La MagniFi Mini AX di Polk Audio è una delle soundbar più compatte sul mercato e promette un grande coinvolgimento audio in soli 38 cm di lunghezza. Una missione impossibile…
Polk Audio promette che la sua nuova soundbar ipercompatta MagniFi Mini AX sarà in grado di fornire una resa coinvolgente con le tracce audio in Dolby Atmos (e non solo) nonostante misuri solo 38 cm in lunghezza. Già, avete capito bene; nemmeno 40 cm per una soundbar sono quasi un record (solo l’LG Eclair dello scorso anno ha fatto di meglio), ma più che le dimensioni, a far discutere è proprio la promessa del produttore americano relativa al Dolby Atmos.
Abbiamo visto in passato delle soundbar sempre molto compatte (come la Sonos Beam Gen 2) promettere la stessa cosa e quasi mai ci sono riuscite (la stessa Beam è davvero valida solo se le abbinate due Sonos One come surround). Dopotutto anche in questo caso siamo di fronte a una soundbar dotata di cinque driver tutti frontali (nemmeno uno è rivolto verso l’alto), in cui il suono 3D virtuale viene ottenuto tramite una particolare elaborazione psicoacustica.
La MagniFi Mini AX, a differenza della soundbar di Sonos, supporta anche il DTS:X, mentre la tecnologia audio proprietaria 3D SDA è in grado, secondo Polk Audio, di up-mixare l’audio stereo in un suono surround a 360 gradi. La soundbar ospita tre driver LCR da 5 cm e una coppia di tweeter da 2 cm.
È incluso un sub wireless esterno di dimensioni fortunatamente più generose grazie al woofer da 18 cm rivolto verso il basso. Il sistema può essere ulteriormente ampliato in una configurazione 5.1 con l’aggiunta degli speaker surround wireless SR2 attualmente disponibili solo negli Stati Uniti per ottenere, come nel caso della Sonos Beam, un suono più coinvolgente.
La connettività cablata include ingressi HDMI eARC/ARC, ottici e mini-jack, mentre le opzioni di streaming comprendono Apple AirPlay 2, Google Chromecast, Bluetooth 5 e Spotify Connect. Sono disponibili modalità audio su misura per film e musica e la tecnologia proprietaria VoiceAdjust di migliora la resa e il dettaglio dei dialoghi. Per facilitare la configurazione, troviamo un telecomando e un piccolo display OLED sulla parte frontale della soundbar.
Il prezzo è di 479 euro, ovvero poco meno della Sonos Beam e quasi quanto la LG Eclair, che però, se non altro, integra dei driver rivolti verso l’alto. In questo caso invece tutto si riduce a una virtualizzazione audio che anche nelle migliori soundbar simili non ci ha quasi mai convinti. Per prodotti come questi ci aspetteremmo ormai un’indicazione del tipo “Virtual Dolby Atmos”, proprio per far capire all’utente che l’effetto Atmos non è dato da speaker fisici ma solo da software e algoritmi.
In caso contrario ci troveremo di fronte a sempre più prodotti che di Atmos non hanno davvero nulla se non il logo e un’eventuale scritta sul display a indicare il tipo di codifica riprodotta. Anzi, fra un po’ l’Atmos finirà direttamente nelle patatine… e non sarà una bella cosa.
© 2022, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.