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Samsung QLED 2017 – Realismo in primo piano

Meglio la realtà o la fantasia? Con la tecnologia Quantum Dot LED di Samsung è arrivato il momento di porsi seriamente la domanda…

Samsung QLED, il colosso coreano è giunto a un livello di tecnologia da potersi permettere di mostrare il mondo reale così come lo percepiremmo guardando attraverso una vera finestra, anche se in questo caso si tratta ‘solo’ di uno schermo televisivo ma dalle enormi potenzialità.

Nei giorni scorsi abbiamo partecipato a un incontro in cui l’azienda ci ha invitato per un confronto serrato tra il top di gamma dell’anno scorso e uno dei modelli di punta 2017 QLED. All’interno di un ambiente con illuminazione multipla e corretta esposizione di una telecamera Canon professionale (obiettivo 30-300 mm) abbiamo osservato le reazioni dei due tv su tre differenti inquadrature: natura morta, un set di maglie colorate e il primissimo piano di un volto.

Sorprendere per chi produce televisori da sempre significa sovraccaricare toni colore, esasperare contrasto, luminosità, gamma dinamica alterando la realtà per catturare l’attenzione del potenziale cliente. Ma la visione marketing/pubblicitaria per piacere all’uomo della strada è una cosa, la realtà ben altra. Sorprendere chi lavora in questo settore e maneggia numerosi modelli e tecnologie tutto l’anno è altra cosa ancora, proprio come nel nostro caso.


QLED
I due Samsung a confronto. A destra il modello Q8C 55″ a tecnologia QLED, a sinistra il top LED di gamma 2016, SUHD KS9000 55″

Attraverso informazioni video inviate in simultanea ai due tv in formato 4K HDR è diventata maledettamente lampante la differenza tra immagine ottimamente elaborata ma comunque lontana dal realismo degli elementi inquadrati e quanto ci stava mostrando il pannello QLED, sorprendente per il livello di dettaglio sia in primo piano che background, l’intensità delle sfumature elevata e costante anche in secondo piano nei punti sfocati, la tenuta del nero e dei colori alle basse luci con un livello di rumore estremamente contenuto e difficile da percepire se non avvicinandosi a pochi centimetri dall’apparato.

La serie QLED ragiona basandosi sul noto spazio colore DCI-P3, standard cinema di riferimento volto a mantenere elevata la resa per tonalità, intensità in seno a un sorprendente realismo cui è davvero difficile avvicinarsi in ambito consumer electronics. Aumento più che sensibile del contrasto restituendo enfasi agli elementi con sfumature di grigio ampie senza distorcere la realtà, dettagli su zone chiare e scure con percezione particolari maggiormente visibili anche grazie all’HDR (High Dynamic Range). L’azienda dichiara 1500 candele per metro quadro (serie Q7 e Q8) parimenti a uniformità e livello di dettaglio senza cali indipendentemente dall’angolo di visione.

Nel corso delle prove, alla già sorprendente inquadratura della natura morta, ha sbalordito la fedele restituzione di una serie di divise sportive che si trovavano appese proprio di fianco al pannello QLED, risultando davvero difficile percepire differenze tra tv e realtà.

QLED
Nonostante la bassa qualità della foto, si evince chiaramente la miglior gestione sulle alte luci del pannello del Q8

In attesa di avere a disposizione un pannello su cui condurre un test approfondito, come quello recentemente condotto con l’Edge LED Panasonic TX-50EX780, ricordiamo che la serie Samsung Q7F offre pannelli flat schermo piatto con tagli da 49”, 55”, 65”, 75”; nel caso della Q7C i pannelli curved sono 49”, 55” e 65”, la successiva serie Q8C è solo curved con i medesimi tagli e più avanti disponibilità anche per la Q9F, solo schermi piatti con due polliciaggi: 65” e il monumentale 88”. Per tutti risoluzione 3840 x 2160 pixel, pannello 10 bit e processore proprietario Q Engine. Tutto (in primis commercialmente) da vedere se l’assenza del supporto Dolby Vision da parte dell’intera line-up Samsung inciderà sulle scelte degli appassionati desiderosi di possedere i futuri programmi, liquidi o pre-registrati, dotati di HDR dinamico.

QLED
La resa cromatica dell’incarnato (con il soggetto inquadrato presente in sala) è risultata palesemente più fedele sul Q8 (a destra)

Last but not least resta da verificare sul campo se la forza vendita sarà in grado di comprendere, spiegare e convincere quanto sia superiore un’immagine reale da una finta e (purtroppo) da molti ancora oggi giudicata più interessante grazie al tipico ‘intrattenimento dopato’ di ultima generazione.

Particolare della videocamera professionale per il cinema di Canon, la EOS C700, usata per la demo Samsung

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