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Sette consigli per ottenere il meglio dal vostro lettore CD

Oggi ci sono tanti modi per consumare la musica tra servizi di streaming e il ritorno in auge del vinile, ma con le giuste accortezze un lettore CD può dare ancora tante soddisfazioni.

Nonostante la forte e continua rinascita del vinile, molti di noi hanno ancora in casa un lettore CD e continuano ad acquistare questo supporto fisico. Se però il vostro caro e vecchio player merita di andare in pensione e pensate di rimpiazzarlo con un modello più nuovo e aggiornato, ecco una breve guida per ottenere il massimo dal vostro lettore e, di conseguenza, dalla vostra libreria musicale su CD.

Prima di iniziare, ricordate che è importante occuparsi dei CD stessi. Sebbene non sia così sensibile ai graffi superficiali come il vinile, un CD fornirà prestazioni migliori se è in buone condizioni, mentre se è rigato, molto sporco o segnato, nel peggiore dei casi la riproduzione audio sarà caratterizzata da salti e interruzioni o il lettore potrebbe non riprodurre affatto il disco. Quindi maneggiate i vostri CD con cura e rimetteteli sempre nella loro custodia non appena li togliete dal lettore.

Prima di acquistare

lettore cd

Se volete acquistare un lettore CD nuovo, prendetene in considerazione uno con ingressi digitali, che permetteranno di utilizzare altre sorgenti digitali (computer, set-top box, radio DAB) e offriranno prestazioni migliorate su tutti i versanti grazie (auspicabilmente) al DAC di maggiore qualità rispetto a quello integrato nelle sorgenti appena elencate.


Scegliete un supporto solido

Per prima cosa assicuratevi di posizionare il nuovo acquisto su un supporto adeguato per ridurre al minimo la quantità di vibrazioni trasmesse al lettore. Idealmente questo supporto dovrebbe essere un classico rack per hi-fi rigido e con una bassa risonanza. Sebbene i lettori CD non mostrino gli effetti delle vibrazioni come invece fanno i giradischi, anche cose banali come i passi sul pavimento o persino il suono dei diffusori, specialmente a volumi elevati, possono rendere più difficile il funzionamento dei meccanismi di lettura dei dati del lettore, che a loro volta possono influenzare il suono.

L’importanza delle connessioni

Quasi tutti i lettori CD vengono forniti con un paio di cavi di connessione analogici nella confezione, ma è meglio considerarli come qualcosa di “emergenziale” e il consiglio è di procurarvi cavi di maggiore qualità. Anche un lettore economico infatti suonerà meglio con cavi all’altezza e quindi mettete in conto un budget extra di 40-50 euro per un buon cavo (o anche di più se il lettore che avete scelto è un modello di fascia alta).

Parlando di connessioni, oltre alle classiche uscite RCA, alcuni lettori CD di alto livello offrono anche uscite bilanciate XLR. Queste possono restituire una qualità del suono migliore, ma ciò non accade sempre. Tutto dipende infatti da quanto bene è stato progettato il circuito bilanciato sia all’interno del lettore, sia nell’amplificatore. Sfortunatamente, l’unico modo per scoprire la validità delle uscite bilanciate è provarle. Nella maggior parte dei casi, al di fuori dei prodotti di fascia alta, abbiamo trovato l’approccio della tradizionale uscita RCA preferibile a livello qualitativo, con l’opzione bilanciata che generalmente suona solo un po’ più forte e carica.

L’altro elemento molto utile da tenere in considerazione è la presenza (ormai diffusissima) di un’uscita digitale ottica o coassiale. Ciò consente infatti al lettore CD di essere collegato a un convertitore digitale-analogico esterno (DAC). È qualcosa da considerare se avete un lettore che funziona bene ma volete migliorarne il suono. Ci sono molti buoni DAC in giro senza dover per forza spendere una fortuna come nel caso del Chord Mojo, un’opzione eccellente disponibile online a poco più di 400 euro.

Facilità di utilizzo

Se ci pensate bene, un lettore CD ha solo bisogno di un pulsante per aprire e chiudere il cassetto, un paio per avviare e interrompere la riproduzione e altri due per passare al brano successivo o tornare a quello precedente. A questi aggiungiamo una presa per cuffie con il proprio controllo del volume, che potrebbe rivelarsi utile per l’ascolto a tarda notte senza disturbare nessuno.

I lettori CD vengono forniti con un telecomando che consente di accedere a una vasta gamma di funzioni, tra cui molte che non sono disponibili tramite i pulsanti fisici sul lettore. Se si utilizza un amplificatore della stessa marca, è probabile che il telecomando comandi sia l’amplificatore, sia il lettore.

Spegnere il display

Oltre a consentire di vedere quale brano sta riproducendo, i display di alcuni lettori CD mostrano informazioni su artisti e titoli durante la riproduzione di CD con CD-Text. Per quanto possa sembrare strano, non è insolito che un lettore suoni meglio con il suo display spento, poiché il display può creare dei disturbi elettrici. Ancora meno ovvio è forse l’effetto che si ha quando si disattivano le uscite digitali.

Questa non è una caratteristica particolarmente comune (lo splendido Marantz CD6006 UK Edition ne è però provvisto), ma può dare un piccolo miglioramento a livello di brillantezza e dinamica. Resta il fatto che noterete questo upgrade qualitativo solo se anche il resto del vostro sistema hi-fi è abbastanza trasparente.

Filtri e sovracampionamento

Stiamo vedendo sempre più lettori CD che offrono la possibilità di cambiare i parametri del filtro digitale. Audiolab è un grande fan di questo approccio sui suoi lettori CD e DAC e, se siete appassionati della materia, vale la pena prendersi un po’ di tempo per sperimentare con altri filtri, sebbene di solito quello di default sia il migliore.

Siamo invece meno ottimisti riguardo l’opzione di sovracampionamento offerta da alcuni lettori. Se infatti questa implementazione non è eseguita al meglio, vi ritroverete con una presentazione sonora sì più fluida e raffinata, ma in cui l’attacco e il brillantezza finiscono con l’essere diluiti.

Assemblare il resto del sistema

Quasi tutti i lettori CD funzioneranno con quasi tutti gli amplificatori, almeno in termini di pura elettronica. La maggior parte delle uscite analogiche dei lettori erogano infatti circa 2V (con differenze nell’ordine di pochi microvolt) ed è proprio la quantità che gli ingressi di linea dell’amplificatore si aspettano di ricevere. Se state usando un amplificatore vintage costruito prima dell’era del CD, potreste imbattervi in alcuni problemi, ma una semplice modifica li risolverà.

Nota finale. Se il resto del vostro sistema è sbilanciato o impostato male, alla fine le eventuali modifiche apportate alla sorgente (il lettore CD) non verranno rivelate in fase di ascolto. Una volta che avete impostato tutto perfettamente, non rimane altro da fare che inserire nel lettore i vostri CD preferiti e iniziare a divertirvi.

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