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Pre e finale Burmester 088/911 Mk 3 – La recensione

Burmester

Per chi può permettersela, l’accoppiata pre-finale Burmester 088/911 Mk 3 combina la finezza con la forza meglio della maggior parte dei rivali

Il produttore tedesco Burmester merita di essere considerato un vero re in ambito hi-fi/hi-end. Costruisce infatti amplificazione premium dalla fine degli anni ’70 ed è cresciuto fino a diventare uno dei nomi più in voga quando si parla di fascia alta del mercato in ogni sua parte tra amplificatori, giradischi, diffusori e persino streamer.

Con un costo complessivo di quasi 40.000 euro il preamplificatore 088 e il finale 911 Mk 3 potrebbero apparire molto costosi, ma in realtà si collocano solo a metà della gamma del marchio. Se infatti scegliete il miglior abbinamento pre/finale stereo di Burmester (rispettivamente i modelli 077 e 159), la cifra complessiva si avvicina pericolosamente ai 200.000 euro.

Caratteristiche

Il Burmester 088 (circa 18000 euro) prende in prestito molti elementi dal pre top di gamma 077. Anche questo infatti è un design dual-mono, un aspetto che aiuta non poco l’imaging stereo e mantiene la coerenza tra i canali. Il percorso del segnale è accoppiato in corrente continua come da tradizione per Burmester e quindi non ci sono condensatori nel percorso del segnale musicale. Ciò dovrebbe migliorare la definizione dei bassi e la coerenza delle fasi.


Date un’occhiata all’interno e scoprirete che i circuiti sono ben strutturati ed è ovvio che il brand tedesco presti molta attenzione alla qualità dei componenti utilizzati e alla riduzione al minimo delle interazioni indesiderate tra essi. C’è anche un sistema di sospensione in fibra di carbonio per ridurre la quantità di vibrazioni esterne. Lo scopo di questo isolamento, come è facile intuire, è ottimizzare la brillantezza e ridurre la distorsione.

La connettività del preamplificatore è più che valida. Ci sono sei ingressi XLR bilanciati e, volendo, si può optare per un modulo opzionale con un DAC o uno stadio phono MM o MC a seconda del vostro giradischi. L’aggiunta di uno di questi moduli (nel nostro caso quello con stadio phono MC) è parte del prezzo che abbiamo citato, ma se ne volete un altro mettete in conto altri 3000 euro. Se poi una delle vostre sorgenti audio ha solo uscite single-ended, non preoccupatevi, visto che Burmester fornisce adattatori da RCA a XLR per far funzionare il tutto.

Le uscite sono limitate a una singola coppia stereo di XLR bilanciati o a un jack per cuffie da 6,3 mm montato sul pannello posteriore. Adoriamo gli interruttori a levetta sul pannello frontale dello 088, che controllano funzioni come il livello di guadagno e la quantità di luminosità applicata al display. Sempre frontalmente troviamo anche due manopole per il volume e la selezione dell’ingresso e anche in questo caso, muovendole, si capisce subito la solidità di questo preamp, che sembra davvero fatto per durare in eterno.Il telecomando in dotazione ha un design abbastanza generico e riconoscibilmente correlato a quello usato da Naim nella sua precedente generazione di prodotti. In questo caso però troviamo un corpo metallico che dona una certa eleganza.

Il Burmester 911 Mk 3 (circa 20000 euro) è una invece “bestia” più semplice del pre, come lo sono normalmente gli amplificatori di potenza. È una grande unità larga quasi 50 cm e dal peso di 32 kg. Fate però attenzione se decidete di sollevarlo da soli, visto che la combinazione di peso e forma rende scomodo il movimento. Sul retro ci sono solo una singola coppia di ingressi XLR bilanciati e due set di terminali per i diffusori. Non dovrebbe sorprendere scoprire che si tratta di una sorta di centrale elettrica. È valutato a 180 W per canale su 8 ohm e quasi li raddoppia con metà dell’impedenza (in mono si arriva poi a 770W su 4 Ohm). Ciò significa che il 911 Mk 3 può pilotare qualsiasi diffusore a volumi elevati senza problemi. L’abbondanza di dissipazione di calore significa inoltre che durante i test l’amplificatore non si è mai scaldato eccessivamente anche quando lo abbiamo spinto piuttosto in alto con il volume.

Costruzione

La qualità costruttiva di questi due prodotti rispecchia da vicino il loro prezzo. Entrambe le unità sono infatti assolutamente solide e la qualità della finitura non è seconda a nessuno nella nostra esperienza. Quella cromatura sul frontale dello 088 è “immacolata” e potrebbe facilmente fungere da specchio. Qualche anno fa abbiamo visitato il dipartimento di assistenza di Burmester in Germania e molti dei prodotti anche di dieci e vent’anni fa sembravano praticamente nuovi. L’azienda tra l’altro fa ancora assistenza sui suoi primi prodotti, un plus che non molti concorrenti possono vantare. Quando l’hi-fi costa così tanto, è una cosa rassicurante da sapere.

Ogni amplificatore di questo livello richiede sorgenti e diffusori di alta qualità. Usiamo allora il nostro streamer di riferimento Naim ND 555/555 PS DR, il giradischi Technics SL-1000R con testina MC Kiseki Purple Heart e i nostri fidi diffusori ATC SCM 50. Siamo stati abbastanza fortunati da aver testato questi amplificatori per un paio di mesi e in questo periodo sono stati collegati praticamente a tutte le sorgenti o coppie di diffusori che sono passate nella nostra sala test. Inutile dire che questa coppia pre-finale non ha incontrato la minima difficoltà con nessuno dei suoi “compagni” di abbinamento.

Qualità audio

Questi due componenti sono abbastanza trasparenti da mostrare le differenze tra il lettore CD6006UK di Marantz e i suoi concorrenti più economici, rivelando le sottili differenze di dinamica e spinta ritmica mentre passiamo da uno all’altro. Eppure, nonostante tutta questa chiarezza, i Burmester non esagerano mai nel sottolineare eventuali carenze. Mantengono tutto in proporzione, dando un giusto equilibrio tra mostrare ciò che è buono e rivelare ciò che non lo è.

Naturalmente se diamo in pasto agli 088/911Mk 3 un segnale dalle nostre sorgenti audio di riferimento, la qualità del suono migliora di conseguenza. In questo caso infatti emergono dettagli quasi mozzafiato quando ascoltiamo Tabula Rasa di Arvo Part. L’acustica della sala da concerto viene catturata in modo convincente e, con gli occhi chiusi, è facile essere trasportati in quel luogo. Possiamo misurare facilmente le dimensioni della sala e la distanza dall’orchestra. Questo tipo di esperienza si verifica solo con un sistema altamente talentuoso e capace come questo.

Siamo impressionati dall’immagine stereo dell’amplificatore su questa registrazione. La capacità dei Burmester di generare un’enorme ampiezza è accoppiata a un’autorità che ispira estrema fiducia. Ogni strumento infatti è saldamente piantato nella sua posizione nel palcoscenico sonoro e rimane bloccato sul posto, non importa quanto esigente sia il pezzo. Nella nostra esperienza pochi concorrenti possono offrire un suono così aperto ed espansivo con tale facilità e raffinatezza.

Anche il modo in cui questo amplificatore gestisce la dinamica è profondamente impressionante. Con tali enormi riserve di potenza, non sorprende che questo abbinamento fornisca crescendo su larga scala con così tanta sicurezza. Non c’è alcun elemento di tensione o di indurimento del suono, anche a livelli elevati. Ma è durante i cambiamenti dinamici di basso livello che i Burmester riescono a superare avversari altrettanto muscolosi. Prendete una sottile variazione nel modo in cui un tasto del pianoforte viene premuto e questa coppia pre/finale rivelerà tali differenze anziché ignorarle.

Questa leggerezza del tocco è altrettanto evidente quando ascoltiamo Broken Politics di Neneh Cherry. Questa è una registrazione ricca di paesaggi sonori pieni di strumentazione e di ritmi complessi. La voce della Cherry è intima, ma piena di passione. C’è bisogno di chiarezza e organizzazione se la registrazione deve funzionare bene ed è proprio ciò che mettono sul piatto questi Burmester. Sembrano delicati quando richiesto, rivelando le sottigliezze che comunicano facilmente le emozioni nella voce della Cherry.

Questa coppia si comporta divinamente anche a livello di timing, trasmettendo in modo convincente lo slancio di brani come Kong. Questa è un’area in cui molti rivali sono particolarmente deboli, tendendo a concentrarsi sui dettagli o sul grip dei bassi più che sulla capacità di far battere i piedi al ritmo di una canzone. Con l’accoppiata 088/911 Mk 3 avete invece tutte queste cose insieme.

Tonalmente questi prodotti sono raffinati. C’è solo un pizzico di ricchezza nella gamma media ed è ciò che impedisce a questi amplificatori di sembrare eccessivamente analitici nonostante l’enorme quantità di dettagli che fanno emergere. Questa particolarità aiuta anche a dare corpo alle voci e dare loro un tocco di calore naturale che risulta molto attraente. Mai in modo esagerato però e questi Burmester riescono ancora a rendere i timbri dei vari strumenti in modo convincente. Ascoltiamo l’intensa versione di The Ghost Of Tom Joad di Bruce Springsteen tratta da High Hopes e il risultato è a dir poco esaltante tra bassi che colpiscono duro e un grip ritmico che non lascia scampo. Siamo anche colpiti dal modo in cui, sempre parlando di gamma bassa, il peso si combina all’agilità.

Verdetto

C’è molta concorrenza oggi sul mercato anche in questa fascia di prezzo per pochi fortunati. Tuttavia, la coppia 088/911 Mk 3 combina la finezza con la forza meglio della maggior parte dei rivali e avvolge il tutto con una raffinatezza a cui molti concorrenti non si avvicinano. Aggiungete una costruzione impeccabile e un servizio di assistenza ai vertici della classe e questi amplificatori diventano facili (per modo di dire) da consigliare. Anzi, ci sono piaciuti talmente tanto che stiamo pensando di renderli il nostro nuovo riferimento in ambito amplificazione. Più di così…

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

  • Verdetto
5

Sommario

Per chi può permettersela, l’accoppiata pre-finale Burmester 088/911 Mk 3 combina la finezza con la forza meglio della maggior parte dei rivali.

Pro
Costruzione e finiture al top
Risoluzione dei dettagli
Sound eccezionale su tutti i versanti

Contro
Niente se il prezzo non è un problema

Scheda tecnica

Preamplificatore Burmester 088
6 ingressi XLR bilanciati
2 uscite XLR bilanciate
Dimensioni:10 x 48 x 35 cm
Peso: 9,5 Kg

Finale Burmester 911 Mk3
Ingressi XLR bilanciati
Potenza erogata 180 W per canale (8 ohm)
Dimensioni: 22 x48 x 48 cm
Peso: 32 kg
Sito del produttore: www.burmester.de
Distributore italiano: www.iltempioesoterico.it

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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