L’acquisizione di Nanosys da parte di Shoei Chemicals potrebbe accelerare la produzione di display NanoLED, una nuova tecnologia che si preannuncia rivoluzionaria
Tra OLED, QLED, QD-OLED, MLA-OLED, MicroLED, MiniLED e chi più ne ha più ne metta, chi si avvicina per la prima al mondo dei TV di ultima generazione potrebbe quasi avere un mancamento. In effetti capirci dentro qualcosa e non confondersi è una cosa tutt’altro che banale per i non addetti ai lavori. E continuerà a essere ancora di più visto che a questo lungo elenco si aggiungerà presto anche la tecnologia NanoLED, che non è del tutto nuova ma che potrebbe presto andare in contro a uno sviluppo accelerato.
Questo perché Nanosys, produttore statunitense di componenti per schermi, è stato acquisito dall’azienda giapponese Shoei Chemicals, che è intenzionata a imprimere una forte accelerazione proprio sui display NanoLED a cui Nanosys lavora da anni. Si parla di un’acquisizione tra due nomi molto importanti del settore, visto che Nanosys è produttore leader di componenti Quantum Dot utilizzati per la produzione di schermi QLED e QD-OLED (parliamo di circa 70 milioni di display a livello globale).
Le due aziende collaborano dal 2019 e questa acquisizione dovrebbe consentire una produzione più efficiente di pannelli Quantum Dot e un accesso più agevole alle risorse necessarie per produrli. Inoltre, Shoei Chemicals ha scelto NanoLED come prossima tecnologia su cui investire e il suo approggio produttivo e finanziario potrebbe davvero accelerare la produzione dei primi display NanoLED per il mercato consumer.
Ma esattamente di che cosa stiamo parlando? Conosciuta anche come EL-QD o QD-microLED, la tecnologia NanoLED funziona caricando elettricamente i Quantum Dot stessi, senza quindi la necessità di una sorgente luminosa; questo processo è chiamato Electroluminescent Quantum Dots (da cui EL-QD), ma potete trovarlo anche con la dicitura diodi ad emissione luminosa a quantum dot o QD-LED (da non confondersi con la tecnologia QD-OLED) o addirittura AMQLED.
In teoria questa tecnologia dovrebbe portare a televisori più sottili e leggeri, oltre a benefici aggiuntivi della tecnologia Quantum Dot esistente, tra cui una maggiore luminosità e colori particolarmente intensi. Il tutto con una struttura più semplice rispetto a quella di un QD-OLED o a un LCD con Quantum Dot e, soprattutto, con costi di produzione nettamente inferiori, dal momento che la produzione avviene tramite tecnologia di stampa al posto della deposizione in camera sottovuoto.
Prima dell’acquisizione, Nanosys, che al CES 2023 di inizio anno ha mostrato un prototipo di un display NanoLED da 6 pollici, sosteneva che questa tecnologia non sarebbe stata pronta per la commercializzazione prima del 2025 o 2026, ma con l’entrata in scena di Shoei Chemicals i tempi potrebbero anche ridursi, sebbene nessuno dei due attori in gioco si sia ancora sbilanciato.
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