La serie Lumina nasce in un momento storico molto particolare, fatto di persone che hanno visto la loro vita rivoluzionarsi. In questo periodo di lockdown molti di noi hanno riscoperto passioni sommerse come ad esempio la musica ed il cinema. La serie Lumina con il suo approccio” facile” si presenta come uno dei coprotagonisti di questa riscoperta.
Sonus faber è per tutti sinonimo di lusso, design e storia. Le Lumina III, nascono con un obiettivo ben preciso: offrire un prodotto conforme agli standard qualitativi Sonus faber ad un prezzo di acquisto competitivo. La posta in gioco è alta ed il rischio di bruciarsi anche. Quindi la domanda a cui cercheremo di rispondere è: ” Sonus faber è riuscita nell’intento di realizzare un diffusore performante in linea con gli standard del brand ad un prezzo di acquisto concorrenziale?” Arriviamoci per gradi.
Sonus faber Lumina III perchè questo nome?
Lumina oltre che essere un termine latino, in questo caso è anche un acronimo che racchiude i tre valori cardine della collezione:
- LU ossia LUSSO di cui Sonus faber è ambasciatore in tutto il mondo
- MI ossia MINIMAL. Le Lumina III abbracciano la filosofia del “less is more” pochi fronzoli, materiali di qualità e soluzioni studiate ad hoc.
- NA ossia NATURALE. I laboratori Sonus faber hanno lavorato per ottenere un suono naturale che strizza l’occhio sia agli appassionati del mondo a due canali che a quelli dell’ home theater.
Il progetto Lumina III: brevi cenni tecnici
Le Lumina III sono diffusori a tre vie con caricamento in bass reflex dotati di quattro altoparlanti. Il tweeter con sistema D.A.D. (Damped Apex Dome) che i più attenti avranno già visto sulle sorelle Sonetto, è da 29 mm ed è equipaggiato con un diaframma a cupola in seta trattata a mano di manifattura Kurtmueller.
Il midrange da 150 mm, lavora in una camera a sé stante, anche questo già utilizzato sulle Sonetto, è anch’esso dotato di diaframma realizzato in polpa di cellulosa e fibre naturali.
I due woofer da 150 mm sono stati customizzati per questa serie.
Mario Passarelli di Sonus faber, durante uno scambio di opinioni, ci ricorda che ormai Sonus faber ha il know how ed i mezzi necessari per realizzare in house anche i driver. Grazie alla customizzazione dei woofer usati nella Lumina III, Mario ed i suoi colleghi, hanno potuto ottimizzare i volumi dei cabinet per realizzare un accordo reflex leggermente sovra-smorzato per rendere il basso più reattivo, ed avere una veloce risposta ai transienti. Sempre Mario ci racconta che hanno lavorato al fine di garantire oltre ad un ottimo punch una buona estensione in basso. Per rendere ciò possibile hanno lavorato sul cross over per “tenere a bada” l’esuberanza dei woofer sopra i 150 Hz utilizzando una schema di cross-over insolito.
Dove diavolo è il condotto reflex?
No, non siamo rimbambiti o impazziti , il condotto reflex c’è ma non si vede! Nessun trucco, nessun inganno, semplicemente, l’uscita del condotto è rivolta verso il pavimento, per capirci, sotto al diffusore. Sono pertanto indispensabili le punte, che trovate in dotazione, al fine di far svolgere al reflex il suo compito nel migliore dei modi. L’altezza da terra minima che tiene conto anche delle sotto punte, è studiata per fare da naturale espansione del condotto reflex. Nulla è lasciato al caso, in Sonus Faber hanno studiato a fondo questa soluzione, tenendo anche conto dell’eventuale presenza di un tappeto sotto al diffusore.
Le finiture delle Lumina III
Sonus faber, a prescindere dai gusti personali, è sinonimo di qualità dei materiali. Per far si che questo avvenga anche con le Lumina III, il buon Livio Cucuzza ed il suo team, hanno ben pensato ad un design semplice e pulito. Niente forme tondeggianti e trovate particolari ( che fanno innalzare i costi) ma una filosofia, come scritto in apertura “less is more”. Le Lumina III contano su legno in multistrato e rivestimenti in pelle per la parte superiore e le due pareti laterali, la sensazione sia alla vista che al tatto è di qualità e solidità.
Le griglie para polvere si attaccano al frontale con dei magneti nascosti lasciando il frontale “pulito”. Le Lumina III inoltre si fanno “non-notare” per la loro forma snella e per non avere viti a vista sul frontale. Le dimensioni (989 x 228 x 277,7 mm), per essere un diffusore da pavimento, sono contenute. Grazie a queste caratteristiche, sono ideali per il salotto buono di casa. Vedrete: anche vostra moglie sarà clemente. Gli esemplari che abbiamo in prova, probabilmente, (non ne abbiamo certezza) hanno girato diverse redazioni in tutto il globo, subendo spostamenti e “maltrattamenti” vari. Nonostante questo, sono in ottime condizioni sinonimo di qualità dei materiali.
Ascoltiamo le Lumina III.
Una volta collegate al nostro impianto, le Lumina III hanno fin da subito mostrato il loro carattere. Il progetto non nasce a caso. Le Lumina III fanno esattamente quello per cui sono state pensate ed ottimizzate. Ossia soddisfare l’appassionato che non ha la possibilità di piazzare il diffusore nel mezzo della sala e che non può lavorare più di tanto sulla correzione acustica dell’ambiente, pena catastrofiche liti familiari. Le Lumina III le potrete utilizzare anche in prossimità della parete posteriore grazie al particolare reflex di cui abbiamo parlato sopra. Sono facili da mettere a punto, potrete quasi “lanciarle” a casaccio nella stanza e loro svolgeranno il loro compito. Noi le abbiamo posizionate ad un metro e mezzo dalla parete di fondo e un metro dalle due pareti laterali, ruotandole leggermente verso il punto di ascolto e ci siamo posizionati con le orecchie ad altezza tweeter. Riguardo alla semplicità aggiungiamo che le abbiamo provate con diverse amplificazioni dal prezzo e dalle caratteristiche tecniche differenti sempre con buoni risultati. A noi sono piaciute con amplificazioni a stato solido con buona erogazione in corrente. Il suono che esce fuori è caratterizzato da un ottimo dettaglio e trasparenza. Per certi aspetti in gamma medio-alta ci hanno ricordato le Minima dell’era Serblin. Lo definiremmo un diffusore da “condominio” perché in grado di restituire trasparenza, intellegibilità delle voci e buon punch anche a bassi volumi. Ottima la dispersione del tweeter probabilmente aiutata dalla guida d’onda. Altre caratteristiche interessanti delle Lumina III sono la capacità di riprodurre un palcoscenico veritiero e di sparire durante l’ascolto. Le abbiamo utilizzate principalmente per la riproduzione stereofonica ma anche per la riproduzione di contenuti video. Se proprio vogliamo essere pignoli ci sarebbe piaciuto avere una maggiore estensione in gamma bassa ma questo dipende anche dall’ambiente in cui vengono utilizzate.
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Il nostro parere
Consigliamo le Lumina III all’appassionato che cerca un buon connubio tra riproduzione stereofonica e multicanale, che non ha né voglia né modo di passare nottate a giocare con il posizionamento dei diffusori o a scervellarsi su quale cavo di potenza utilizzare. Dettaglio a bassi volumi, facilità di utilizzo e materiali di qualità. Questi i punti forti delle Sonus Faber Lumina III. Nel titolo le abbiamo definite un diffusore camaleontico. Il perché è semplice: sono in grado di adattarsi a vari posizionamenti anche poco ortodossi ed in grado di suonare senza porsi tanti problemi delle elettroniche che si trovano a monte. La filosofia progettuale alle spalle delle Lumina III è stata messa in atto riuscendo a rispettare in pieno l’obiettivo prefissato. La prova è superata.
Prezzi disponibilità e varie
Troverete le Lumina III nei negozi specializzati di Hi-FI, a questo link il prezzo di listino. Le colorazioni disponibili sono Wengè, Walnut e Piano Black. Sempre della serie Lumina fanno parte i diffusori da stand Lumina I ed il centrale Lumina Center I. Chi volesse arricchire la propria esperienza con un subwoofer può farlo con i modelli della serie Gravis. Ora non vi resta altro da fare che andarle ad ascoltare nel vostro negozio di fiducia.
Buoni ascolti a tutti
Selezione musicale:
IGOR STRAVINSKY – THE COMPLETE PUBLISHED PIANO WORKS (FONE)
FAUSTO MESOLELLA-LIVE AD ALCATRAZ (FONE)
DIRE STRAITS-PRIVATE INVESTIGATIONS
LINCOLNSHIRE POSY-PERCY GRAINGER DALLAS WIND SYMPHONY
SETUP UTILIZZATO
DAC: ADI2 RME
Cablaggi: Ricable
Amplificazione: integrato Musical Fidelity M2SI- finale Rouge Audio DM10 collegato direttamente all’ADI2
Sorgente: meccanica Cambridge Audio CXC e pc dedicato musica liquida con Foobar 2000.
Caratteristiche Tecniche
3-way floorstanding loudspeaker system. Vented box design.
Drivers
Tweeter: 29mm high definition DADTM driver. Visco-elastically baffle
decoupling. Sonus faber design.
Midrange: 150mm cone driver. Ultra-free compression basket, Sonus faber
design. Special custom diaphragm made with a blend of traditional cellulose
pulp and other natural fibers, developed according to the most natural sound.
Ultra-dynamic performance and high linearity.
Woofer: 2x150mm cone drivers. Ultra-free compression basket, Sonus faber
design. Special custom diaphragm made with a blend of traditional cellulose
pulp and other natural fibers, developed according to the most natural sound.
Ultra-dynamic performance and high linearity.
Crossover Optimized amplitude/phase response for optimal space/time performance
“Para-cross topology”. Crossover frequencies: 350 and 3500 Hz.
Frequency response 40 Hz – 24.000 Hz
Sensitivity 89dB SPL (2.83V/1m)
Nominal impedance 4 ohm
Suggested amplifier
power output
50W – 250W undistorted signal
Long-term max input
voltage (IEC-268-5)
22V rms
Dimensions (HxWxD) 989 x 228 x 277,7 mm / 38,9 x 9 x 10,9 in
Weight 15.9 Kg each / 35.1 lb eac
Un ringraziamento a Marta Vecellio Reane, Mario Passarelli e Livio Cucuzza.
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