A caratterizzare le Sennheiser HD 820, oltre al prezzo non certo per tutti e al design chiuso, è la presenza del vetro Gorilla Glass. Farà davvero la differenza?
Prima di procedere all’analisi delle cuffie Sennheiser HD 820, svelate a inizio anno al CES 2018 e disponibili in Italia a circa 2400 euro (nonché eredi delle eccezionali HD 800), è d’obbligo una breve introduzione sulla differenza tra cuffie con design aperto e chiuso. I modelli chiusi, proprio come le HD 820, possono essere più efficaci nel bloccare il rumore, sia in entrata che in uscita, ma di conseguenza tendono a esserci alcuni compromessi nelle prestazioni. Perché? Un driver all’interno di un padiglione emette un suono che si propaga sia in avanti, sia indietro e in una cuffia dal design aperto questo movimento all’indietro “esce” semplicemente all’esterno delle cuffie, causando un “danno sonoro” davvero minimo per l’orecchio dell’ascoltatore.
Nelle cuffie chiuse la storia è diversa. Questo suono che si muove all’indietro è intrappolato e la sua energia causa risonanze. Può persino rimbalzare indietro verso il driver e distorcere l’onda sonora proiettata in avanti. Nel corso degli anni i produttori hanno sperimentato diverse tecniche per assorbire questo tipo di suono, puntando a volte su un forte smorzamento interno e altre volte su materiali “esotici” per gestire questa energia sonora non voluta. Tutte queste tecniche hanno funzionato più o meno bene, ma la soluzione di Sennheiser per le sue HD 820 è il Gorilla Glass.
Comfort e costruzione
Osservate da vicino le HD 820 e vedrete nel mezzo dei padiglioni una lastra concava di vetro Gorilla Glass (utilizzato solitamente per gli smartphone) che copre il driver, lo stesso tra l’altro utilizzato nelle HD 800 (che ricordiamo però essere un modello aperto). Il suono che esce dal retro del driver si riflette contro il vetro e viene diretto verso camere interne assorbenti, evitando così i tipici aspetti negativi di un design chiuso (almeno in teoria).
Il resto di queste cuffie è di tipico stampo Sennheiser (e parliamo naturalmente dei modelli top di gamma del produttore tedesco). Sono infatti cuffie di classe e ben fatte, costruite e assemblate in modo da durare per anni e con materiali (dal metallo della fascia di regolazione ai padiglioni interni con rivestimento in pelle sintetica anallergica e microfibra) che trasmettono immediatamente una grande sensazione di solidità.
Le Sennheiser HD 820 sono piuttosto grandi, ma a 360 grammi non sono particolarmente pesanti. Anche il comfort a lungo termine è buono, grazie agli auricolari accuratamente sagomati, alla pressione di serraggio ben tarata e al fatto che le HD 820 non surriscaldano mai le nostre orecchie. Queste cuffie sono inoltre fornite di ben tre diversi cavi, ognuno dei quali è lungo tre metri; ennesima indicazione (se non bastassero il prezzo, il peso e le dimensioni) che non stiamo parlando di cuffie da usare in mobilità ma di costose e affidabili compagne musicali domestiche.
Ci sono due opzioni bilanciate (connessione XLR4 e Pentaconn standard da 4,4 mm) e un terzo cavo che termina invece con un tradizionale jack da 6,3 mm. Le cuffie in questa fascia di prezzo richiedono una fonte e un’amplificazione di alta qualità per essere sfruttate al meglio. Per ascoltare le HD 820 come si deve, vi consigliamo insomma qualcosa di meglio del vostro smartphone.
Non a caso nei nostri test abbiamo usato un MacBook Pro con installato Pure Music Media Software e lo abbiamo collegato a un DAC Chord Hugo 2. Abbiamo inoltre avuto la possibilità di provare il DAC/amplificatore cuffie HDV 820 di Sennheiser (poco più di 2000 euro), che possiamo considerare come il partner naturale per queste cuffie e che offre anche la possibilità di testare entrambe le opzioni di connessione bilanciata.
Qualità audio
Abbiamo preferito da subito queste rispetto all’alternativa standard da 6,3 mm utilizzando l’HDV 820. L’alimentazione bilanciata conferisce alle HD 820 una presentazione più audace, nitida e definita. Se però il vostro amplificatore cuffie non ha queste uscite non è un grande problema, anche perché la nostra preferenza rimane quella per il Chord Hugo 2.
Una volta indossate e fatta partire la musica, queste cuffie sono facili da apprezzare. Le HD 820, come tutti gli ultimi modelli di Sennheiser, aderiscono infatti perfettamente alla firma sonora del produttore tedesco. Concedetele un po’ di tempo per scaldarsi, dopo di che sarete accolti da un equilibrio timbrico fluido e corposo che scambia l’ultima goccia di trasparenza e agilità sonora per il tipo di suono facile da ascoltare per ore qualsiasi sia la qualità della registrazione.
Questo non vuol dire che le Sennheiser HD 820 facciano suonare tutto in modo fantastico. Queste cuffie sono certamente in grado di far capire se la registrazione o il vostro sistema di ascolto non è il massimo, ma quello che non fanno è sottolineare questo fatto, lasciando se mai trasparire il buono e cercando di trarre più divertimento possibile dalla registrazione.
Con Paradise Circus dei Massive Attack il vantaggio delle cuffie chiuse risalta subito in modo evidente visto che le HD 820 restituiscono le basse frequenze con un’incredibile autorità. La complessa linea di basso della canzone è resa con notevole forza e potenza e non mancano agilità e capacità di tenere traccia dei cambiamenti di intensità con estrema precisione.
Più in alto nella gamma di frequenze siamo accolti da una voce brillante, articolata e piena di espressione e con alti che bilanciano il tutto con grande raffinatezza. Non c’è carenza di organizzazione, con le cuffie che tengono traccia della moltitudine di fila strumentali del brano senza mai perdere compostezza. Ritmicamente parlando, le cose sono sicure e stabili piuttosto che entusiaste.
Mentre modelli semi-aperti come le Beyerdynamic T1 fanno risaltare le dinamiche della musica con maggiore entusiasmo e sfrontatezza, le Sennheiser HD 820 non annacquano troppo l’esperienza d’ascolto, ma indipendentemente da ciò non possiamo pensare a un’alternativa “chiusa” che si comporti meglio di così.
Ascoltare la suite orchestrale The Planets di Holst mette poi in luce l’impressionante senso di ampiezza e la spinta dinamica delle Sennheiser. Le cuffie offrono infatti un suono coeso e drammatico che ci ha entusiasmato e una fisicità che le principali contendenti faticano a raggiungere e questo le rende ancora più piacevoli e uniche alle nostre orecchie. Gli spostamenti dinamici, sia su grande che su piccola scala, sono resi con grande abilità e le HD 820 suonano sempre controllate e ottimamente organizzate.
Verdetto
Se dovete puntare su cuffie chiuse e il vostro budget si spinge fino alla cifra richiesta dalle Sennheiser HD 820, non rimarrete delusi. Sono infatti cuffie confortevoli, progettate (ovviamente) per durare e, soprattutto, sono estremamente talentuose in qualsiasi ambito musicale le metterete alla prova.
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Riassunto
A caratterizzare le Sennheiser HD 820, oltre al prezzo non certo per tutti e al design chiuso, è la presenza del vetro Gorilla Glass. E il risultato è di quelli che non passano inosservati.
Pro
Sound robusto, corposo e dettagliato
Bassi agili e potenti
Costruzione impeccabile
Ottima la soluzione del Gorilla Glass
Contro
Il design chiuso rimane comunque un limite per certi aspetti sonori
Scheda tecnica
Design: chiuso dinamico
Impedenza: 300 Ohm
Risposta in frequenza: 12 – 43800 Hz (-3 dB)
6 – 48000 Hz (-10 dB)
Pressione sonora: 103 dB at 1 kHz, 1V
Jack: 6.3 mm, Pentaconn, XLR4
Lunghezza cavo: 3 metri
Peso: 360 grammi
Prezzo: 2399 euro
Sito del produttore: en-us.sennheiser.com
Distributore italiano: www.exhibo.it
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