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New Riders of the Purple Sage: il West in hi-fi

New Riders of the Purple Sage
New Riders, Gypsy Cowboy

I New Riders of the Purple Sage furono una band rock/country psichedelica originatesi all’inizio degli anni Settanta. Nati da una costola dei grandiosi Grateful Dead di Jerry Garcia, questi produsse e collaborò ai loro primi album. Caratterizzati da tematiche profonde, da un country delicato e magistralmente fuso alle dinamiche psichedeliche, i New Riders sono una band da riscoprire, soprattutto in alta fedeltà

Alla fine degli anni Sessanta, Gerry Garcia ed i suoi Grateful Dead dominavano la scena psichedelica e country californiana. Fu all’incirca nel 1969 quando Garcia, coadiuvato dal cantante John Dawson, decise di creare una band più eminentemente country al fine di aprire i suoi concerti. Nacquero i New Riders.

Riders
Grateful dead logo

Col passare del tempo la formazione dei Riders ebbe sempre maggior successo fino a rendersi del tutto indipendente alla fine del 1970, quando si preparò, con una nuova formazione guidata dall’eclettico Dawson, all’incisione del primo eponimo album (1971). Il successo fu incoraggiante e seguì l’apprezzato Powerglide lo stesso anno.

Death and Destruction: il carisma e gli abissi dei New Riders

Riders
New Riders, Gypsy Cowboy, Columbia 1972

Sostenuti da un country, anche se influenzato dal suono languido e virtuoso dei Dead, impregnato di sonorità rock e blues, i Riders erano fautori di una musica virile e potente, carismatica quanto vibrante. Il country non era presentato nei contenuti tradizionali, ma in una maniera innovativa: un sostrato tradizionale sul quale innestare l’esuberanza e la ricchezza del rock e della psichedelia.


Insieme ai Pure Prairie League, infatti, i Riders furono i principali protagonisti della compiuta fusione fra country moderno e rock/blues di anni Settanta.

Nel 2017, la Sony Music ha dato il via ad una lodevole iniziativa. I principali 5 album dei Riders, dell’epoca d’oro 1971-1974, sono stati ripubblicati in CD in cofanetto cartonato/mini-lp. Le registrazioni sono state interamente rimasterizzate dai master, ed è necessario affermare che sia stato svolto, all’orecchio, davvero un gran lavoro.

L’immagine sonora che si dipana è vasta e ben stratificata, con gli strumenti ariosi e chiari. Ottimo lavoro, poi, sulla resa: bassi precisi ed ordinati, medio-alti cristallini. Menzione speciale per chitarre e voci. Questo, nei fatti, si può apprezzare in maniera straordinaria nella lunga ballata psichedelica, forse il loro capolavoro, Death and Destruction. Qui, i picchi acuti e distorti raggiunti dalla pedal steel guitar e dalla lead guitar sono galvanizzanti ed arrivano all’ascoltatore senza alcuna fatica, con una spontaneità tale che pare di vedere la Telecaster in sala d’ascolto. La timbrica delle voci, poi, è riprodotta con grande fedeltà ed esprime dettagli non scontati per produzioni dell’epoca.

New Riders of the Purple Sage, Original Album Classics (Sony 2017)

New Riders, 5 Original Album Classics, CD (Sony 2017)

La collezione qui proposta, in vendita su Amazon.it al prezzo di €21.50 è la migliore che si possa, oggi, ottenere di questa band.

All’interno troviamo 5 album. Il primo, eponimo della band, si segnala per le atmosfere soffuse e delicate. Il suono è ambrato e i temi del songwriting impregnati sensibilmente dallo stile dei Dead. Il secondo, Powerglide, è il passo in avanti che portò la band a conquistarsi la sua identità particolare, con una presenza più forte del fusion country-rock.

Gypsy Cowboy è, forse, il capolavoro della band, con l’esuberante mix fra country, western e psichedelico. La canzone eponima è un capolavoro nella sua chitarra solista a troneggiare, come un flusso continuo, su tutta la composizione. Panama Red è l’album di maggior successo dei Riders e incorpora ottime hit quali Kick in the Head. Eccellente, infine, il live di Home on the road, una rassegna di loro pezzi e cover tradizionali supportate da un audio pregevolissimo.

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