In seguito al disastroso restyling dell’app dello scorso anno e a un 2024 difficile, il CEO di Sonos, Patrick Spence, si è dimesso
Tutto ci saremmo aspettati a inizio anno tranne le dimissioni (e l’uscita dal consiglio di amministrazione) del CEO di Sonos, Patrick Spence, in seguito al disastroso redesign dell’app Sonos il maggio scorso, che aveva fatto infuriare tantissimi utenti del brand americano e scatenato una vera bufera all’interno dell’azienda.
L’app, cuore pulsante di qualsiasi sistema Sonos e fattore non secondario nel successo del brand, era stata rifatta da zero in occasione del lancio delle cuffie wireless Sonos Ace e, oltre a numerosi bug, mancava di diverse funzioni della versione precedente, tanto da scontentare praticamente tutti gli utenti Sonos.
Solo Spence, almeno in un primo tempo, aveva difeso il restyling dell’applicazione, ma presto gli stessi vertici aziendali erano stati costretti quasi a una marcia indietro, promettendo a ottobre un piano in sette passi per rimettere alcune di queste feature e risolvere i principali problemi dell’app.
Una strategia che ha costretto Sonos a rimandare a quest’anno alcuni prodotti attesi nel 2024 e, a dirla tutta, né le cuffie Ace, né lo speaker Roam 2 sembrano aver ottenuto grandi consensi. Se non altro Sonos ha chiuso il 2024 con l’apprezzata soundbar Arc Ultra, ma ciò non è evidentemente bastato per cancellare la “figuraccia” dell’app, che comunque rimane al suo posto e sarà ulteriormente perfezionata con futuri aggiornamenti.
Ora l’azienda, dopo otto anni di guida sotto Spence, sta cercando un nuovo CEO e, nell’attesa, il ruolo di ad interim è nelle mani di Tom Conrad (membro del board dell’azienda). Come e se questo cambio di rotta ai vertici segnerà i prossimi passi di Sonos non è dato sapere, ma è certo che il 2025 sarà un anno importantissima per il futuro della società.
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