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Pro-Ject Pre Box S2 Digital: un ottimo DAC a 350 euro

Pre Box S2 Digital

Non è il Chord Mojo e non ha lo stesso rapporto qualità-prezzo dell’Audioquest DragonFly Red, ma il Pro-Ject Pre Box S2 Digital è comunque un gran DAC.

Quando pensiamo a Pro-Ject, ci vengono subito in mente gli eccellenti giradischi economici di questa azienda austriaca. Ma accanto a questi e a un buon numero di giradischi di fascia premium, nel listino di Pro-Ject c’è da tempo una line-up di componenti elettronici ultra-compatti. Abbiamo riscontrato nel corso degli anni che questi dispositivi non ci hanno conquistati come hanno fatto invece i giradischi, ma ciò non ha impedito che la gamma aumentasse fino al punto da includere oggi lettori CD, streamer, stadi phono, amplificatori e DAC come questo Pre Box S2 Digital, disponibile in Italia a 349 euro di listino sotto distribuzione Audiogamma.

Caratteristiche

Per questo suo DAC/amplificatore cuffie molto compatto Pro-Ject ha curato molto l’aspetto della compatibilità hi-res, visto che il Pre Box S2 Digital riproduce file PCM fino a 32-bit/768kHz e file DSD512. È inclusa anche la decodifica MQA, che è ancora una rarità indipendentemente dal prezzo (ma lo è ancora di più in un DAC da 350 euro).

All’interno dell’S2 spicca il pregiato chip ESS Saber ES9038 dual DAC abbinato a un nuovo filtro digitale Optimum transient e a un circuito di clock proprietario per la quasi totale eliminazione del jitter, che arriva al notevole valore di 100 femtosecondi (1 femtosecondo è un miliardesimo di secondo). I condensatori adottati sono ai polimeri organici e come resistenze sono state scelte le costose miniMELF a pellicola sottile. Sette i filtri digitali a bordo, che permettono di modellare il suono secondo le esigenze di qualsiasi ascoltatore, mentre la gamma dinamica (fino a 129dB) e una distorsione armonica totale e un rumore di 120dB (THD + N) la dicono lunga sulle prestazioni di questo DAC.


Come amplificatore per cuffia e buffer di uscita il Pre Box S2 Digital utilizza un chip Saber ESS9602 che gli permette di esibire una gamma dinamica fino a 122dB con distorsione THD + N di -117dB per carichi da 600 ohm; non manca però la modalità Best Performance, che ottimizza l’ascolto per le basse impedenze (32 ohm) tipiche delle cuffie attuali. Per l’alimentazione è stato adottato il nuovissimo ESS9311, il primo regolatore a bassa rumorosità progettato appositamente per sistemi audio ad alte prestazioni. Il chip è ottimizzato per l’audio ad alta risoluzione grazie alla sua architettura dual regulator, che elimina di fatto la necessità di condensatori di disaccoppiamento di uscita.

I condensatori ai polimeri organici vengono utilizzati in posizioni critiche come l’alimentazione analogica e, vantando un drift termico molto basso, garantiscono prestazioni estremamente stabili in ogni condizione. Il circuito stampato è un 4 strati placcato oro con schermatura supplementare. Grande attenzione è poi stata data alla sincronizzazione degli oscillatori, di fondamentale importanza in un DAC e, per ridurre le interferenze, è stato utilizzato un particolare circuito a doppio filtraggio per eliminare il rumore proveniente dalla porta USB. Dopo una lunga ricerca, in Pro-Ject si è messa a punto una tecnica mista attiva/passiva in grado di abbattere il rumore fino a -160dB, un risultato davvero notevole.

A livello di connessioni troviamo gli ingressi digitali USB (tipo B), ottico (24 bit/192kHz) e coassiale (compatibile anch’esso con file fino a 24 bit/192kHz), insieme a una singola coppia di uscite analogiche. Sulla parte frontale spicca un piccolo ma funzionale display a colori che mostra il livello del volume, l’ingresso scelto e la frequenza di campionamento del segnale in ingresso, e accanto ad esso, troviamo una manopola per il controllo del volume.

Nonostante occupi pochissimo spazio (10x3x10 cm), questa piccola scatolina hi-res non funziona solo su una scrivania accanto a un computer, ma può essere sfruttata anche come hub digitale in un sistema Hi-Fi o accanto a un TV per una configurazione audio a due canali. È così piccolo che può adattarsi praticamente ovunque e un minuscolo telecomando aiuta a controllare il tutto quando l’unità viene utilizzata in questo modo.

Qualità audio

Usando il nostro MacBook Pro del 2017 con all’interno un’ampia gamma di file hi-res e lossless con qualità da CD, le cose cominciano subito bene. Il Pro-Ject ha una resa nitida, abbastanza dettagliata che ha innegabilmente qualcosa in più in termini di precisione e grip rispetto all’uscita cuffie del MacBook Pro. È un suono veloce e agile, che potrebbe essere un po’ carente in termini di calore e ricchezza, ma che cerca di compensare ciò con una piacevole brillantezza e con una presentazione uniformemente equilibrata.

Riproduciamo un’ampia gamma di musica, da Yellow Light dei Of Monsters and Men e dalla Sonata per pianoforte n. 14 di Beethoven fino a Nevermind dei Nirvana e il Pro-Ject tratta ogni registrazione con la stessa cura. Non abbiamo lamentele reali sulla timbrica visto che l’S2 è abbastanza convincente su questo versante ed è aiutato da un buon livello di raffinatezza che impedisce al DAC di esasperare l’asprezza con registrazioni particolarmente aggressive.

C’è poi abbastanza in termini di spinta dinamica e ritmica per permettere al celebre album dei Nirvana di suonare ruvido, potente e slabbrato come da tradizione, ma anche la compostezza e l’organizzazione del DAC assicurano un ascolto piacevole e solido. La Sonata di Beethoven mostra poi cheil Pro-Ject è capace di sottigliezza e di restituire uno strumento armonicamente ricco come un pianoforte con convinzione e stabilità. Le dinamiche sono rese con cura, anche se, confrontando questo DAC con rivali consolidati come il più economico Audioquest Dragonfly Red o il più costoso Chord Mojo, è chiaro come il Pre Box S2 Digital rimanga un po’ indietro quando si tratta di espressione dinamica, risoluzione dei dettagli e precisione ritmica.

Discorso che vale indipendentemente dal fatto che il Pro-Ject sia usato con un laptop e delle cuffie o come hub digitale in una configurazione basata sue due diffusori. Nei test abbiamo usato diverse cuffie, dalle [amazon_textlink asin=’B015ACX03G’ text=’Beyerdynamic T1 ‘ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’002687fd-9907-48f6-b090-48834779c3ef’]e dalle [amazon_textlink asin=’B00L1O9E2Y’ text=’Grado RS1 ‘ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’4abffb49-4cab-47fc-a36e-e5289442d19f’]fino alle AKG K550 e il Pro-Ject è stato in grado di raggiungere un buon livello di espressività con ognuna di esse. Anche se non ha la trasparenza assoluta e la risoluzione per sfruttare al meglio le Beyerdynamic o le Grado, non sembra affatto essere intimorito da una simile compagnia sonora.

Verdetto

Il Pre Box S2 Digital ha ottime specifiche tecniche, è ben fatto e suona anche bene. Aggiungete all’equazione le sue dimensioni compatte e la sua versatilità e avrete un DAC/ampli cuffie di ottimo livello sebbene con 50 euro in più si possa trovare facilmente online il Chord Mojo, che sarà pure meno completo e versatile ma che, in termini squisitamente sonori, è superiore un po’ in tutto a questo Pro-Ject.

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

  • Verdetto
4

Sommario

Non è il Chord Mojo e non ha lo stesso rapporto qualità-prezzo dell’Audioquest DragonFly Red, ma il Pro-Ject Pre Box S2 Digital è comunque un gran DAC.

Pro
Molto completo a livello di feature
Compatto e ben assemblato
Sound bilanciato e pulito

Contro
Inferiore ad alcuni DAC dal costo simile

Scheda tecnica
Ingresso: 1x coax (S/PDIF), 1x ottico, USB B
Sampling rates: 32/44,1/48/88,2/96/176,2/192/352,8/384/768 kHz
Supporto DSD: DSD64, DSD128, DSD256 and DSD512
Supporto MQA
Risposta in frequenza: 20Hz – 20kHz
Uscite analogiche: 6.3mm cuffia, 1x RCA
Uscita cuffia: 68mW (32Ohms)
Distorsione THD: 0,0003%
Range dinamico: 124dBA
Dimensioni (PxAxL): 103x36x103 mm
Peso: 600g senza alimentatore
Colori: nero/silver
Prezzo: 349 euro
Sito del produttore: www.project-audio.com/en/
Distributore italiano: www.audiogamma.it

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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