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Speciale videoproiettore 2020 – Poco ingombro e tanto rendimento

720p, 1080p, 2160p e persino un videoproiettore poco più che tascabile come alternativa al classico schermo televisivo

Sono molte le ragioni per cui si può desiderare un videoproiettore rispetto a una classica televisione. Per un’immagine più grande, o perché non si desidera che un pannello televisivo invada eccessivamente l’armonia e il design dell’ambiente. Fatta eccezione per i prototipi di schermi OLED arrotolabili, con la videoproiezione si può sempre sfruttare uno schermo a scomparsa, e certo l’unità di proiezione favorisce una collocazione più dissimulata nel locale. Quando poi lo spazio fosse particolarmente tiranno in lunghezza si può sempre ricorrere a progetti a tiro ultra corto, di cui abbiamo parlato in questa news.

Tante le specifiche con cui si può fare i conti, in termini di tecnologia, risoluzione video assieme a un corollario di funzionalità che concorrono al risultato finale. Volendo ridurre di molto le variabili a ciò che conta di più in assoluto, specie se non si è particolarmente avvezzi ai tecnicismi, possiamo identificarle in termini di costo, resa video, semplicità di configurazione ma anche ambiente in cui viene collocato (se più o meno buio). In termini di tecnologia la scelta certo non manca con sistemi Laser, LED, DLP (dove la sorgente di luce può essere comunque laser), LCD ed LCoS.

Quanto alla risoluzione e volendo restare nell’ambito del miglior risultato prezzo/prestazioni la scelta può restare nell’ambito del 2K oppure 4K, l’offerta 8K al momento è limitata, costosa e pressoché inutile. Anche i videoproiettori sono soggetti a tarature di fabbrica non sempre ottimali, per cui potrebbe rendersi necessario intervenire con un più preciso bilanciamento del bianco che richiede colorimetro, software e un PC su cui farlo girare e un certo know-how per non ritrovarsi con un risultato d’immagine peggiore di quello di partenza. In genere però scegliendo i preset “Cinema” o “True Cinema” il risultato dovrebbe favorire un migliore bilanciamento almeno dei colori primari.


Il costo di un videoproiettore di qualità può non essere così abbordabile, ma nel corso del tempo la politica dei prezzi e cambiata e non è più impossibile imbattersi in offerte molto vantaggiose come quelle che qui presentiamo. Del resto per un’immagine da almeno cento pollici si può restare anche entro i 2.000 euro e godersi uno spettacolo che resta notevole, senza doversi necessariamente spingere al 4K. Niente male considerando per esempio che per portarsi a casa uno schermo 8K da 98” pollici (come il Samsung QLED QP98R-8K) occorrono settantamila euro, sempre meno dei centomila dollari chiesti dal mercato statunitense(!).

Epson EH-TW750 (LCD 2K) – 750 euro

Follie da status symbol assoluto a parte il mercato offre svariate soluzioni per tutte le tasche, e se state pensando quale sia una delle più interessanti proposte che non richiedano mutui bancari c’è l’Epson EH-TW750. In circolazione già da diverso tempo e su Amazon ora lo si trova a un prezzo inferiore rispetto ai precedenti 840 euro. Si tratta di un videoproiettore di ridotte dimensioni che rientra nella categoria ‘portatili’, gestisce immagini solo 2D, monta una lampada da 3.400 lumen, che ha una durata di circa 6.000 ore in modalità normale. Longevità che sale a 10.000 ore con l’opzione di risparmio energetico scendendo però a 2.110 lumen, che vanno anche bene a patto di essere in locale buio.

videoproiettore

Rapporto di contrasto 15.000:1, correzione trapezoidale automatica verticale, manuale l’orizzontale con margine di 30° per entrambe e quindi collocabile anche fuori asse rispetto a centro schermo. Compatibile MHL (Mobile High-Definition Link), standard audio video per dispositivi mobili per la trasmissione del segnale video HDMI tramite l’interfaccia USB. Lo standard MHL 3.0 supporta risoluzioni video fino a 4K (max 30 Hz) e audio multicanale con supporto a Dolby TrueHD e DTS-HD Master Audio. Privo di uscita audio, doppio ingresso HDMI 2.0, USB Type-A e una USB 2.0 Type-B, D-Sub 15 pin e uscita audio analogico. Modulo Wi-Fi opzionale, telecomando completo, semplice da configurare è sufficiente seguire il manuale per sistemarlo al meglio.

Optoma UHD52ALV (DLP 4K) – 1.750 euro

Volendo passare di categoria e raggiungere la vetta della risoluzione video 4K questo videoproiettore promette molto pur restando al di sotto dei 2.000 euro. La luminosità è valutata a 3.500 lumen, ma il risultato una volta su schermo appare anche superiore. Restano considerazioni relative alla necessità di bilanciatura del bianco, per evitare qualche eccesso del primario verde, caso contrario si può sempre passare all’ottimo preset “Cinema”. Ciò è anche dovuto alle potenzialità insite nell’impiego dello spazio colore REC.2020 / BT.2020, andando ben oltre il più comune REC.709.

videoproiettore

Sarebbe meglio non essere totalmente acerbi quanto a know-how, con ampia possibilità di intervento tramite menù che vanno però compresi a fondo per sfruttarlo al massimo. Anche perché questo videoproiettore mantiene una resa molto buona ingrandendo l’immagine superando i 200″ pollici. Dotato di zoom 1,3x, rende possibile gestire comodamente da 3,3 metri uno spettacolo tra gli 80” e i 100” pollici. Shift manuale dell’obiettivo in modo da poter alzare o abbassare l’immagine e messa a fuoco manuale. Presenti due altoparlanti da 5 Watt, che in mancanza d’altro potrebbero sopperire all’ascolto, oppure si può sfruttare l’uscita audio da 3,5 mm (anche input). Presenti due HDMI 2.0, USB wireless e 3.0 e VGA.

Benq TH671ST (DLP 2K) – 788 euro

In cerca di un videoproiettore che soddisfi la voglia di immagini grandi ma senza disporre di un adeguato spazio ci sono modelli a focale corta come in questo caso, consentendo di proiettare un’immagine da 100” pollici da una distanza di soli 1,5 metri, con zoom e fuoco manuali. La sua luminosità di 3.000 lumen è altrettanto dignitosa, con risultati più interessanti se in ambiente oscurato. L’audio resta interessante al netto dell’unico diffusore con amplificazione da 5 Watt. La ruota colore gira a velocità 2x in configurazione RGBYCM, per quanto le limitazioni lascino aperta un’ipotesi sulla percezione dell’effetto “arcobaleno”, tipico dei DLP, qui resta molto meno avvertibile.

videoproiettore

C’è supporto a programmi 3D di ottimo livello, un basso input lag per il gaming a 11 ms. Buone impostazioni di fabbrica, gamma 2.2 pressoché perfetto, notevole resa nello spazio colore REC.709 (copertura 92%) ma niente opzione BT.1886. Non è Ultra HD e non supporta HDR e wide color gamut, gli ingressi non sono contemporanei con due HDMI 1.4 (1 x MHL), VGA in e VGA out. Se non si pretende di andare oltre la risoluzione 2K il BenQ TH671ST offre un ampio range di utilizzo e immagini 1080p native, ancora interessanti a distanza di quasi due anni dall’immissione a mercato. Chi ha poco spazio e budget contenuto questo proiettore è consigliato.

Anker Nebula Capsule Max (DLP 720p) – 499 euro

Una vera e propria alternativa nel range dei videoproiettori ultra portatili, valida sia per il professionista che per intrattenimento senza troppe pretese. Questo dispositivo ha una risoluzione video nativa solo 1280 x 720 ma gestisce senza problemi anche immagini Full HD. Il livello d’ingombro è davvero ai minimi termini (8 cm x 8 cm x 15 cm, e 737 gr. di peso). Sistema operativo Android, processore Octa-Core A53 con 16 GB di memoria e 2 GB di RAM, dispone già di svariate app per lo streaming come Netflix e un ingresso HDMI 1.4.

videoproiettore

DLP con matrice da 0,3”, luminosità di 200 ANSI Lumen (30.000 ore di durata della lampada) può lavorare a una distanza tra 1 e 3 metri e offrire un’immagine da 40” fino a 100” pollici, correzione verticale e orizzontale massimo 40%. Per una resa ottimale meglio non superare i 60” pollici, destinato ad ambienti oscurati, autofocus e correzione automatica della geometria dell’immagine, controllabile anche via software, installazione possibile anche a soffitto o retro schermo. Batteria integrata con circa 4 ore di autonomia; per l’audio c’è un diffusore integrato da 8 Watt, Wi-Fi dual band e Bluetooth 4.2.

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