Far evolvere un classico sistema 5.1 in un più completo e immersivo setup Dolby Atmos è più facile di quel che si pensi. Bastano i giusti diffusori…
Anche se il materiale in lingua italiana in Dolby Atmos (e in parte ancora minore in DTS:X) è ancora poco, soprattutto per quanto riguarda le tracce audio degli Ultra HD Blu-ray, la volontà di dotarsi di un impianto casalingo in grado di rendere al meglio la codifica “object-based” per eccellenza ha contagiato molti appassionati. Come scegliere però i migliori diffusori concepiti per il Dolby Atmos e su quali puntare a seconda dell’impianto home theater che si ha già o che si vuole costruire da zero?
Per chi ha già un sistema home audio in configurazione 5.1, 7.1 o 9.1 con numerosi diffusori già installati, e ovviamente con un amplificatore compatibile con Dolby Atmos, la soluzione più efficace ed immediata può essere quella di aggiungere una coppia di diffusori Atmos sopra quelli già esistenti, o montarli direttamente sul soffitto: un setup, quest’ultimo, decisamente meno immediato ma più efficace in termini di coinvolgimento.
Il compito di questi diffusori è riprodurre il segnale inviato dall’uscita dedicata dell’amplificatore e farlo “rimbalzare” sul soffitto o sulle pareti in modo da ricreare una sensazione sonora di “verticalità” da aggiungere a quella surround tipica dei sistemi multicanale tradizionali. Di seguito vi proponiamo tre modelli che più di tutti gli altri consideriamo ideali (anche come rapporto qualità prezzo) per godersi al meglio le tracce audio in Dolby Atmos.
Triangle Borea BRA1
I diffusori surround Triangle Borea BRA1 (399 euro la coppia) possono essere sia utilizzati come componenti in un impianto Dolby Atmos se posizionati con i driver rivolti verso l’altro, sia montati a parete per un utilizzo più tradizionale. Come gli altri diffusori Borea (da supporto, da pavimento e centrale), i BRA1 utilizzano le stesse tecnologie derivate dalla gamma Esprit EZ del brand francese, tra cui un tweeter a cupola in tessuto EFS da 25mm combinato con un driver a membrana in carta di cellulosa naturale da 16 cm. Il tutto è avvolto in un elegante cabinet in MDF e da griglie magnetiche. Ciò aiuta a garantire un aspetto e un suono coerenti nel caso si utilizzino più diffusori Borea nel proprio impianto AV.
Il rifasatore verticale a due punte posto davanti al tweeter sembra quasi pizzicare la cupola di seta, ma guardate un po’ più da vicino e noterete che non tocca la cupola; serve semplicemente per aiutare a ridurre la direttività e migliorare la dispersione delle alte frequenze. La versatilità dei BRA1 è supportata da un crossover regolabile che consente di ottimizzarlo in base a come si utilizzano i diffusori. Ci sono due tipi di crossover tra cui scegliere: uno lineare per la dispersione diretta degli effetti orizzontali e un crossover verso l’alto per compensare le perdite associate alla dispersione indiretta degli effetti 3D verticali. La gamma di frequenza è indicata come 90 Hz – 22 kHz.
Inoltre, la sensibilità di 89dB dei Borea BRA1 li rende in grado di creare un’impostazione Home Theater che va da 3.1.2 a una configurazione classica 5.1.2 fino all’ultima configurazione 9.2.4 in linea con sistemi AV professionali. I BRA1 possono essere posizionati sopra i diffusori Borea BR03, BR07, BR08 e BR09 e utilizzati come diffusori rivolti verso l’alto per sfruttare l’effetto di verticalità delle tracce audio in Dolby Atmos. In alternativa, utilizzando il sistema di montaggio dedicato, potete fissarli a parete per effetti surround direzionali.
Polk Audio Reserve R900
Rispetto ai Borea BRA 1 si sale di prezzo (siamo poco sopra i 500 euro), ma questi Reserve R900 sono in effetti diffusori “height” a due vie di qualità più elevata. Possono essere installati a parete o su un piano (o un altro diffusore) con i driver rivolti verso l’alto. Ovviamente, l’abbinamento ideale sarebbe con gli altri diffusori Reserve, ma le loro caratteristiche tecniche ne fanno degli speaker Atmos adatti a qualsiasi configurazione.
Le dimensioni ad esempio non sono troppo impegnative (166 x 158.3 x 320mm per 3Kg di peso ciascuno) e la componentistiche scelta da Polk Audio non delude. Troviamo infatti un tweeter Pinnacle da 0,75’’ caratterizzato da un particolare design con radiatore ad anello, che punta a migliorare la dispersione e a fornire alti nitidi e naturali. Sopra il tweeter spicca il driver mid/bass da 4’’ con cono a turbina, che offre un’immagine della gamma media liscia e particolarmente dettagliata gamma media. Da segnalare anche le griglie magnetiche antidiffrazione e acusticamente inerti, che restituiscono un’estetica pulita senza sacrificare il suono.
PSB Imagine XA
Questi speaker di PSB si abbinano bene ai diffusori da pavimento XT2, XT e XB dello stesso brand, ma ovviamente possono essere utilizzati anche abbinati a speaker di altri produttori (l’unica accortezza consigliata dal brand canadese è di posizionarli ad almeno un metro da terra). Una staffa di fissaggio a parete viene comunque fornita nel caso non abbiate già una mensola o un supporto per posizionarli.
Gli Imagin XA montano un tweeter a cupola in titanio e un woofer a cono in propilene. I terminali dei diffusori sono robusti e compatibili con cavi dallo spessore discreto. Esteticamente parlando, questi diffusori sembrano molto più costosi di quello che sono e il suono non è da meno. Gli Imagine XA riproducono infatti l’audio in Dolby Atmos con una qualità convincente, con medio-alti convincenti e mai aspri e persino una gamma bassa che riesce a esprimersi con una vivacità inaspettata.
Si possono utilizzare con diffusori da pavimento di qualità superiore o con diffusori medi da libreria, ma visto che la loro timbrica deve adattarsi il più possibile a quella dei diffusori già in vostro possesso (lo stesso discorso vale anche per gli altri speaker qui citati), vi consigliamo (se appena si può) di sentirli in azione prima di acquistarli.
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