Vincitore del premio EISA 2018-2019, questo eccellente lettore a marchio PANASONIC è ancora perfettamente in grado di assolvere al compito di unica sorgente audio-video all’interno di un sistema HT, ciò stante la possibilità di leggere qualsiasi formato digitale gli si fornisca in pasto. Ma non solo, è anche in grado di fungere da streamer garantendo la fruizione dei contenuti in HD forniti dalle varie piattaforme presenti in rete.
La principale criticità che mediamente si incontra allorquando si decida un simile acquisto – per lo meno dal punto di vista di un appassionato di alta fedeltà che non disdegni incursioni nel video di altrettanto elevata qualità – è legata alla qualità costruttiva di certe macchine, aspetto che definire economico (se non misero) è sovente un pallido eufemismo.
Sebbene siano piuttosto rari, esistono comunque prodotti come il PANASONIC DP-UB9000, lettore cui non manca assolutamente nulla per ergersi a Re delle sorgenti una volta inserito all’interno di un sistema audio-video di alto profilo.
Il prezzo supera di poco i 1.000 euro – non economicissimo quindi – ma posso assicurarvi che li vale fino all’ultimo centesimo!
Interamente costruito in acciaio ed alluminio di consistente spessore, relativamente alla sobrietà del pannello frontale, alla completezza delle connessioni ed alla qualità costruttiva non mi dilungo eccessivamente, le foto e le note tecniche presenti sul sito del produttore sono alquanto esplicative.
A mio avviso il lettore è molto bello, sobrio e lineare, farà sempre la sua figura in qualsiasi ambiente e sistema HT di alto livello; peccato non esista una versione Silver, ma probabilmente si tratta di gusti personali.
Il telecomando fornito a corredo – così come lo è il cavo di alimentazione – è un esemplare in plastica di dimensioni leggermente superiori alla media con tasti retroilluminati, opzione alquanto utile in situazioni di scarsa luminosità quali quelle che possono verificarsi durante la visione di un film.
Evidente l’elevato livello dell’elettronica, selezionatissima e ben organizzata nelle varie PCB poste all’interno dello chassis, altresì accompagnata da una pratica assenza di cablaggio volante, potenziale fonte di disturbi di varia natura a causa dei campi magnetici dispersi sempre in agguato.
La meccanica è del tipo blindato nonché sospesa, sono quindi scongiurati il più possibile vibrazioni e disturbi che potrebbero affliggere la riproduzione.
PANASONIC DP-UB9000: iniziamo le danze
Velocemente connesso ad un pannello da 43” a marchio SAMSUNG – non disponendo di un sistema 5.1 oppure 7.1 – l’ascolto è avvenuto esclusivamente in modalità 2.0, con il lettore connesso ad un amplificatore LINE MAGNETIC LM-211ia a sua volta collegato ad una coppia di diffusori POLK AUDIO SDA-1C.
Effettuato quel minimo di taratura necessario all’utilizzo – non mancando di notare l’ottima silenziosità nonché rapidità della meccanica – inizio inserendo nel cassetto l’eccellente Live at the Montréal Jazz Festival di Diana Krall (DVD), la cui ripresa video e audio è davvero molto ben fatta.
Ovviamente non resto affatto deluso da quello che vedo e sento: l’immagine è ottimamente definita e soprattutto – per me che sono particolarmente sensibile all’audio del video – godo di una riproduzione sonora veramente eccellente, piena, corposa nonché dotata di ottima spazialità, considerando che sto ascoltando semplicemente (?) in configurazione stereo.
Proseguo con un altro bel concerto sempre in formato DVD – Norah Jones & The Handsome Band Live – dove anche in questo caso ho modo di constatare l’eccellente qualità sia della parte video che di quella audio fornita dal PANASONIC DP-UB9000.
E finalmente passo alla visione di un BD – segnatamente JOKER con l’ottimo Joaquin Phoenix – supporto che mette in chiara evidenza un notevole incremento della qualità video, veramente fantastica, accompagnata da un altrettanto eccellente audio.
Complice una gestione ottimale della decodifica HDR10+ di cui la macchina dispone, ho modo di verificare che la riproduzione delle scene maggiormente cupe trae ampio vantaggio dagli algoritmi dedicati.
Concludo con il Live at the Royal Elbert Hall di Adele, col quale verifico ulteriormente la qualità concretamente elevata delle prestazioni di questo lettore.
PANASONIC DP-UB9000: l’uso esclusivamente audio
Un lettore del genere – come anticipato nell’introduzione ampiamente in grado di gestire in modo ottimale sia la parte video che audio – non poteva non essere sottoposto ad un test che prendesse in considerazione in via esclusiva quest’ultima.
In premessa occorre sottolineare che per quanto riguarda il DAC – di produzione ESS in luogo del precedente AKM – vi è la possibilità di scegliere differenti filtri ai quali si aggiunge l’opzione – e qui probabilmente i puristi storceranno il loro delicatissimo naso – di conferire un suono valvolare attraverso ben sei diversi settaggi.
Ci ho giocato abbastanza per capire che la cosa funziona – soprattutto la connotazione valvolare, sempre ben avvertibile – senza mai scadere nel fenomeno da baraccone.
L’ascolto è avvenuto utilizzando tre dischi che personalmente considero riferimenti assoluti: Joshua Redman “Moodswing” (WB), Joey Baron “We’ll soon find out” (Intuition) e Hiromi Trio Project “Move” (Telarc), opere di cui potete leggere la recensione da noi fatta a suo tempo semplicemente cliccando sui titoli.
Le due iniziali note di contrabbasso suonato da Christian McBride nel brano Sweet Sorrow fungono da cartina di tornasole circa la riproduzione delle basse frequenze da parte di questo lettore: piene, corpose, molto ricche dal punto di vista armonico, mi lasciano piacevolmente impressionato per la qualità esibita; pianoforte e batteria, sono a loro volta riprodotti in modo davvero convincente e con elevata accuratezza timbrica.
Spettacolare il sassofono del leader, pieno e suadente con il caratteristico soffiato in perfetta ma mai fastidiosa evidenza.
Cambio CD ed annoto che la batteria di Joey Baron presenta lodevoli connotati di veridicità, piena e giustamente risonante, offre un sostegno notevole alla possente cavata dell’immenso Ron Carter ed al sassofono di Arthur Blythe mai troppo penetrante o peggio ancora stridulo; semplicemente perfetta la chitarra di Frisell.
Il sound del trio di Hiromi emerge in tutta la sua possanza, compatto, corposo e dinamico come è possibile rintracciare praticamente in qualsiasi incisione Telarc.
L’utilizzo come streamer di rete ha evidenziato un funzionamento perfetto: nessuna incertezza, lentezza e/o blocco alcuno si sono verificati, tutto liscio come l’olio.
PANASONIC DP-UB9000: le (semplici) conclusioni
Pertanto, dopo quanto evidenziato, la domanda è: vale la pena investire la cifra richiesta per entrare in possesso di questo lettore?
In casi come questo – stante una prestazione generale davvero eccellente – direi certamente che vale la pena, in assoluto tra l’altro.
La macchina vanta un assetto sonoro inusitato – soprattutto l’energia del basso, davvero solido, potente ed esteso – circostanza da non sottovalutare assolutamente poiché non sempre è così evidente una simile prestazione, a questa si unisce la parte video che da sempre Panasonic non ha mai mancato di curare adeguatamente, le cui prestazioni sono davvero a livello di pratica perfezione.
Concorrenti ne abbiamo? Certamente, nell’ordine PIONEER con i modelli UDP-LX500 e UDP-LX 800, REAVON con il modello UBR-X200, tutti in grado di leggere anche i DVD-A ed i SACD.
Dei tre però, l’unico reale antagonista è il PIONEER UDP-LX500 – di costo simile al PANASONIC – visto che occorrono la bellezza di 2.300 euro per l’UDP-LX800 e circa 1.800 euro per il REAVON.
Se quindi siete alla ricerca di un “pezzo unico” che senza svenarsi vi consenta di deliziare al contempo occhi e orecchie, ottimamente costruito e prestazionalmente realmente esaltante – circostanza che rende il rapporto q/p eccezionale – adesso sapete dove rivolgervi.
Come al solito, ottimi ascolti!!!
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