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Nuove generazioni

nuove generazioni

Nell’ultimo articolo accennavo alle nuove generazioni ed alla necessità di coinvolgerle nel mondo meraviglioso dell’alta fedeltà.

Parlo di necessità, perché il mercato dell’High Fidelity ha bisogno delle nuove generazioni, altrimenti si estingue e rimarranno solo dei “barattoli che parlano”, come mi viene di chiamare tutti quei dispositivi tanto pubblicizzati, che non certo spingono i giovani ad un ascolto di qualità.

Partiamo da due considerazioni:
1) Tutti i giovani ascoltano musica e l’ascolteranno sempre.
2) Tutti i dispositivi portatili cui sono abituati le nuove generazioni, non danno l’idea di un vero ascolto di musica come dovrebbe essere fruita correttamente.


Perché dico questo?
Perché esperimenti effettuati appunto sulle nuove generazioni, dimostrano che facilmente si rendono conto di quanta differenza ci sia nell’ascolto della propria musica tra il personale “telefono e cuffietta”, ed un vero impianto Alta Fedeltà.

Una delle ultime dimostrazioni in questo senso è stata effettuata dalla Marantz in UK.
Sono stati invitati dei giovani in un locale con tre impianti in fasce diverse (più o meno analoghi a quelli dell’articolo precedente), e lì si è offerto l’ascolto della musica che ascoltavano nei loro telefoni nei suddetti impianti.
Potete immaginare la reazione di stupore di tutti i partecipanti.

 

Altre iniziative come serate in negozi d’arte o bar.
Correranno tutti a comprare un impianto alta fedeltà? Certamente no.
Ma il punto è un altro.
Se non si comincia a coinvolgere le nuove generazioni, questo mercato non ha futuro.

Ricordo che all’inizio dell’Alta Fedeltà in USA, le AR3 della Audio Research (vedi Google) sono state presentate a confronto con la musica dal vivo nella Central Station di New York.
Quello che voglio dire è che occorre trovare sistemi nuovi di presentazione della musica riprodotta correttamente alle nuove generazioni.

Anche forme nuove di negozi hifi, come bar+hifi, libreria+hifi, oggettistica casa+hifi ecc.

I negozi che lamentano la mancanza di clienti si domandino:
– Ho un impianto sempre acceso e pronto per essere collegato al cellulare del cliente che entra anche solo per curiosare?
– Ho una mailing list che uso per invitare i miei clienti a coinvolgere i loro amici a venire in negozio, magari offrendo anche omaggi nella serata?
– Effettuo serate a tema una volta ogni mese?
– Sono presente nelle realtà locali di musica? (negozi di strumenti musicali, locali con musica dal vivo, conservatori, scuole di musica ecc.)
Sono consapevole che non sia facile, né immediato, ma la ritengo l’unica strada percorribile, e l’esperienza di altri paesi che adottano queste iniziative lo dimostrano.

© 2020, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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