Tre anni dopo il primo modello, ecco la Sonos Beam Gen 2, soundbar compatta che guadagna il supporto per il Dolby Atmos e per Amazon Music Ultra HD
Poche soundbar compatte possono vantare un rapporto qualità-prezzo invidiabile (449 euro) come la Sonos Beam, che tre anni fa ha portato in casa del produttore americano una ventata di freschezza non da poco. Superata successivamente in dimensioni, prezzo e funzionalità dalla soundbar Arc, la Sonos Beam sta per tornare con una versione aggiornata che porta con sé una novità molto importante (supporto per il Dolby Atmos) e una un po’ meno sostanziosa ma comunque gradita come l’integrazione di Amazon Music Ultra HD.
La Sonos Beam Gen 2 arriverà in Italia il 6 ottobre a 499 euro (50 euro in più del primo modello) e già ora la si può prenotare sul sito italiano di Sonos. La prima cosa che ci siamo chiesti di fronte a questa soundbar è come faccia a restituire una traccia in Dolby Atmos. Lo fa sfruttando quattro mid-woofer fer ellittici frontali e un tweeter centrale alimentati da cinque amplificatori di classe D, mentre tre radiatori passivi si occupano di rafforzare le basse frequenze.
Anziché utilizzare driver rivolti verso l’alto, come nel caso di molte soundbar Dolby Atmos, due dei cinque driver della nuova Beam sono dedicati alla riproduzione di suoni dall’alto e surround da una posizione rivolta in avanti. Sonos afferma la sua soundbar fornirà il Dolby Atmos utilizzando tecniche psicoacustiche tramite un nuovo software e una CPU del 40% più veloce di quella del modello originale.
Abbiamo già sperimentato l’effetto Dolby Atmos attraverso una combinazione di speaker frontali ed elaborazione software e, come era prevedibile, i risultati non sono mai stati esaltanti. Non dobbiamo quindi aspettarci gli stessi risultati di altre soundbar Atmos più costose come la stessa Arc, ma come coinvolgimento generale la nuova Sonos Beam dovrebbe fornire qualcosa di più rispetto al modello precedente.
L’aggiunta di una presa HDMI eARC è l’altra principale novità della Sonos Beam Gen 2 e significa che la soundbar sarà in grado di accettare audio di qualità superiore e con bit-rate più elevato (parliamo di tracce in Dolby Atmos, DTS:X, Dolby TrueHD e DTS-HD Master Audio) direttamente da un televisore. Alcuni saranno delusi dall’assenza di un qualsiasi passthrough HDMI, ma Sonos insiste sul fatto che questa decisione aiuta a mantenere la configurazione della soundbar il più semplice possibile e, con questo obiettivo in mente, sono state aggiunte funzionalità NFC (Near Field Communication) per fornire agli utenti una configurazione Wi-Fi iniziale semplificata.
Il supporto per Amazon Music Ultra HD consente di riprodurre in streaming brani a 24-bit/48kHz senza perdita di dati e in un secondo momento, tramite aggiornamento software, arriverà anche il supporto per la riproduzione di contenuti in Dolby Atmos Music.
In perfetta continuità con la Beam di tre anni fa troviamo invece le dimensioni (e quindi la compatibilità con il supporto da parete dedicato), la calibrazione automatica tramite la tecnologia proprietaria TruePlay e l’app Sonos S2 che, tra le diverse funzionalità di streaming musicale, consente agli utenti di regolare gli alti, i bassi e la funzione “volume”, nonché le modalità per il miglioramento del parlato, oltre alla compatibilità con Apple Airplay 2, Amazon Alexa e Google Assitant.
Infine, sempre in continuità con il passato, rimane anche ora la possibilità di creare un impianto Home Cinema molto più completo aggiungendo alla Beam Gen 2 il subwoofer Sonos Sub e gli speaker surround Sonos One e One SL (tutto wireless ovviamente), anche se ciò significa un investimento decisamente più impegnativo.
© 2021, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.