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Musica liquida hi-end: USA vs Cina

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Krell Vanguard dac

La musica liquida ha, recentemente, conosciuto un notevole interesse da parte dei produttori hi-end. Se, per un certo periodo, essa è stata relegata nella gamma media e d’ingresso, da qualche tempo sono comparsi prodotti che cercano di competere nella gamma d’eccellenza, prima appannaggio solo delle più blasonate sorgenti CD e LP. In questo servizio, abbiamo scelto due network player di alto livello molto diversi l’uno dall’altro. Da un lato un brand che ha fatto la storia dell’alta fedeltà, e dall’altro un giovane brand cinese, la cui missione è generare le massime prestazioni con sorgenti interamente digitali. I prodotti? Krell Vanguard Dac e Matrix Element X.

Per parecchio tempo, la musica liquida non ha riscontrato particolare interesse da parte dei marchi storici e più blasonati. Anzi, essa è rimasta appannaggio di una fascia generalista ed entry-level con risultati tecnici, spesso, inferiori anche a quelli dei lettori CD di gamma media. Questo si è verificato per ragioni tecniche precise.

Un futuro prospero per la liquida, ma non scevro d’importanti complessità

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HDMI IIS-LVDS: nuovo standard anti-jitter

In primo luogo, una sorgente interamente digitale ha, come difficoltà tecnica di rilievo, il clock interno. Non potendo contare su un timing di riproduzione garantito dall’orologio interno della meccanica di lettura, come avviene per i CD, i network basici si sono spesso contraddistinti per un suono piatto e aggravato da cospicuo jitter. In secondo luogo, la riproduzione liquida non ha potuto competere con CD per parecchio tempo sulla riproduzione 44.1, di fatto non all’altezza di una fruizione per via ottica. La conversione del segnale, poi, fra lettura digitale e DAC causa interpolazioni maggiori rispetto alla tecnologia ottica.

È chiaro che una buona parte dello sviluppo tecnico della liquida sia nei DAC, sempre più ottimizzati per le alte frequenze PCM e DSD possibili tramite HDD e streaming. Come vedremo in seguito, però, un problema è stato rivestito anche dalla interconnessione SPDIF digitale, la quale non può che incrementare il jitter nell’interfacciare la sorgente con il DAC esterno. Motivo per cui il Matrix incorpora la modernissima IIS-LVDS HDMI, un collegamento audio che dovrebbe annullare questo problema (che non risparmia neanche le USB).


Nonostante, quindi, i valori del network e le generali discrete prestazioni, soprattutto per via delle alte frequenze supportate, per un ascolto ottimale in liquida si rendono necessari modelli importanti. Vediamo due validi esempi in grado di rispondere alle criticità riportate.

Krell Vanguard: la classe A ridefinita per la musica liquida

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Krell Vanguard

Il Vanguard è il primo streamer/DAC della storia Krell, con funzioni opzionali di preamplificatore. La scelta dello storico brand americano per favorire il passaggio dati liquido si è basato sulla costruzione interamente in classe A. Secondo Krell, questo garantisce la massima stabilità del segnale discreto. La circuiteria proviene dal preamplificatore Illusion II, mentre gli apparati interni sono full-balanced.

Il dispositivo, poi, può essere usato anche come DAC, con ottimi valori, evitandone l’utilizzo di uno esterno (eliminando ulteriori conversioni elettriche e quindi jitter). La struttura è a componenti separati e il convertitore ESS SABRE è studiato specificatamente per Krell. Frequenza massima di 24/96 via optical e 24/192 tramite HDMI (2 ingressi).

Interessante l’uscita HDMI video 4k con ARC per TV.

Peso di 8.16 kg; prezzo di 6.500.

Matrix Element X: liquida hi-end aperta al futuro

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Matrix Element X

L’ElementX è lo streamer/convertitore di riferimento del brand cinese, costruito attingendo alle più recenti tecnologie di interpolazione digitale di derivazione informatica. All’interno vi è un vero computer quad-core con processore ARM (Freescale i.MX6) sul quale è stato sviluppato un proprietario player basato su Linux. Questa scelta ha permesso di elevare la compatibilità, ma in termini hi-end, a tutti formati fino al 768kHz PCM e 22.4MHz DSD (solo tramite USB e HDMI). Con SPDIF il limite è 192Khz PCM e 2.8Mhz DSD.

Curatissimo il DAC: ESS ES9038PRO (top di gamma SABRE), coadiuvato da uno specifico riduttore di voltaggio LDO ES9311 per la massima linearità di segnale e un clock con precisione al femtosecondo Crystek CCHD-950 apposito per frequenze hi-res.

Si segnala la presenza dell’uscita per DAC HDMI IIS-LVDS che annulla il jitter del SPDIF evitando la traduzione del segnale in formato DAC-ready (inevitabile su coax, optical e USB) grazie ad un passaggio interamente bilanciato. Feature utilizzata, per ora, principalmente da Matrix.

Prezzo: 3.350.

Conclusioni

Da un lato l’immortale classica elettronica in classe A, nelle mani di un brand leggendario; dall’altra un prodotto modernissimo che fa del hardware di origine informatica la chiave per ottenere il massimo dalla liquida. Due concezioni opposte, il risultato è, però, garantito.

© 2021, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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