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Speciale televisori gaming – Non contano solo le dimensioni

Per gli appassionati in cerca di grandi emozioni una selezione di televisori gaming adatti sia al neofita che all’esperto molto esigente

Anche se i monitor sono da sempre la miglior via, il divario coi televisori gaming può essere meno ampio di quel che si pensi. L’esigenza di cercare al di fuori dell’offerta monitor è spesso legata alla voglia di grandi immagini che aumentino il coinvolgimento. Con l’arrivo delle nuove console next gen Xbox Series X e Sony PS5 tale esigenza potrebbe farsi impellente, ecco quindi una selezione di alcuni dei televisori più adatti.

Il 4K e l’HDR hanno fatto capolino con Xbox One X e PS4, ma il divario con computer e schede grafiche è sempre stato estremamente ampio per il frame rate massimo raggiungibile, con l’insuperabile quota sui tv dei 60 Hz. Disponendo di un televisore con già qualche anno sulle spalle ‘solo’ Full HD non si possono sfruttare a fondo le nuove game console, pur mantenendo la retro compatibilità si perderebbero molti pregi della sezione grafica. Occorre quindi scegliere televisori gaming a risoluzione 4K UHD, che dispongano della più ampia compatibilità HDR, meglio se 10 bit nativo per una elevata gestione dello spazio colore senza incorrere in limiti di banding, meglio se corredati di HDMI 2.1. Si può restare in quota qualità anche con terminali HDMI 2.0 e visionare materiale 4K / 60 Hz, ma a 120 Hz le cose cambiano sensibilmente. Va da sé che tale compatibilità implichi un’elettronica altrettanto avanzata del televisore, che ne permetta la fruizione senza incorrere in problemi di visualizzazione.

Ed è proprio la specifica riequalizzazione e gestione interna dell’immagine prima che giunga a schermo che aumenta l’input lag, dove quando ci si trova in pesante competizione con racing game o fps la differenza potrebbe farsi sentire. Del tutto ininfluente se la tipologia è più da RPG, dove la velocità dell’esecuzione non è strettamente legata alla buona riuscita della partita. Diventa tutto più complicato quando l’input lag supera i 30 ms: come sempre più basso il valore, più elevata la risposta. I plus che concorrono al miglior risultato ottenibile sono anche l’ALLM (Auto Low latency Mode), per passare automaticamente alla modalità gioco quando riceve un segnale speculare dalla console, molto pratico per non dover interagire col setup. Impostazione che torna alla precedente una volta terminata la sessione gaming.


Ciò che più conta è la presenza del VRR (Variable Refresh Rate) sulle porte HDMI, standard adottato dalle console di gioco che consente al software di fornire subito in ingresso i frame una volta elaborati. In tal modo si evita l’effetto tearing ed errori di uniformità dell’immagine e si tiene basso l’input lag. Se al parco console si aggiungesse un computer con scheda grafica dedicata e configurazione hardware volta al gaming allora sarebbe opportuno che, a seconda di quanto installato, il tv offrisse la relativa compatibilità con AMD FreeSync e/o Nvidia G-Sync. Evitando il motion blur e complicazioni con artefatti si otterrebbe un sync adattivo più elevato, fermo restando che le moderne schede grafiche ragionano di base a 120 Hz, con refresh rate anche 144 Hz e superiori, HDR compliant con picchi da 600, 1000 nits.

televisori gaming

Sony KD-49XH9505 – 4K / 10 bit / 4K@60 Hz / HDMI 2.0 – Prezzo 799€

Puntando a una qualità base elevata per entrare nel mondo dei televisori gaming c’è questo 49” pollici, che però non è in grado di gestire immagini 4K@120 Hz, anche perché sono presenti ingressi solo HDMI 2.0. Stesso stile del 2019 e anche gli stessi problemi con un po’ di light blooming specie in presenza di fondali molto bui. Aggiornamento almeno in parte per le feature a disposizione tra cui il processore X1 Ultimate di Sony, che porta con sé miglioramenti dell’immagine.

LED Full Array local dimming, elaborazione del movimento tra i migliori su piazza, super bit mapping per colori privi di rumore e notevole capacità di convertire immagini da SDR in HDR. L’elaborazione del movimento include il sistema “X-Motion Clarity”, che combina il black frame insertion (BFI) col local dimming mantenendo elevata la luminosità dell’immagine. Avremmo apprezzato il supporto a VRR e ALLM, benché l’iput lag che si aggira sui 20 ms lo renda degno di venire impiegato per il gaming. Non adatto ai più esigenti e-gamer.

Samsung QE55Q70TATXZT – 4K / 10 bit (8 + FRC) / 4K@120 Hz / HDMI 2.0 + 2.1 – Prezzo da 759€

Pannello QLED di fascia media, il Samsung Q70T ha un interessante design, senza fronzoli per un facile inserimento domestico. A un costo inferiore offre tante funzionalità presenti nel modello Q90: stesso schermo quasi senza cornice, HDR e un risultato molto buono in condizioni di segnale wide color gamut anche se manca la compatibilità Dolby Vision e Dolby ATMOS. Il pannello lavora 4K fino a 120 Hz, utilizza HDR10+ e il VRR, gestione dell’input lag davvero notevole a 14 ms in modalità gaming e quindi nessuna preoccupazione anche per materiale video molto veloce.

Delle cinque prese HDMI una è 2.1, in dotazione anche la funzione Real Game Enhancer per sfruttare il miglior allineamento dei preset per il gaming. Il Game Motion Plus favorisce l’interpolazione del movimento a bassa latenza, ottimo per migliorare il movimento su giochi con frame rate basso o giochi a 60 fps con frame rate non lineare. Si può ridurre judder ed effetto blur e chiamare in causa anche il Black Frame Insertion, ma più il segnale viene rielaborato e più alto sarà il tempo di ritardo. Attenzione che l’8 + FRC potrebbe restituire inferiore volume sfumature in 4K HDR-10+.

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LG OLED48CX – 4K / 10 bit / 4K@120 Hz / HDMI 2.1 – Prezzo 1.599€

Per quanto spiaccia almeno in parte sconsigliarlo ai gamer per via dei rischi di ritenzione d’immagine, il più piccolo OLED prodotto da LG e grande novità 2020 resta uno dei migliori su piazza. Niente supporto HDR-10+ ma resta ben servito con HDR-10 e Dolby Vision, oltre all’HLG. Stesso identico pannello del modello superiore 55CX e quindi viste le ridotte dimensioni un risultato ancor più di livello.
Disponibili le funzioni ALLM e VRR, così come l’AMD FreeSync e la compatibilità N-Vidia G-Sync, input lag poco sotto gli 11 ms(!). Il processore Alfa 9 di terza generazione si occupa della gestione delle immagini e, visto che siamo in presenza di un pannello tra i più all’avanguardia del mercato consumer, val la pena ricordare che upscaler, advanced color e contrast enhancer intervengono quando il materiale video in ingresso non fosse di ultima generazione. Se riuscite a trovarne ancora un pezzo a mercato sappiate che vi state portando a casa un tv altrettanto favoloso per film, telefilm e documentari, pronto a gestire immagini 2K/4K SDR e HDR con nero infinito e una quantità industriale di preset e funzioni di miglioramento.

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LG OLED55C9PLA – 4K / 10 bit / 4K@120 Hz / HDMI 2.1 – Prezzo da 1.449€

A un passo dal Paradiso per il gamer un altro schermo OLED re di televisori gaming, che in tale ambito regala performance da riferimento. Input lag molto basso a 13 ms e tempo di risposta pressoché istantaneo, quindi i giochi di sport e velocità avranno maggiore nitidezza e saranno quasi del tutto privi di sfocature anche nei movimenti più rapidi. Supporta la frequenza d’aggiornamento variabile per ridurre i rischi di effetto tearing, oltre a essere certificato per funzionare con le recenti schede grafiche NVIDIA e offrire la gestione ALMM.

Qualità immagine da sballo in virtù dei pixel auto illuminanti, per questo non adattissimo agli appassionati di game horror, dove spesso si incrociano lugubri atmosfere e si potrebbe sentire la necessità di una più elevata illuminazione del pannello. Anche se sarà molto probabile in tal senso ritrovarsi con tale valore costantemente al 100%, si tratta di un pannello che dà molto anche ai giocatori disposti a collegargli un computer, specie se con schede grafiche Ge-Force RTX. In tal senso la resa e il feedback dei comandi colpiscono anche in virtù del real time ray-tracing, ovvero il rendering di oggetti in tempo reale.

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