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Resident Evil 2 Remake – Home Theater Test Xbox One X

Il ritorno di un sorprendente survival horror, Resident Evil 2 nella nuova edizione rivista e corretta per una furoreggiante esperienza Home Theater

Resident Evil è un franchise multimiliardario tra i più longevi, da oltre vent’anni acclamato da milioni di fan tra videogame e produzioni cinematografiche e questo Resident Evil 2 è un remake tutto da scoprire. Capcom ha deciso di concentrarsi sul rilancio di una tra le avventure più entusiasmanti della serie, da vivere in terza persona nei panni di due soggetti che tentano di sopravvivere a una dilagante minaccia zombie in quel di Raccoon City.

Il remake di Resident Evil 2, tra i migliori mai realizzati assieme a Resident Evil 4 (chi l’ha giocato su Game Cube lo ricorda ancora oggi), non è un semplice porting ma la completa rivisitazione dell’originale gioco, concepito da zero per offrire a PS4, Xbox One e PC una memorabile esperienza videoludica.

NULLA E’ CAMBIATO, TUTTO E’ MUTATO

Il percorso narrativo è del tutto simile all’originale classe 1998, con diverse varianti a partire dal prologo, in cui i personaggi principali con cui giocare la storia, Leon e Claire, non s’incontrano presso la city ma in una stazione di servizio, dove avviene il primo faccia a faccia live coi morti viventi. La giovane donna in cerca di Chris, fratello poliziotto scomparso, Leon anche lui agente anche se al primo giorno di servizio. Tra le varianti inedite in questo remake c’è anche quella dell’orfanotrofio da vivere nei panni di un personaggio alternativo.


In prossimità della centrale scampano all’esplosione di un’autocisterna rimanendo separati: aggirando rottami, ostacoli e zombi si procede alla volta della stazione di polizia, guidando il personaggio scelto col quale ci si avventurerà per i meandri del gigantesco stabile. Con pochi colpi a disposizione e un esiguo numero di armi inizierà una lunga notte tra combattimenti ed esplorazione alla volta di molteplici enigmi.

resident evil 2

Oggi come allora tutto fa capo alla multinazionale Umbrella Corporation nella diffusione del virus che ha generato mostri di varia forma e dimensione, mortali creature che si aggirano in cerca di carne umana. La fuga sarà possibile solo dopo aver avuto la meglio su una moltitudine di mostruosità tra cui 2 boss finali, lenti quanto pericolosissimi, in corsa contro il tempo per prendere al volo un treno sotterraneo e allontanarsi il più possibile prima di una devastante detonazione.

LONGEVO E RICCO DI SORPRESE

Che si scelga Leon o Claire poco importa, arrivare sino in fondo all’avventura è già di per se una vera e propria sfida, una volta conclusa è possibile rivivere l’intera vicenda nei panni dell’altro personaggio. Un percorso alternativo con una serie di varianti per una coinvolgente esperienza survival horror che solo quando è stata completata per intero conduce al gran finale avendo trascorso non meno di 8-10 ore per uno spettacolo che dovrebbe intrattenere attorno alle 20 ore tutto compreso.

resident evil 2

La filosofia del game non è variata rispetto al passato e i pericoli che circondano il personaggio sono molteplici e non sempre è possibile sfuggire alle grinfie dei mostri. Ai neofiti che affrontano il percorso per la prima volta consigliamo ovviamente di selezionare il più basso dei 3 livelli di difficoltà per non ritrovarsi velocemente vinti dalla frustrazione. Occorre sempre ponderare bene i propri movimenti e centellinare proiettili e armi bianche, poche e purtroppo a consumo in modo che il gamer non abbia mai troppe certezze anche quando si pensa d’avere un volume di fuoco all’altezza.

Nel corso dell’esplorazione si vanno ad accumulare vari elementi come spray o erbe medicinali, munizioni, chiavi, armi bianche ma attenzione a non commettere l’errore di scartare qualcosa prima di averla utilizzata. Eliminarla dal banco di memoria significa aver perduto l’oggetto che non ricadrà sul pavimento per venire nuovamente raccolto.

resident evil 2

L’indice di cattiveria del nemico è come sempre elevato e andare allo sbaraglio vuotando caricatori non è per niente la strategia giusta anche perché centrare il nemico in testa è la via più breve per abbatterlo ma non sempre sono sufficienti un paio di colpi ben assestati, sempre che si riesca a colpire il bersaglio pericolosamente claudicante. Durante la visita ai numerosi ambienti torna molto utile la mappa che ricorda i luoghi ove non si è ancora passati grazie al diverso colore.

IL VECCHIO E IL NUOVO

L’impostazione a livello visuale resta la terza persona ma l’angolo di ripresa è migliorato con una dinamicità che favorisce un più immediato colpo d’occhio circostante, potendo cogliere tutto il lugubre e disturbante fascino di scenografie per nulla rassicuranti. Oltre alla comune semiautomatica, perennemente a secco di colpi, si potrà disporre di armi automatiche, lancia granate, lanciafiamme e persino un sistema anticarro portatile per finire i boss dalla resistenza apparentemente infinita.

resident evil 2

Mostri durissimi ma non impossibili da distruggere, l’arena circostante offre sempre una buona scorta di rifornimenti che scema selezionando il livello estremo, inoltre nei corpo a corpo c’è occasione di mettere mano alle armi secondarie e agire nel corso dei quick time event per evitare il fatale morso.

Una volta caduti in battaglia si riparte dall’ultimo salvataggio, ovunque s’incontri una macchina da scrivere si può memorizzare la propria posizione (senza più la problematica connessa alle cartucce di inchiostro, che nella versione originale limitavano la quantità di salvataggi per giunta occupando slot dell’inventario). Attenzione però che una volta abbassato il grado di difficoltà non sarà più possibile ripristinarlo, a scapito del risultato finale.

resident evil 2

I trofei (42) si accumulano completando missioni primarie e secondarie, dimostrando capacità in battaglia quanto nell’investigazione. Tra i collectibles e gli extra sbloccabili ci sono abiti con cui vestire il proprio personaggio ma anche diversi gameplay tra cui la modalità “4th survivor” in cui nei panni di un militare della Umbrella Corporation viene imposto di percorrere la mappa al contrario affrontando orde di fameliche creature col solito inventario ridotto.

VIDEO

Un’opera da record a partire dagli 800 sviluppatori coinvolti, a livello gameplay siamo di fronte a un’architettura ben congegnata e sviluppata mettendo a frutto anni di esperienza accumulati nel corso della lunga vita del franchise, tecnologicamente un outsider di grande qualità. Alla base c’è il Resident Evil Engine, motore grafico proprietario di Capcom sviluppato in occasione del progetto Resident Evil 7: Biohazard.

resident evil 2

La versione che abbiamo testato è quella per Xbox One X, che assieme alla PS4 Pro in ambito console si conferma superiore ai due precedenti modelli, incapaci di reggere la distanza con una tenuta del frame rate ben al di sotto dei 60 fps: tra i 40 e 50 fps per la PS4 e poco al di sopra dei 30 fps l’Xbox One. PC capaci di elevata elaborazione con GPU altrettanto performanti possono offrire anche risoluzioni 1440/60p oppure toccare il cielo con un dito sino a 4K ma lo scotto da pagare è l’inferiore frame rate.

La risoluzione video per le ‘vecchie’ console resta la Full HD a 1920 x 1080 mentre con Xbox One X e presumiamo anche Ps4 Pro si sale a 2880 x 1620 (aspect ratio 1.78:1), con le ventole di raffreddamento interne che girano al massimo nel giro di breve tempo. La tenuta dei 60 frame non è costante ma prossima, e in occasione di molteplici elementi in movimento la One X arriva a piegarsi anche attorno a 50 fps. Un risultato visivo forse non così nitido come ci si sarebbe aspettati ma qui il segnale video è forte dell’HDR.

resident evil 2

Grazie all’estensione cromatica e ulteriore marcatura e diversificazione dei punti luce e generale inferiore sfarfallio lo spettacolo su grande schermo guadagna ulteriori punti quanto a scariche di adrenalina, benché si ravvisi in più di un’occasione una resa in background più soft e meno contrastata per gli elementi più distanti. Il risultato visuale si attesta tra le migliori produzioni in commercio dell’ultimo periodo, con minime riserve solo per qualche personaggio secondario come i ‘classici’ cani-zombie, inquietanti ma graficamente un po’ sotto tono. Rivisto e corretto anche il comparto creature mostruose mettendo per esempio da parte i ragni.

AUDIO

Un game evento e balzo tecnologico in avanti anche in ambito audio con una ricca offerta per soddisfare chiunque: alla base sono previsti i preset stereo per headset o ascolto tramite gli altoparlanti del televisore, ma a stupire sono le modalità avanzate per segnali discreti Dolby Digital/DTS lossy 5.1/7.1 oppure si può scegliere il Dolby ATMOS. Una autentica rarità anche nel panorama dei game più illustri che apre a un panorama sonoro da sballo.

resident evil 2

In ATMOS la caratterizzazione dei personaggi assume una più elevata concretezza e spessore, ci si ritrova letteralmente al centro della scena sonora, risucchiati nella miriade di brutali eventi, avvolti da un’angosciante atmosfera col contributo del soundtrack curato da Zhenlan Kang (Monster Hunter World) e Shusaku Uchiyama (Residen Evil 4, Resident Evil Damnation).

Effetti panning, scricchiolii, rumori ed echi a distanza sono il sale di un comparto audio con effetti e missaggio cinema-like che lascia spesso senza fiato. Consigliato anche provare qualche missione eliminando del tutto la base musicale, immersi nel fragoroso silenzio, circondati da piccoli ma efficaci elementi sonori alcuni dei quali non mancheranno di far sobbalzare dalla poltrona.

resident evil 2

Col costante contributo della sottotitolazione da non perdere l’ascolto in inglese ma anche in giapponese, con diversa presenza per i vari personaggi in virtù degli attori che hanno prestato la propria voce.

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VERDETTO

Nel complesso Resident Evil 2 si è dimostrato da subito un survival horror tra i migliori mai realizzati, pur mantenendo un legame più o meno stretto col passato offre una piena rivisitazione di un’avventura strepitosa quanto grafica e adatta a un pubblico adulto e non facilmente impressionabile.

Tecnicamente uno dei pochi titoli a mercato con grande versatilità finalmente non solo in ambito programmazione e qualità video ma dando sfogo al comparto audio che svetta tra le esperienze acustiche ed emotive tra le più importanti, sempre che si sfrutti al massimo l’elevato potenziale in ambito Home Theater.

Resident Evil 2 Remake – Home Theater Test Xbox One X
9 Recensione
Pro
Survival horror da urlo!
Rivisitazione moderna di un cult
2880 x 1620 / HDR
DTS/AC-3 lossy 5.1/7.1
Dolby ATMOS strepitoso
Contro
Qualche soggetto meno curato (per es. cani)
60 fps ma si scende anche a 50 fps
Richiesta pazienza quasi mistica
Riepilogo
Sviluppato da: Capcom
Distribuito da: Capcom
Durata: minimo 8-10 ore x campagna
Anno di produzione: 2019
Genere: survival horror
Supporto: BD 50
Aspect Ratio: 1.78:1
Video: 1620p/50-60 fps/HDR
Audio: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, giapponese
Sottotitoli: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, giapponese
Video
Audio
Giocabilità
Longevità
Il giudizio di AF

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