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Proiettore 4K vobulato o 4K nativo? Questo è il problema…

IFA 2016 jvc proiettore laser

Sebbene la vobulazione abbia fatto passo notevoli negli ultimi anni, il fascino di un proiettore 4K nativo è indiscutibile e per fortuna i loro prezzi si stanno abbassando

Anche se non finiscono quasi mai nelle sezioni più importanti di siti e riviste, i videoproiettori non sono mai stati così popolari come ora in ambito Home Cinema. Anche produttori “insospettabili” come Samsung, Hisense e LG hanno oggi a listino almeno un proiettore (e non solo di fascia bassa o media), per non parlare dei tantissimi modelli UST a tiro ultra corto che, rispetto a quelli con ottiche più tradizionali (e di più difficile installazione), sembrano davvero l’alternativa migliore ai TV di grandi dimensioni.

E avrete sicuramente fatto caso anche all’enorme quantità di “proiettori 4K” anche a prezzi super convenienti, tanto che oggi un proiettore Home Cinema con risoluzione Full HD (o anche meno) considerato quasi “paccottiglia”, almeno che non si tratti di un modello portatile. E forse avrete notato che i prezzi dei VPR 4K variano enormemente, partendo anche da meno di 1000 euro come nel caso di alcuni modelli di Optoma e BenQ fino ad arrivare a decine di migliaia di euro per alcuni VPR di Sony e JVC.

Anche per i TV UltraHD c’è una differenza di prezzi molto simile, ma se non altro si parla sempre di TV con un “vero” 4K, mentre per i proiettori il discorso non è così semplice. Certo, anche un proiettore come l’Optoma UHD35 viene venduto come un modello dotato di risoluzione 4K UHD, proprio come il JVC DLA-NX9 che costa quasi 20 volte tanto. C’è però una differenza enorme tra i due, oltre ovviamente alle tecnologie utilizzate, alle ottiche e ai processori integrati.


Quello di Optoma è infatti un proiettore 4K non nativo, mentre quello di JVC è un modello 4K nativo. La differenza, come è facile capire, non è di poco conto e i prezzi lo dimostrano chiaramente. L’Optoma è un proiettore che ha una risoluzione nativa Full HD e che, grazie a un sistema di vobulazione, riesce a ricreare un’immagine in uscita con risoluzione 4K, sebbene (per semplificare in modo estremo) si tratti di un processo di “upscaling” che per forza di cose non restituisce una qualità identica a quella di un 4K nativo.

Questo processo cambia nome a seconda dei produttori, con JVC che lo chiama E-Shift, Epson 4K Enhancement e BenQ e Optoma che utilizzano spesso il termine XPR (eXpanded Pixel Resolution). La vobulazione cambia anche a seconda della tecnologia di proiezione. I modelli DLP sfruttano l’elevata velocità di commutazione dei microspecchi per ricreare un maggior numero di pixel (nel caso di un VPR Full HD quattro pixel per ciascun microspecchio), mentre quelli LCD e D-ILA utilizzano le già citate tecnologie 4K Enhancement o E-shift che traslano le immagini di mezzo pixel in diagonale per ottenere la risoluzione 4K.

Questi modelli 4K vobulati, molto gettonati anche dagli appassionati di videogiochi, sono andati incontro a un notevole successo sia perché il termine “4K” fa sempre gola, sia per il loro prezzo molto accattivante e perché, in effetti, la vobulazione riesce a portare qualcosa in più nel dettaglio percepito rispetto a un proiettore Full HD non vobulato.

Abbiamo citato fin qui solo l’Optoma, ma gli esempi potrebbero continuare a lungo (l’ottimo BenQ W1800 costa poco più di 1000 euro). Se invece parliamo di proiettore 4K nativi, il prezzo si fa decisamente più elevato, con il Sony VPL-XW5000ES da 6000 euro che rappresenta di fatto il modello “entry-level” per chi vuole i 2160p nativi (e poco sopra c’è il JVC DLA-NP5).

Poiché un proiettore come questo è in grado di riprodurre singolarmente ciascuno degli oltre 8 milioni di pixel che compongono un’immagine 4K, restituisce un’immagine straordinariamente nitida con la quale i modelli vobulati non possono competere. È poi vero che in un proiettore la risoluzione è solo una parte dell’equazione assieme ad aspetti come contrasto, luminosità, sistema di illuminamento, tecnologia di proiezione e copertura degli spazi colore.

proiettore jvc

Non a caso, un modello 4K nativo è più costoso anche perché questi elementi che formano l’ossatura di qualsiasi proiettore regalano mediamente più soddisfazioni rispetto a quelle dei modelli 4K vobulati, che a loro volta sono meno costosi non solo per il discorso della vobulazione. Nella scelta tra un VPR 4K vobulato e uno nativo non si deve quindi tenere conto solo della risoluzione, la cui percezione a sua volta dipende da fattori fondamentali come distanza di visione e grandezza dell’area proiettata, ma anche del fatto che un modello 4K nativo si comporta generalmente meglio anche in altri aspetti tecnici.

Certo, se il vostro budget non può superare i 1000 euro, la scelta non si pone nemmeno, ma se magari avete in mente di spenderne quasi 4000 per un Optoma UHZ65LV (uno dei migliori 4K vobulati in commercio), allora non sarebbe male considerare uno sforzo in più e puntare direttamente sul Sony VPL-XW5000ES, o ancora meglio sul VPL-VW290ES nel caso riusciate ancora a trovarlo (è infatti un modello fuori produzione).

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