Attesa sul mercato a inizio 2022, la soundbar Dolby Atmos Sony HT-A5000 non costa poco, ma ha dalla sua molta tecnologia e una completezza di prim’ordine
Chi oggi vuole spendere 900 euro per una soundbar Dolby Atmos ha l’imbarazzo della scelta, considerando non solo LG e Samsung, ma anche Sonos e Bose, con la sua nuovissima Smart Soundbar 900 di cui abbiamo parlato ieri. Anche Sony si aggiungerà a inizio 2022 a questa lista con la sua soundbar Dolby Atmos HT-A5000, sorella minore della più costosa HT-A7000 da 1300 euro.
Questa nuova soundbar in configurazione a 5.1.2 canali sprigiona una potenza complessiva di 450W grazie all’amplificazione digitale S-Master HX e riproduce qualsiasi formato audio sia per le tracce multicanali dei film (compresi Dolby Atmos e DTS:X), sia per quanto riguarda la musica, visto che l’ingresso USB può riprodurre brani anche in alta risoluzione nei formati DSD, WAV, FLAC, ALAC, AIFF (e il Bluetooth LDAC sia in ricezione, si in trasmissione è un altro plus da non sottovalutare). Sempre sul versante musicale, si può migliorare la qualità dei file audio compressi con la già nota tecnologia DSEE Extreme, che sfrutta l’intelligenza artificiale per ripristinare le frequenze andate perse durante la compressione.
A differenza di altre soluzioni simili, la Sony HT-A5000 non viene venduta con un subwoofer wireless esterno, ma ha già al suo interno due subwoofer frontali, che si aggiungono a tre driver X-Balanced Speaker Unit posizionati sulla parte frontale, uno dei quali è collocato al centro mentre gli altri sono più in prossimità dei lati.
A questi si aggiungono due ulteriori tweeter, che diffondono il suono verso i lati per farlo riflettere sulle pareti e ampliare gli effetti surround orizzontali grazie alla tecnologia S-Force PRO Front Surround, mentre altri due X-Balanced Speaker Unit sono orientati verso l’alto per far rimbalzare il suono sul soffitto e ottenere l’effetto di verticalità tipico dei formati audio evoluti come il Dolby Atmos e il DTS:X.
Una sola unità che però ha già tutto quello che serve per una buona parte di utenza, che può persino utilizzare questa soundbar per riprodurre la musica nel formato 360 Reality Audio, i cui brani (ancora pochi a dire il vero) sono disponibili sulle piattaforme Amazon Music HD, Deezer, nugs.net e TIDAL. Sempre in ambito streaming, la soundbar integra Spotify Connect, AirPlay 2 e Chromecast.
Un aiuto in fase di setup iniziale è dato dalla tecnologia Sound Field Optimization, grazie alla quale i microfoni integrati nella soundbar misurano in automatico le dimensioni dell’ambiente di ascolto, la posizione della soundbar stessa e altri parametri, che poi vengono analizzati con lo scopo di offrire la miglior qualità audio possibile senza alcuno “sforzo” da parte dell’utente. Come connettività e connessioni troviamo Wi-Fi 802.11ac, Bluetooth 5.0, un ingresso HDMI compatibile con segnali Ultra HD a 120 Hz e 8K a 60 Hz, HDR10, HLG e Dolby Vision, un’uscita HDMI eARC, un ingresso digitale ottico e una porta USB-A.
Se però una sola soundbar non soddisfa la vostra voglia di Home Cinema, Sony mette a disposizione come “compagni” opzionali i diffusori surround wireless SA-RS3S (500 euro) e i subwoofer wireless SA-SW5 da 800 euro (con driver da 180 millimetri e 300 W di potenza) e SA-SW3 da 500 euro (con driver da 160 millimetri e 200 W). Con la configurazione più potente si arriva così a spendere 2200 euro, che non sono certo pochi ma che sono al tempo stesso in linea con le migliori soundbar dei principali concorrenti (Bose, Sonos, Sennheiser e Samsung).
Eppure, si stanno facendo largo anche altre soluzioni composte (soundbar, speaker surround e subwoofer wireless) meno costose e altrettanto complete e potenti come il sistema Klipsch Cinema 1200 da 1499 euro, la JBL Bar 9.1 da 999 euro, la Panasonic HTB900 da 799 euro e persino la Samsung HW-Q950A, che oggi si può trovare online a poco più di 1000 euro. Non sarà insomma facile per Sony farsi largo tra tutti questi concorrenti con una soluzione così costosa.
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