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Speaker wireless premium: come spendere 1000 euro (o di più) e vivere felici

speaker wireless

Se volete unire eleganza, prestazioni, comodità e funzionalità, uno speaker wireless di fascia alta può riservare grandi sorprese

Quanti di voi spenderebbero più di 1000 euro per uno speaker wireless, o raddoppierebbero quella cifra per un secondo speaker in modo da avere un vero e proprio setup stereo? Immaginiamo molto pochi, anche perché con la stessa cifra le combinazioni ampli-diffusori sono tantissime e alcune di valore assoluto. Eppure, il mercato degli speaker wireless “hi-end” è tutt’altro che una nicchia, anche perché spesso entrano in gioco fattori non legati per forza alla qualità audio come il design, le funzionalità e la comodità dell’esperienza wireless.

Quando parliamo di speaker wireless vicini o sopra i 1000 euro, parliamo innanzitutto di prodotti dotati di connettività Wi-Fi (oltre che di quella Bluetooth), che permette loro di streammare anche audio in alta risoluzione senza perdita di dati sia dai servizi di streaming, sia da un NAS o un PC di casa tramite protocolli come l’uPnP. Alcuni di questi speaker Wi-Fi inoltre hanno accesso diretto ad Alexa o Google Assistant senza doversi “appoggiare” a uno smartphone collegato in Bluetooth, possono dare vita a sistemi multi-room, offrono la compatibilità con Roon e integrano una presa Ethernet per una connessione più stabile.

ls50

Questo per far capire che spendere tanto per uno speaker wireless non vuol dire portarsi a casa solo un dispositivo bello da vedere e quasi sempre ben suonante, ma anche uno speaker che, da solo, può fungere da completo centro musicale della nostra casa, benché si vadano a perdere quasi sempre caratteristiche comunque importanti dei più economici speaker Bluetooth come la portabilità e la facilità di setup. Dopotutto è molto più semplice e istantaneo collegare uno speaker a una sorgente audio tramite Bluetooth che non impostare una connessione passando per il Wi-Fi di casa.


Se però siete appassionati di musica liquida e cercate la massima qualità possibile, uno speaker wireless di fascia alta (o una coppia di speaker wireless da scaffale o da pavimento come i KEF LS50 Wireless 2 o i Dali Callisto 6 C) può rivelarsi una soluzione molto interessante e di seguito vi proponiamo tre dei migliori modelli disponibili oggi sul mercato.

Naim Mu-so Qb 2nd Generation

Online lo si trova a circa 950 euro ed è a nostro parere lo speaker wireless migliore che possiate comprare se avete un budget al di sotto dei 1000 euro. Il Mu-so Qb 2 è la versione più economica e meno potente (300W contro 450W) del Mus-so 2, da cui però eredita moltissimi aspetti funzionali e costruttivi. Come il Mu-so 2, anche il Qb 2 sfrutta la più recente piattaforma di streaming multi-room ad alta risoluzione di Naim, presente nella gamma Uniti del brand britannico e nei player di rete dedicati (fino al top di gamma assoluto ND 555 da oltre 20.000 euro). Piattaforma che, tra le varie cose, consente di accedere alla propria musica in rete (fino a 32-bit/384 kHz), a una serie di servizi in streaming (come Spotify e Tidal) e alle radio Internet.

AirPlay 2 e Google Chromecast integrato (e le opzioni multi-room che entrambi offrono) completano l’elenco esaustivo della connettività, mentre per la riproduzione offline si può scegliere tra Bluetooth, USB e ingressi ottico e da 3,5 mm (ci sono naturalmente anche Wi-Fi ac ed Ethernet 10/100Mbps). Il Qb 2 è inoltre Roon Ready per gli abbonati di questa apprezzata (anche se non proprio economica) piattaforma musicale.

I nuovi driver, progettati in collaborazione con Focal e con VerVent Audio (partner di Naim), sono integrati all’interno di un telaio in alluminio grigio brunito e, forte anche di un DSP 10 volte più potente rispetto a quello del predecessore, il Qb 2 promette di abbinare questi nuovi driver con una maggiore precisione sonora dal punto di vista dell’elaborazione audio.

Kef LS50 Wireless 2

Cercate invece una classica coppia di speaker wireless (e ovviamente attivi) perché non ne potete più di cavi e amplificatori separati? Non costano poco (2800 euro), ma i Kef LS50 Wireless 2 sono dei veri gioielli, nonché degni eredi degli LS50 di prima generazione che tanto hanno fatto per la maturazione e la diffusione degli speaker wireless. Gli LS50 Wireless 2 beneficiano del driver Uni-Q di 12a generazione con la tecnologia MAT (Metamaterial Absorption Technology) e al loro interno spicca anche un amplificatore in classe D da 280 W. Inoltre, il tweeter è alimentato da un amplificatore in classe A/B da 100 W. In totale sono 150 W in più rispetto al circuito di Classe A/B da 30 W della precedente versione per il tweeter e i 200 W di Classe D per l’unità medio/bassi, il che consente molto più dinamismo.

L’altra grande novità è rappresentata dal Music Integrity Engine, che KEF descrive come una “raccolta all’avanguardia di algoritmi di elaborazione del segnale digitale su misura ottimizzati per il nuovo driver Uni-Q con matrice di driver MAT”. Questa novità consente al driver di fornire una prestazione perfettamente sincronizzata, per una migliore immagine stereo e un suono più nitido e senza sbavature.

Troviamo anche la gradita aggiunta di AirPlay 2 alla serie di opzioni di streaming come Google Chromecast, Roon Ready e Bluetooth. Se poi non siete del tutto allergici ai cavi, potete collegare agli speaker il TV o una console tramite gli ingressi HDMI, analogico, ottico e coassiale. Non manca il supporto per lo streaming di file audio hi-res fino a 24 bit/384 kHz, nonché la decodifica MQA e DSD256 per una riproduzione audio ad alta risoluzione davvero completa.

Se utilizzando il cavo in dotazione per unire i due speaker la riproduzione hi-res arriva a 24 bit/192 kHz, passando al wireless completo si ottengono al massimo i 24 bit/96 kHz, sebbene con il vantaggio di una configurazione completamente priva di cavi. Infine, troviamo due uscite subwoofer, una su ciascun speaker, che dovrebbero risultare utili se collegate i diffusori al TV.

Linn Series 3

3400 euro per uno speaker wireless è roba dell’altro mondo per molti appassionati di Hi-Fi, ma quando c’è di mezzo Linn le cose cambiano decisamente. Questo speaker di lusso sfrutta la piattaforma di streaming integrata di Linn, che offre accesso a server di rete e servizi musicali come Spotify, Tidal e Qobuz tramite Wi-Fi o Ethernet usando l’app Kazoo. A questa lista aggiungete pure AirPlay, Bluetooth e Roon, mentre la sua unica novità a livello di connessioni è la presenza di una presa HDMI ARC, che consente anche a un TV di entrare in gioco.

Il retro dello speaker, che ospita tutte le connessioni, è facilmente riconoscibile anche per la piastra in acciaio che funge da dissipatore di calore per lo chassis. C’è anche una porta Exakt che consente a chi può permetterselo di collegare un secondo speaker Series 3 leggermente modificato e più economico (funziona in pratica da “slave”) per formare una coppia stereo. Il multi-room è un’opzione per coloro che hanno speaker Linn serie 3 in stanze diverse, mentre chiunque abbia un dispositivo con a bordo Alexa può sfruttarlo per impartire comandi vocali al Series 3.

Lo chassis in ceramica è stato modellato per imitare la parte superiore di un calice di vino ed è coperto da una griglia a forma di uovo con finitura cromata. Tutto ciò rende il Series 3 un diffusore wireless bellissimo da vedere come vi aspettereste da Linn e da uno speaker così costoso ed elitario. Sotto la rete di alluminio troviamo un tweeter a cupola di seta da 19mm e un woofer da 16cm.

Da segnalare anche la potenza di 200W in classe D e la tecnologia proprietaria Exakt, che oltre a supportare segnali hi-res fino a 24-bit/96kHz in PCM mira a ridurre gli errori di fase, ritardando intenzionalmente le frequenze più alte in modo che arrivino all’orecchio contemporaneamente alle frequenze più basse. Questa tecnologia mantiene inoltre i dati del segnale musicale nel dominio digitale il più a lungo possibile per evitare qualsiasi degrado causato dall’elaborazione del segnale. Linn lo ha definito lo speaker wireless meglio suonante al mondo. Non ne siamo sicuri al 100%, ma di certo non ne rimarrete delusi.

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