Con un pannello OLED e il processore cognitivo XR, la serie A80L di Sony rappresenta un vero guerriero di razza
Tra i TV OLED della gamma uscente del 2023, si posiziona il modello XR-65A80L che, a distanza di un anno e appena sostituito dalla novissima serie BRAVIA 8 di Sony, dimostra di avere ancora molti assi nella manica. Monta un pannello di tipo White OLED di LG che, a differenza dei primi pannelli OLED, presenta un singolo strato di emettitori di luce bianca, opportunamente filtrata per produrre i caratteristici rosso verde e blu (RGB) minimizzando, in questo modo, il diverso decadimento dei composti organici usati per ogni sub-pixel nella prima serie di pannelli. Non siamo a livello di quelli di terza generazione con tecnologia META e Micro Array Lens come nei top di gamma Panasonic o ai G3/G4 di LG, ma si difende davvero bene, mostrando i muscoli specie con i film, dove l’accuratezza dei colori fornita dall’elettronica di casa SONY fa la differenza. Non a caso è uno dei televisori più premiati come rapporto qualità/prestazioni.
Grazie al processore Cognitive XR e all’ausilio dell’IA, ogni frame viene analizzato e dato in pasto al processore Mediatek MT-5895 che equipaggia questo TV e che si occupa di svolgere le principali funzioni. Fra le più interessanti vi è quella di mappatura del calore generato grazie ad un software che rileva le zone con una temperatura più alta per ottimizzare luminosità, che risulta sempre ottimale sia per il materiale in HDR sia in SDR. Il risultato è una gestione precisissima della luce e dei riflessi specie quelli provenienti da fonti di luce intensa. Ne consegue un angolo di visione notevole con un’immagine che rimane coerente e priva di riflessi anche se vista di lato, quindi l’XR-65A80L si presta ad essere visto, ad esempio, da tutti i componenti di una famiglia in un ampio salotto.
Specifiche
Queste le caratteristiche principali:
– 65” W-OLED con risoluzione 4K a 100/120Hz
– HDR10, HLG, Dolby Vision (non HDR10+)
– Audio: Dolby Audio, Dolby Atmos, DTS
– Supporto 4K/120Hz VRR, Nvidia G-Sync compatible, ALLM sulle porte HDMI 3 e 4; HDMI 2.0 sugli ingressi 1 e 2
– Sintonizzatore: doppio per DVB-T/T2 e DVB-S/S2 oltre all’analogico, conforme alle specifiche ATSC 3.0 (NextGen TV, purtroppo inutile nel Bel Paese)
– Sistema operativo: Android versione 10 con GOOGLE TV per la parte smart
– Connettività: Bluetooth 4.2, LAN Gigabit e WiFi AC 2.4/5GHz, Chromecast integrato, compatibile Google Home, Apple AirPlay/HomeKit e Alexa
Audio
Come da tradizione Sony, anche questo XR-65A80L decodifica praticamente tutti i formati audio, compreso il DTS e il più recente Dolby Atmos. Inoltre, è dotato di un microfono interno (oltre che uno nel telecomando) con un tasto fisico per disabilitarlo posto proprio al centro, sotto lo schermo accanto al tastino di accensione, per un controllo vocale a mani libere. Il TV può anche fungere da canale centrale in un impianto multicanale con il suo ingresso per “altoparlante S-Center” quando collegato ad una soundbar compatibile, aumentando il senso di realismo e riproducendo il parlato dei film esattamente da dove ci si aspetta che provenga, ovvero dal centro dello schermo.
Grazie alla funzionalità chiamata Acoustic Suface Audio +, Sony ha trasformato l’intera superficie dello schermo in un altoparlante per enfatizzare le medie frequenze (tipicamente le voci umane). Il software integrato, con la funzione Voice Zoom 2, inoltre, rileva le voci esaltandone le frequenze per dialoghi più chiari. Fra i preset audio, infatti, insieme alle personalizzazioni cinema, musica, sport, dolby audio, c’è anche dialogo che, specie a bassi volumi, esalta le frequenze tipiche della voce umana per renderla più comprensibile. Effettivamente i dialoghi risultano sempre a fuoco e perfettamente intellegibili, ma non bisogna esagerare con il volume se non si vogliono ascoltare anche le distorsioni.
Video
XR OLED Contrast Pro, 4K Upscaling, Triluminos Pro, Clear Image e OLED Motion, dietro questi nomi commerciali si celano le elaborazioni software che la casa madre apporta per pilotare un pannello OLED dal contrasto elevatissimo portando un’ottima luminosità con il materiale HDR. Praticamente assente il fenomeno di blooming proprio grazie al fatto che i pixel neri, anche se adiacenti a quelli di luminosità massima, si spengono del tutto portando a neri perfetti anche intorno alle aree chiarissime. L’elaborazione del segnale video si avvantaggia di una serie di regolazioni del colore quasi maniacale fornendo buoni risultati anche con i parametri preimpostati. L’XR-65A80L permette regolazioni diverse in base al materiale video codificato, adottando il profilo migliore grazie ai Creator Calibrated Modes, ovvero una combinazione di parametri per luminosità e colorimetria preimpostati in fabbrica in base alle direttive impartite direttamente dai principali studios: troviamo, infatti, l’Imax Enhanced, il Netflix Adaptive Calibrated e i preset chiaro/scuro/vivido per il materiale in Dolby Vision.
Lo scaler interno svolge un ottimo lavoro per portare il materiale Full HD e SD alla risoluzione 4K, specie con il materiale in streaming, notevolmente affetto da un basso bitrate. In questo caso, la luminosità del TV diventa “buona” e non spicca come con il materiale in HD (il diretto concorrente LG C3 fa leggermente meglio in questo caso).
Gaming
Compagno ideale per la PS5, l’XR-65A80L si fregia del logo “Perfect for PlayStation 5” grazie al refresh 120 Hz in 4K, all’ Auto Low Latency Mode, al Variable Refresh Rate e alla connettività eArc. Nomenclature commerciali a parte, l’Auto Genre Mode e HDR Tone Mapping hanno il compito di scegliere in modo automatico la specifica modalità preimpostata dell’immagine, con il corretto profilo HDR per migliorare il contrasto e ridurre l’input lag, per poi tornare alla modalità precedente non appena si cambia sorgente. In questo caso, i normali controlli manuali di regolazione verranno bypassati alla stregua dei modi calibrati per Bravia Core o Netflix.
Collegando il TV, tramite la porta HDMI 3, ad un PC con scheda grafica Nvidia, si nota come venga riconosciuto subito come G-Sync compatible a 120Hz e correttamente gestito da Windows come display HDR. Tramite il tasto menu del telecomando è possibile abilitare o meno le funzioni specifiche riservate al gaming come il VRR, una gestione più precisa dei neri e la riduzione dell’effetto mosso (blur).
Particolare delle connessioni e i due telecomandi
Pro e contro
La quantità di regolazioni (come quella a 10 punti per ogni singolo colore) è quasi micrometrica e il TV, uscito dalla scatola, necessita di una messa a punto davvero minima per offrire il meglio di sé. Da evitare la taratura Brillante poiché troppo esagerata, il consiglio è di personalizzare una delle impostazioni possibilmente utilizzando un disco di test.
L’immagine usata dal sito sony.it per una taratura alla portata di tutti
A tale proposito, a questo indirizzo è la stessa SONY che ci spiega come calibrare correttamente i loro TV (ma vale per qualsiasi marca e modello). Basta scaricare la loro immagine di test per poi agire sui controlli, come luminosità, contrasto, nitidezza e tutti quelli a disposizione per regolare i parametri del proprio TV, a seconda del pannello in proprio possesso, delle condizioni di luce e dei gusti personali.
Ottima anche la gestione dei riflessi e l’uniformità del nero quasi da manuale. Comoda la presenza di due telecomandi nessuno dei due, però retroilluminato. Quello semplificato presenta i tasti di accesso diretto ai servizi maggiormente in uso oggi quali Bravia Core, Netflix, Disney+, Prime Video, Youtube e ChunchyRoll.
Avremmo gradito la presenza di 4 ingressi HDMI 2.1, invece, solo due sono a larghezza di banda piena (una delle quali eARC) mentre le altre due (HDMI 1 e HDMI 2) si limitano alla versione 2.0. Nella modalità Game, l’HDR non brilla ma si limita ad essere molto buono. In compenso, registrando il seriale del TV sul loro sito, Sony offre 10 crediti gratuiti per riscattare altrettanti film tramite il servizio di streaming Bravia Core per un periodo complessivo di due anni (un anno per riscattarli e due anni per vederli).
In conclusione, questo XR-65A80L ha sicuramente molte frecce al proprio arco se si cerca una grande televisore OLED che dia il meglio di sé nella visione di film in alta risoluzione o anche nelle normali trasmissioni TV. Come si vede dal video in apertura, non bisogna aspettarsi i “miracoli del restauro” dall’IA del processore Cognitive XR, come il marketing fa credere, ma è sicuramente un aiuto valido, unito alle altre tecnologie per fruire al meglio dei contenuti provenienti dallo streaming, con bitrate notoriamente più bassi delle sorgenti dedicate, o ancora da Bluray o vecchi DVD. Non ultimo, la presenza di una piattaforma Android per quanto riguarda la sezione smart potrebbe rappresentare un incentivo se si ha necessità di alcune app specifiche, in maniera nativa, come il tuttofare Kodi o altre app più facilmente reperibili nel Play Store piuttosto che in ecosistemi dedicati come quelli dei principali concorrenti.
Al momento in cui scriviamo, si trova a un prezzo poco più basso di circa 2200 euro (200 euro rispetto al modello Bravia 8 del 2024), ma è probabile che in questi giorni (qualcuno ha detto Black Friday ?) sarà possibile portarselo a casa per molto meno.
Stay Tuned !
PRO | CONTRO |
Qualità dell’immagine/contrasto/uniformità del nero | Assenza HDR 10+ |
Gestione dei riflessi | Solo 2 ingressi HDMI 2.1 |
Quantità di controlli/formati gestiti | Luminosità in SD “solo” buona |
Ottimo upscaling | Telecomandi non retro-illuminati |
Bravia Core | |
Dolby Vision/Atmos/DTS |
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