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Sistema audio B&W e TV Philips OLED+ 937: accoppiata vincente

Philips OLED+ 937

Non raggiunge i livelli di una soundbar top di gamma né tantomeno di un impianto multicanale, ma il sistema audio di B&W integrato nel TV Philips OLED+ 937 è un gioiellino… ma a caro prezzo

Molte volte ci siamo chiesti come mai i produttori di TV, escludendo brand super esclusivi come Loewe e Bang&Olufsen, non investano di più in sistemi audio integrati di alto livello nemmeno nei loro modelli top di gamma. Un motivo è sicuramente di carattere tecnologico (non è facile inserire speaker di una certa dimensione in TV sottili anche pochi millimetri), ma c’è anche un motivo di “autocannibalizzazione”.

Produttori come Sony, Samsung e LG hanno infatti a listino anche numerose soundbar e se per ogni loro TV offrissero già un sistema audio di buon livello, ci sarebbero molti meno incentivi ad acquistare una soundbar. Anche Philips produce diverse soundbar, ma nonostante ciò ha deciso da alcuni anni a questa parte di puntare su un audio di qualità per alcuni suoi TV proponendo, grazie a una partnership con Bowers&Wilkins, un sistema audio integrato simile a una soundbar “fusa” elegantemente con il televisore.

Avevamo ascoltato di sfuggita questa soluzione due anni fa a bordo del TV OLED+ 935, ma ne parliamo che oggi perché abbiamo potuto testare più a fondo il nuovo modulo audio B&W che Philips ha scelto per il suo TV OLED+ 937 da 65’’, modello da circa 3500 euro affiancato da una versione più grande e costosa da 77’’. La “soundbar” di B&W è posta alcuni centimetri sotto lo schermo e, anche grazie all’iconico tweeter-on-top del produttore britannico, fa già subito capire che Philips non ha preso sottogamba il comparto audio del suo attuale TV top di gamma.


Parliamo più precisamente di un sistema da 95 W di potenza proposto in una configurazione a 5.1.2 canali, con la parte .2 composta da una coppia di driver rivolti verso l’altro (25W) per esaltare gli effetti verticali delle tracce audio in Dolby Atmos. Il resto della configurazione comprende 2 canali frontali (20W), un subwoofer da 20W, un tweeter (5W) e due canali “surround” (25W).

ambilight

Specifiche che non sfigurerebbero in una soundbar Dolby Atmos di fascia media, anche se si nota fin da subito l’assenza di speaker surround wireless e di un vero e proprio subwoofer esterno, sebbene se ne possa collegare uno cablato all’uscita del TV nel caso si voglia più spinta in fascia bassa. Se quanto sentito anni fa dall’OLED+ 935 non ci aveva particolarmente impressionati (me si era trattato di un ascolto davvero “mordi e fuggi”), questa volta la soluzione di B&W ci ha colpiti molto positivamente.

Ascoltare un film in Dolby Atmos con l’OLED+ 937 solamente accendendo il TV e scegliendolo da Netflix o da un’altra app di streaming è un’esperienza davvero nuova e per certi versi inattesa. Non ci aspettavamo infatti un soundstage così ampio e dettagliato, voci così ben inserite nel mixing e bassi così presenti e pesanti dove serve. Ovviamente, gli effetti surround e la verticalità sono sacrificati nel mixing complessivo, ma contando anche la buona potenza di uscita il coinvolgimento dato da questo sistema integrato è tra i migliori (se non il migliore) mai ascoltato a bordo di un TV (dobbiamo però ancora ascoltare il sistema da 150W integrato nel Panasonic LZ2000).

Il problema è da ricercare se mai nel prezzo. 3500 euro per un OLED da 65 pollici, seppur con una simile implementazione audio e con il sistema Ambilight a 4 lati più evoluto di sempre, non sono infatti pochi. Per un LG C2 da 65’’ che monta lo stesso pannello OLED Evo, si parte online da 1800 euro e con altri 700-800 euro si può acquistare un sistema soundbar molto più completo come il Samsung HW-Q930B, mentre con il kit audio Sonos da 1400 euro (e si spenderebbe comunque meno dell’OLED+ 937) ci si porta a casa una soundbar Beam (Gen 2), due speaker wireless One SL e il subwoofer wireless Sub Mini.

Certo, il bello del TV Philips, oltre all’impatto estetico e all’elegantissima implementazione del modulo audio, sta anche nell’Ambilight e nell’estrema comodità di non dover collegare nulla e di poter godere fin da subito (e già alla prima accensione) di un’esperienza sonora soddisfacente molto più di quanto ci sia capitato con qualsiasi altro televisore.

Anche il TV OLED Panasonic LZ2000 promette molto bene sul versante audio

Forse è anche per questo che gli altri produttori di TV non hanno ancora percorso con convinzione questa strada (ci avevano provato TCL con il modulo Onkyo integrato nel TV 65X10 e LG con il W9 e il WX), mentre Philips (con non poco coraggio) continua a credere nell’audio di qualità seppur limitato alla serie più costosa ed elitaria dei suoi TV.

E parlando sempre di Philips, tra non molto dovrebbero essere svelati i nuovi TV della gamma 2023 e siamo davvero curiosi di vedere se il modulo B&W tornerà sul prossimo OLED top di gamma, o se (e ce lo auguriamo) approderà magari in una formula meno potente ed evoluta anche su qualche modello meno costoso.

© 2023, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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