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Se piace piccolo questo è l’ideale!

Un vantaggio degli amplificatori a transistor sta anche nella possibilità di realizzare modelli molto compatti

Ogni qualvolta abbiamo modo di parlare di sistemi Hi-Fi dai costi umani in molti ci scrivete ringraziandoci. Oggi vogliamo proporvi un setup molto interessante e che abbiamo avuto modo di ascoltare, testare e affinare in diverse salse.

Nonostante le molte polemiche riguardanti i costi dell’alta fedeltà, negli ultimi anni ci è spesso capitato di ascoltare macchine sbalorditive e dai costi irrisori, o quasi come nel caso di questa accoppiata Totem Acousitc Kin Monitor e Mission 778X. Ricordiamoci sempre di quelli che sono gli stipendi medi italiani o anche che chi inizia con questo hobby molto spesso procede per gradi. Anche voi lettori pensate agli albori della vostra carriera audiofila, non vi è mai capitato di rimanere di sasso di fronte ad alcune soluzioni o ad alcuni prezzi? Quindi che ben vengano setup bensuonanti e dai costi umani come quelli che vi stiamo proponendo oggi.

Mission 778x e Totem Acoustic Kin Monitor : c’è a chi piace piccolo

I costi per un comune mortale sono sicuramente un bel problema ma non sono l’unico aspetto di cui tenere conto. Un altro aspetto fondamentale sono le dimensioni. Ricordo ancora quando anni fa il sottoscritto portò a casa le sue amate Vandersteen 2C che suscitarono un clima di incredulità e terrore tra le facce dei familiari presenti per non parlarvi di quando decisi il recap di due mono Krell KMA 160 per i quali dovremmo usare un paranco da officina meccanica per spostarlo. In questo caso il Mission 778x potrà contare su un elevatissimo fattore WAF grazie alle sue dimensioni: 236x98x380.6 e ad un peso di circa 6.3kg. 45 i watt per canale su 8 ohm ed una sezione digitale di tutto rispetto oltre ad u ingresso phono MM e alla connessione per le cuffie. Se volete approfondire l’argomento qui trovate una prova completa di questo piccolo integrato. Ah dimenticavamo il prezzo, beh tenetevi forte perché parliamo di una cifra di 699 Euro!

 

“Questa la devi assolutamente sentire!”

Forse saremo monotoni ma lo ribadiamo comunque, gli ambienti domestici sono dei perfidi traditori per gli audiofili. Riflessioni, cancellazioni, rinforzi, vibrazioni a cui poi molte volte vanno ad aggiungersi posizionamenti non proprio ortodossi non tanto perché non si è pratici ma perché si è vincolati da quelle che sono le esigenze familiari. A tal proposito ci viene in mente una vecchia pubblicità che più o meno diceva che non ci vuole un pennello grande per avere dei buoni risultati bensì un grande pennello. Beh da questo punto di vista Vince Bruzzese ed il suo team ne sanno veramente una più del diavolo.  Le Totem Acousitc Kin Monitor possono contare su un tweeter a cupola in lega di metallo da 1” ed un woofer da 4″. Il cabinet presenta delle micro aperture per avere una risposta in gamma bassa estesa e dinamica. Con misure di (L x H x P): 13 x 27 x 19 cm ed un peso inferiore ai 4 Kg sono il classico diffusore che potrete posizionare un po’ ovunque tenendo conto di alcune piccole accortezze raccomandate di rettamente dal produttore come  la distanza dalle pareti (Posizionamento dalla parete posteriore: 15 – 60 cm) e la distanza tra i diffusori ( Distanza tra i diffusori: 90 – 360 cm). Pe rquel che riguarda i driver Totem andatevi a leggere questa pagina sul sito del produttore


TRASFORMATORE IN BELLA VISTA

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Dopo tutte queste premesse con il Mission 778X in tasca e le Totem Acoustic Kin One su di uno stand iniziamo le danze. Posizionandole in maniera un po’ furbetta e magari sacrificando un po’ di ricostruzione del palcoscenico posizioniamo le Totem Acoustic Kin Monitor a circa 15 cm dalla parete di fondo, forse anche qualcosina in meno. Alziamo il volume del Mission 778X e la prima cosa che facciamo è andare a cercare il subwoofer che ovviamente non c’è! E’ incredibile la sensazione di corposità del suono all’interno di una stanza di circa 15 metri quadrati. Ovviamente non avremo i 30 hz a -3db ma vi possiamo assicurare che in determinate circostanze come un salotto di casa, frequenze così gravi potrebbero essere veramente difficili da gestire con una conseguente delusione. Per quanto riguarda poi immagine, tridimensionalità e capacità di riempire la stanza  dando la sensazione di essere circondati dalla musica beh siamo veramente ad alti livelli. Arriviamo a volumi di ascolto sostenuti ( restando nei limiti di quanto possa essere il buon senso in un condominio) e per scrupolo ci andiamo a rileggere la potenza erogata dal Mission 778X che è effettivamente di 45 watt ma che grazie alla sua ottima alimentazione riesce a far cantare alla grande questi diffusori. Come sorgente, nell’ottica di realizzare un sistema economico, abbiamo utilizzato un Raspberry PI con Volumio con grande soddisfazione e divertimento.

Totem Acoustic Kin Monitor e Mission 778X: facciamo i conti

Il Mission 778X ha un prezzo di listino di 699 Euro mentre le Totem Acoustic Kin Monitor sono a circa 940 a quanto riportato a questo link alla data della pubblicazione. Se la matematica non è una opinione, con 1.639 Euro ( un buono stipendio medio italiano) tirerete fuori un bel setup. Per la sorgente potrete utilizzare un Raspberry come abbiamo fatto noi oppure utilizzare il vostro PC tramite l’ USB. Non vi resta altro da fare che ascoltare questo sistema e dirci le vostre impressioni.

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