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QMS, Apple TV 4K, TV LG e ricevitori AV non compatibili: che confusione!

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Il QMS è una feature dello standard HDMI 2.1a poco conosciuta e meno importante di altre funzioni video, ma sfruttarla sta diventano un vero rompicapo. Ecco perché

Ne abbiamo parlato brevemente già in passato approfondendo le varie funzioni legate allo standard HDMI 2.1, ma il QMS (Quick Media Switching) ha sempre ricevuto pochissima attenzione sia dai produttori, sia dagli utenti, anche perché in effetti si tratta di una feature meno importante e significativa dei vari VRR, QFT e ALLM. Torniamo a parlane oggi per almeno due motivi (uno positivo e uno negativo), ma prima di tutto spieghiamo di cosa si tratta.

Il QMS (Quick Media Switching) è stato progettato per eliminare la schermata nera di pochi secondi sul TV che compare quando un dispositivo sorgente esterno come un player multimediale cambia la frequenza dei fotogrammi: il suo scopo è quindi rendere questo “switching” istantaneo. Si tratta di una funzione opzionale dello standard HDMI 2.1a, il che significa che i dispositivi HDMI 2.1a possono supportarla o meno, a discrezione del produttore. Il QMS è stato annunciato originariamente come parte delle feature HDMI 2.1 alcuni anni fa, ma di fatto non è mai stato implementato davvero fino a oggi né a bordo dei TV, né all’interno dei player multimediali.

qms
Ecco come appare il cambio di frame-rate con e senza QMS

Scendendo ancora più in profondità, la frequenza dei fotogrammi della maggior parte dei film e delle serie TV è di 24 fotogrammi al secondo, mentre per i contenuti televisivi può essere di 25, 30, 50 o 60 fps. Se il vostro player multimediale è dotato di una funzione di rate matching come nel caso dell’Apple TV 4K, la modalità di uscita HDMI si alternerà in base a ciò che state guardando in un determinato momento per garantire una riproduzione video priva di difetti. Il televisore deve quindi cambiare la sua frequenza di aggiornamento per evitare effetti spiacevoli come il motion judder e, come già accennato, questa variazione della frequenza di aggiornamento introduce sul TV pochi secondi di schermo nero.


Il QMS interviene proprio per evitare questa brevissima interruzione, ma sebbene sia basato sul VRR (oggi infatti si chiama ufficialmente QMS-VRR) è in realtà una funzione separata dal VRR ed è per questo che i TV esistenti con VRR (che pure sarebbero molti) non supportano automaticamente il QMS. Teoricamente è possibile aggiungere il QMS tramite un aggiornamento del firmware, a patto che vengano soddisfatti specifici requisiti hardware, ma la scelta spetta esclusivamente al produttore.

In termini tecnici, il QMS, che funziona con qualsiasi tipo di cavo HDMI, consente a un dispositivo sorgente di segnalare in anticipo al televisore quale sarà la frequenza dei fotogrammi futuri tramite i Video Timing Extended Metadata (VTEM) dell’HDMI. Sia il dispositivo sorgente, sia il TV devono inoltre supportare il QMS per farlo funzionare. L’Apple TV 4K (versione 2022) è il primo player multimediale a supportare il QMS, mentre LG è il primo produttore di TV (e finora anche l’unico) ad averne annunciato il supporto, più precisamente per i suoi TV OLED della gamma 2023 (B3, C3, G3, Z3, M3) e per le serie LCD-MiniLED QNED85 e QNED80.

L’Apple TV 4K del 2022 è l’unico media player sul mercato a supportare il QMS

Se quindi oggi volete sfruttare il QMS, dovete avere per forza l’ultima versione della Apple TV 4K e uno di questi TV. Uno scenario insomma poco edificante ed estremamente limitato, considerando poi che, come riportato nei giorni scorsi dalla testata tedesca Heise.de, le modifiche apportate al QMS da quando è stato originariamente annunciato come parte dell’HDMI 2.1 alla revisione per l’HDMI 2.1a rendono le due versioni del QMS incompatibili.

Ciò, tra le altre cose, significa non poter sfruttare per il passthrough del segnale video tra l’Apple TV 4K e un TV LG compatibile un ricevitore AV con HDMI 2.1 di Denon, Marantz o Yamaha, il cui chip HDMI realizzato da Nuvoton non è compatibile con il QMS aggiornato e non potrà diventarlo nemmeno con un aggiornamento software. Non che l’assenza del QMS vada a pesare chissà quanto sull’esperienza di visione (è più che altro una piccola questione di comodità), ma si tratta dell’ennesima “beffa” che circonda l’HDMI 2.1 tra ritardi, incompatibilità, revisioni con poco senso e una generale confusione che non può che colpire soprattutto l’utente finale.

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