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Red Dead Redemption II – Home Theater Test Xbox One X

Da Rockstar Games un affascinante open world western, crepuscolo dell’epopea della grande frontiera. La nostra prova Home Theater su Xbox One X

Red Dead Redemption II racconta gli ultimi bagliori del selvaggio Ovest, terre ancora per poco selvagge, prossime alla cementificazione, all’espansione delle città, l’avvento dell’elettricità e dei primi veicoli a motore. Arthur Morgan è un cowboy adottato sin da piccolo da una banda di fuorilegge, la sua famiglia, criminali vecchio stampo con un proprio codice morale al cui comando si trova Dutch Van Der Linde.

Con anni di rapine e scontri a fuoco sulle spalle sono ben noti alla legge così come ad altri banditi tra cui Colm O’Driscoll e i suoi numerosi accoliti con cui non mancano di confrontarsi a suon di proiettili. Fuggiti da Blackwater dopo un colpo finito male, Dutch e i suoi riparano sulle montagne, cercando di sopravvivere a una violenta coda invernale a primavera inoltrata.

Dopo aver messo le mani su detonatori ed esplosivo non senza difficoltà assaltano un treno per finanziare la propria fuga, scoprendo ben presto di avere alle calcagna i detective dell’agenzia Pinkerton.


Red Dead Redemption II

Bad attitudes

La costante ricerca illegale di denaro e il tentativo di muovere il più lontano possibile dalle proprie nemesi spingono Dutch e i suoi ad azioni avventate, come infilarsi nel bel mezzo di una faida tra due famiglie per mettere le mani sul loro oro. Abili pistoleri capaci di mantenere il sangue freddo anche nelle situazioni più adrenaliniche, non si tirano mai indietro ma commettono l’errore di agire per conto di un bandito italiano che fa il doppio gioco con i Pinkerton.

La conta dei caduti sul campo inizia a essere troppo pesante, Dutch perde sempre più facilmente il controllo e la fiducia nel resto del gruppo il cui collante fatto di amicizia, rispetto e valore sul campo va inesorabilmente a sfaldarsi mettendo a rischio la vita di tutti.

Red Dead Redemption II

Prequel di Red Dead Redemption, a lungo atteso dagli appassionati dopo continui slittamenti della data di uscita, da qualche settimana è disponibile a mercato un adventure western open world di rara qualità. Con un primo capitolo di successo alle spalle resta altrettanto difficile discorrere di questo nuovo game cercando di trattenere l’entusiasmo.

Tra Cinema e Videogame

Red Dead Redemption II è un game che sarebbe piaciuto molto a Sam Peckinpah e Sergio Leone, quasi scomparsa ‘la frontiera’ ma con ancora lande pericolose e selvagge con cui fare i conti ci sono ampie e solide basi per costruire un’appassionante viaggio nel West ricco di spunti narrativi, colpi di scena, una visione ampia e profonda del contesto immaginifico che da sempre rappresenta l’Ovest nordamericano al cinema e non solo.

Red Dead Redemption II

Un game che immaginiamo possa piacere e far piacere a Quentin Tarantino, con un’iniziale ambientazione per un aspro territorio innevato che ricorda da vicino il suo recente The Hateful Eight.

Red Dead Redemption II non è un progetto che stravolge i canoni tipici della programmazione open world come quella cui si è abituati in colossi del genere, uno su tutti il franchise Grand Theft Auto, qui c’è un lavoro di fino tra IA, interazione, scenografie, ambientazioni, personaggi e controllo del proprio avatar, summa di precedenti esperienze nel medesimo campo da parte di Rockstar Games.

Per certi versi vicino a GTA dove andare allo sbaraglio e commettere crimini genera attenzione attorno a se, e se non si è sufficientemente abili nell’esecuzione, le ripercussione rischiano di divenire ingestibili, tra sparatorie e inseguimenti.

Red Dead Redemption II

Datevi tempo

Altra doverosa premessa sul ritmo: se pensate di immergervi in una storia dai ritmi forsennati avete sbagliato game, questo è un titolo immenso per struttura, ambientazione, ricchezza narrativa, luoghi da visitare e scoprire, soggetti con cui interagire con cut scene di raccordo che uniscono gli elementi di game reale con uno stile squisitamente cinematografico.

La fretta qui è cattiva consigliera, il lungo viaggio che attende il single player è una delle esperienze immaginifiche più profonde e coinvolgenti tra le migliori mai concepite per un game open world come questo. Si vive parte dell’avventura nei panni del cowboy Arthur Morgan, si impara a destreggiarsi a piedi e a cavallo, a usare al meglio l’artiglieria di cui si dispone, a saccheggiare, perquisire nemici abbattuti, compiere molteplici missioni in solitaria o in compagnia, prendere al lazo animali di tutti i tipi, persone comprese.

Red Dead Redemption II

Il controllo è tutto

A una ricchezza e vastità di lande su cui muovere corrisponde una molteplicità di comandi principali e secondari e simboli con cui occorre prendere dimestichezza per trovare per esempio velocemente riparo, cambiare arma, cavalcare a varie andature, aumentare l’affinità con l’animale.

A tale proposito non si tratta unicamente di compiere acrobazie alla Zorro come riuscire a impennarlo su due zampe ma averne cura, legarlo quando si devono compiere azioni appiedati, riuscire a richiamarne l’attenzione anche a una certa distanza per evitare di dover ripercorrere da zero la strada dell’empatia.

Red Dead Redemption II

Il menù con i comandi mostra a rotazione i pulsati del pad e i relativi significati. Occorre del tempo per entrare in sintonia con le dinamiche dei movimenti, rapidità e lentezza, i dialoghi che approfondiscono racconto e psicologia dei personaggi, a discapito di chi vorrebbe tutto e subito Red Dead Redemption II è un game superbo e non per questo andrebbe penalizzato.

Brutale, sanguinoso, script di decadimento fisico e morale in sintonia con la fine di un’era, l’aggettivo ‘selvaggio’ qui non mancherà di sorprendere, chi non ha giocato al primo alla fine di questo prequel avrà più d’una ragione per farlo.

Red Dead Redemption II

Bastano 100 ore?

Sorprende all’inizio e non smette di sorprendere nelle missioni principali che si susseguono, mentre si è in marcia verso il successivo obbiettivo si può sempre decidere se intervenire o meno a una serie di eventi minori tra coloro che chiedono aiuto, confronti armati, rapimenti, riti magici, devastazioni. Quest secondarie di cui si finisce per perdere il conto ma certo è che se si decidesse di avere voce in capitolo in ciascuna di esse la longevità potrebbe arrivare anche a superare le 100 ore.

Red Dead Redemption II

Come sempre il tipo di comportamento che si avrà nei confronti del prossimo, le possibilità di uscire indenni o quasi da alterchi di vario livello sono appannaggio delle scelte personali, andando a condizionare ciò che gravita attorno al personaggio tra azione e reazione corrispondente.

Il rapporto più o meno violento col prossimo va a incidere sul livello di onore, sconfinando nella brutalità assoluta: se si desidera essere fuorilegge e macchiarsi dei peggiori crimini non ci sono limiti, ma poi non aspettatevi il saluto dai viandanti. Anche abbigliamento e cura personale vanno a incidere sulle possibilità o meno di approccio positivo.

Red Dead Redemption II

Stay alive

In sostanza libero arbitro a scelte e modus operandi in stile più o meno criminale ma è di vitale importanza curare anche la salute dell’avatar. Deve potersi curare, va rifocillato, deve bere, riposare, può ubriacarsi, rischiare l’avvelenamento, ritrovarsi con un fisico troppo esile o sofferente per bulimia se privato di attività fisiche.

Per evitare brutte sorprese è sufficiente tenere sotto controllo gli indicatori relativi a stamina, energia ma soprattutto il cosiddetto ‘Dead Eye‘, funzione bullet-time che rallenta l’azione consentendo di segnare tutti gli obbiettivi che si vuole colpire per poi scatenare la furia della propria arma. (C’è anche chi ha scoperto come mantenere tale funzione sempre operativa, per il cheat occorre inserire la frase “Be greedy only for foresight.” ma attenzione che in tal modo non si potranno più recuperare trofei).

Red Dead Redemption II

La componente di caccia agli animali selvatici è importante per risolvere problemi di scarsità di cibo, come nelle prime battute del racconto, ma anche per recuperare elementi che vanno a comporre ciò di cui deve disporre il personaggio e il resto della banda come per esempio pellame, zanne e ossa.

All’interno dell’ambiente è prevista interazione con poco meno di 200 specie animali con un livello di comportamento tipico della reale catena alimentare tra prede e predatori tra terra, aria e acqua. Il livello di realismo nel game qui ha raggiunto vette inaspettate, basti per esempio pensare agli spettacoli a teatro a cui si può assistere come veri e propri spettatori, dove ancora una volta ribadiamo la necessità di concedersi i giusti tempi per gustarsi un vero e proprio film western.

Red Dead Redemption II

Il rischio di incappare in svariati bug è ancora elevato e si potrebbe addirittura essere costretti a ricominciare la missione per problemi di interazione ma non c’è da stupirsi data la vastità del territorio e la complessità degli intrecci tra elementi mobili, persone e animali. Ricordiamo anche la componente multiplayer che tramite Xbox Live viaggia da 2 sino a 32 giocatori in contemporanea.

VIDEO

Rimanendo in tema tempistica lo stesso loading del game non è da meno, con 2 BD-50 doppio strato su cui è presente il codice da caricare nella console, mettete in conto anche mezza giornata se non disponete di una linea Internet veloce, tra downloading e/o upgrading per uno spazio occupato su hard disk pari a circa 115 Gb.

L’aspect ratio è 1.78:1 nel corso del game ma con le cut scene si va a stringere ulteriormente in una sorta di Cinemascope con passaggi letterbox molto marcati. Non sorprende che per ottenere graficamente il massimo la versione Xbox One X sia la migliore in assoluto, a confronto quella su PS4 Pro soffre per un livello di dettaglio sia in primo che secondo piano spesso marcato e che fa da subito la differenza specie se la visione avviene attraverso schermi oltre i 55” pollici o con videoproiettore.

Red Dead Redemption II

Su Xbox One X si può godere a pieno della risoluzione UHD con ampio spettro colori e marcature dei punti luce grazie all’HDR con inferiore compressione. Un divario di cui si risente nel corso dei lunghi spostamenti a cavallo rendendo maggiormente realistico l’intero contesto grafico.

Più i particolari su cui ci si concentra sono distanti e maggiore la difficoltà di coglierli a pieno non disponendo della Xbox One X: la trama dei tessuti, i particolari dei volti, i paesaggi notturni, all’imbrunire, immersi nella nebbia o nella tormenta, tutto appare con maggiore concretezza, senza perdere la continuità visiva anche quando si passa dalla visuale da terza persona alla soggettiva.

Red Dead Redemption II

Attenzione alla risoluzione delle immagini: solo Xbox One X offre concretamente la visione 3840 x 2160 pixel con frame rate può anche scivolare ma di poco sotto i 30 fps, senza perdita di fluidità. Con la PS4 Pro non si va oltre 1920 x 2160 ma con le due precedenti console la situazione si ribalta.

Solo la PS4 viaggia efficacemente a 1080p mentre Xbox One S a 864p e il frame rate può scendere anche sotto i 20 fps. Il risultato d’eccellenza è quindi sulla Xbox One X per vivere l’avventura della banda di Dutch al meglio delle possibilità tecnologiche concesse dalle game console, discorso a parte ovviamente per il mondo PC e le schede grafiche di ultima generazione.

Red Dead Redemption II

AUDIO

Per un game di questa portata ci aspettavamo un comparto audio di primissimo livello ma comunque l’ascolto quanto meno DTS 5.1 lossy non sfigura affatto. Dialoghi, elementi discreti, sottofondo sonoro all’interno delle diverse ambientazioni, tutto è resto magnificamente e certo ci sarebbe piaciuto provare la sensazione di sentire la pioggia cadere sopra le nostre teste con una codifica Dolby ATMOS o DTS:X ma non è questo il caso.

Anche l’accompagnamento musicale accentua l’epica del momento, caratterizza i passaggi più forsennati e adrenalinici con composizioni tipiche del genere western. I dialoghi sono purtroppo solo in lingua originale, con buona sottotitolazione, strepitosa caratterizzazione dei personaggi lasciando la sensazione di non aver lasciato nulla al caso.

Red Dead Redemption II

La presenza dei due canali rear è concreta e di sostanza con echi, effetti e suoni che avvolgono il gamer: davvero impensabile perdere la qualità del missaggio e gli elementi discreti indossando una cuffia, che per quanto di qualità non potrà mai restituire la grandiosità di un ambiente vivace quanto reale, solo così è possibile cogliere la miriade di sfumature sonore, udire suoni con la giusta enfasi anche se a distanza.

VERDETTO

In definitiva Red Dead Redemption II raggiunge la vetta nel contesto del gaming free roaming open world, qualificato tra i migliori se non addirittura l’avventura videoludica assoluta del 2018, a patto di viverla su Xbox One X, nel contesto di un impianto Home Theater capace di esprimerne tutte le intrinseche qualità audio/video.

Red Dead Redemption II – Home Theater Test Xbox One X
9 Recensione
Pro
Capolavoro western open world
UHD su XBox One X/30 fps
DTS 5.1 non manca di sorprendere
Incredibile livello di longevità
Contro
Qualche bug di troppo da risolvere
Curva apprendimento non immediata
E il Dolby ATMOS?
Riepilogo
Sviluppato da: Rockstar Games
Distribuito da: Microsoft
Durata: Non meno di 70/90 ore
Anno di produzione: 2018
Genere: Adventure open world
Supporto: BD 50 x 2
Aspect Ratio: 1.78:1 / 2.40:1
Video: 3840 x 2160/30 fps HDR
Audio: inglese
Sottotitoli: italiano
Qualità artistica
Video
Audio italiano
Audio originale
Extra
Il giudizio di AF

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