo già gli A1 (dalle dimensioni molto simili) e i precedenti Classic 3/5 del 2016 e questo nuovo modello arriva sul mercato con prospettive interessanti per chi cerca diffusori piccoli e leggeri (5 Kg ciascuno) ma costruiti con grande cura e attenzione.

Visto anche il nome scelto, è difficile aspettarsi enormi cambiamenti tra i Classic 3/5 e questi nuovi 4/5. Siamo infatti di fronte ancora una volta a diffusori da stand a due vie che montano i loro driver in un cabinet sigillato. Questo anche perché (e la cosa vale per tutti i diffusori Spendor) i driver in oggetto non vengono acquistati da produttori terzi, ma sono realizzati internamente in base alle esatte esigenze di Spendor. Più recentemente, l’azienda britannica ha iniziato a realizzare internamente anche i cabinet per favorire ulteriormente questo processo di massima personalizzazione.

Scendendo nel dettaglio, troviamo un tweeter a cupola morbida da 22 mm che utilizza un ampio surround sotto forma di un anello attorno alla cupola centrale. L’idea di fondo è che la cupola dia ai Classic 4/5 una particolare risposta in alta frequenza, mentre l’anello aiuta la dispersione e migliora il comportamento al calare delle frequenze. Il crossover è impostato a 4,2 kHz, 3 kHz in più rispetto a quello dei PMC twenty5 21i (diffusori che possono ricordare i Classic 4/5 come caratteristiche tecniche) e ancora un po’ di più della maggior parte dei rivali.


Il driver dei medio bassi a cui viene chiesto di lavorare su queste frequenze extra è un’evoluzione di quello che Spendor utilizza da tempo. Si tratta di un’unità da 150 mm realizzata in polimero EP77. Il telaio che tiene tutto in posizione è una lega di magnesio pressofusa e il cabinet stesso è una combinazione di sottili sezioni laterali che sono ancorate a un pannello frontale rigido.

L’idea è che l’energia possa essere dissipata tramite un cuscinetto di smorzamento viscoelastico che converte questa energia in calore. Allo stesso tempo, i driver sono solidamente montati su una struttura inerte che assicura che la loro energia sia presentata correttamente sotto forma di suono. Un approccio che può ricordare per certi versi quando visto in certi diffusori Q Acoustics e che, ancora una volta, testimonia la volontà di Spendor di ricercare e innovare anche per i suoi prodotti meno costosi.

La sensibilità è di 84 dB, valore un po’ più basso rispetto a molti rivali in questa fascia di prezzo, mentre la risposta in frequenza in “una stanza tipica” è di 55Hz-25kHz. La risposta superiore è del tutto in linea con ciò che potreste ragionevolmente aspettarvi da diffusori simili, ma la fascia bassa appare un po’ “ridotta”. Questo perché, oltre a mancare una porta reflex, la profondità del cabinet è di soli 165 mm, cosa che se da un lato dona ai diffusori un look particolare, dall’altro limita appunto il raggiungimento di certe frequenze in gamma bassa e per molte persone quei 55Hz potrebbero non essere sufficienti per una riproduzione realistica della loro musica.

Va da sé che, rimanendo nella gamma Classic, per ottenere i 20Hz – 25kHz bisogna per forza andare sui modelli da pavimento a tre vie Classic 200 da ben 20.000 euro, ovvero dieci volte quanto richiesto dai Classic 4/5.

Ricordiamo che i prodotti Spendor sono distribuiti in Italia da Audio Point.

© 2020, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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