Remake live-action del classico animato Disney, Mulan approda in UHD dopo complesse vicissitudini distributive legate al Covid. Video al top
Cina imperiale, parecchio tempo fa. Un’orda di barbari guidata dal rancoroso Bori Khan (Jason Scott Lee) invade il paese facendosi strada verso la capitale. L’avanzata non conosce sosta grazie (soprattutto) ai sortilegi di una strega (Gong Li) che presta loro i suoi preziosi servigi. L’imperatore ordina la coscrizione onde respingere la minaccia, alla quale la giovane Mulan (Liu Yifei) aderisce sotto mentite spoglie per salvare l’anziano e malato padre. Chi l’avrebbe detto, la fanciulla mena più forte di Bud Spencer e Terence Hill messi insieme. Si salvi chi può.
Prendete una parte di La tigre e il dragone, aggiungeteci una forte dose di girl power unitamente ad una spruzzata di Dragon Ball, agitate bene ed otterrete questo Mulan: ennesimo live-action Disney remake, stavolta, del classico annata 1998. Del quale, tuttavia, mantiene ben poco se non il canovaccio generale, alcune scene riprese a piè pari ed un cameo dell’originale doppiatrice di Mulan, Minga Na. Tutti gli elementi ironici e leggeri – come il drago Mushu – sono stati rimossi in favore di un tono serioso e decisamente meno ammiccante, sostituendoli con razioni quasi letali di politically correct ed affronti vari alla legge di gravità.
La sceneggiatura appare di suo già piuttosto deboluccia, risultando in un film spaccato letteralmente a metà. Ad una prima parte abbastanza equilibrata – tipico esempio di cammino dell’eroe – dedicata all’addestramento fa da contraltare una seconda in cui in meno di venti minuti accadono gli eventi più improbabili. Proprio qui si localizza la fragilità maggiore dell’impianto, ove per riuscire a risolvere il plot rimanendo nelle due ore totali si è costretti a giri parecchio inverosimili di trama con esili, tradimenti, pentimenti, sacrifici e ad altri elementi drammatici che si alternano in meno dieci minuti netti. Sarebbe troppo persino in un film per ragazzi la domenica pomeriggio sulla TV generalista.
Per non parlare della resa dei conti finale, condotta ad elevato sprezzo di implausibilità e con coreografie tali da ricordare lo scontro tra Goku e Freezer in Dragon Ball Z. Il tutto alla fine lascia un sapore amaro unito ad un senso di incompletezza. Come se l’intenzione iniziale fosse quella di proporre sul piatto un sacco di temi “caldi” ma l’immane sforzo di svilupparli insieme li abbia poi compromessi tutti. Non ha aiutato nemmeno la scelta della protagonista che, sebbene ottimamente in parte mentre si finge un uomo, scade nella macchietta della supereroina quando indossa le sue vesti reali. Con esiti alquanto interlocutori. Senza contare che un solo sguardo della villain Gong Li – pure sotto quintali di stucco come il ruolo richiede – è sufficiente a polverizzarla. Recitativamente parlando.
Video
Mulan deriva da un DI2K – almeno stando al sempre informatissimo IMDB – ciò nonostante la resa di dettaglio del quadro sembra provenire quasi da un 4K nativo. La definizione su primi e secondi piani è davvero da primato, con immagini taglienti e granitiche: le numerose panoramiche di pianure, città e montagne sono uno spettacolo per gli occhi. La resa delle rocce lungo la via che i cadetti devono percorrere durante l’addestramento ricorda – per non dire supera – le analoghe riprese IMAX nel finale di Mission Impossible Fallout.
Permane la medesima compattezza e dovizia di particolari anche sugli oggetti in primo piano – vedasi suppellettili, polveri ed utensili vari durante la prima “vestizione” di Mulan al suo villaggio – così come sui volti. I numerosi primi piani della protagonista rivelano praticamente ogni minima imperfezione del suo volto: da notare, durante la seduta di trucco, alcune sbavature del make up passate probabilmente inosservate alla truccatrice. Situazione identica anche nelle scene buie, ove l’HDR stacca molto precisamente i diversi piani: ci troviamo al livello di riversamenti “riferimento” cui ci ha abituato Warner, vedasi Grindelwald o King Arthur.
Una menzione speciale va riservata all’impianto cromatico. L’impostazione fotografica tende a saturare – a volte forse eccessivamente – i colori, in special modo le tinte calde. Tutte le sequenze ambientate al villaggio di Mulan ed in generale gli interni denotano una saturazione esagerata, la quale ha come effetto principale quello di risaltare ancora di più i dettagli fini. Specialmente per gli abiti e, nuovamente, i volti. Un quadro che si potrebbe definire quasi opulento: non per nulla in svariate occasioni si superano comodamente i 100 Mbps di bitrate. Va da se che la compressione è del tutto inesistente. Un video simile nemmeno nei sogni più reconditi si raggiunge via streaming.
Audio
Usuale traccia in Dolby Digital Plus 7.1 – codificata a 1024 kbps – dedicata all’italiano. La resa globale non è neppure malvagia, pur con una gamma dinamica relativamente controllata ed un canale LFE poco invadente (basta ascoltare le cariche della cavalleria ed il confusionario finale). Il parlato l’abbiamo invece percepito con un volume più basso del solito, oltre che decisamente limitato in frequenza. Molto buona invece la spazialità.
Virtuosismi da multicanale si avvertono principalmente durante le battaglie, con svolazzi di fenici, aquile e bestie volanti varie ben piazzati sia sui surround e che sui canali back. Apprezzabile – per chi ne fa uso – l’emulazione Neural:X in salsa Dolby: alcuni voli sono ricostruiti in modo davvero convincente attraverso i canali top. Tanto che il risultato non si distanzia molto dal mix Dolby Atmos originale.
Quest’ultimo ad ogni modo gode di un parlato nettamente più naturale ed ampio – specialmente verso le basse frequenze – che mette abbastanza con le spalle al muro il nostro. La dinamica è superiore, anche se non di molto, rispetto la controparte italica: i mix dei classici Disney del resto non esagerano mai troppo in termini di pressione sonora. La spazialità come già accennato è grosso modo analoga tra le due tracce, seppur qualche contributo ben assestato dei canali top nella traccia Atmos ne rimarchi il maggior respiro.
Extra
Gli extra, come da prassi oramai universale, sono interamente stoccati sul Blu-ray (BD50) in accompagnamento. Gli stessi constano di:
- Aggiornare un classico. Intervista alla regista ed ai realizzatori incentrata sulla rivisitazione del personaggio di Mulan
- Mulan con un altro nome. Speciale sulla lunga selezione per l’attrice protagonista
- Essere cattivi. Intervista a Jason Scott Lee riguardo la caratterizzazione del villain principale
- Riflessioni di Mulan. Featurette dedicata alla colonna sonora di Mulan
- Mulan originale. Breve contributo sul cameo di Ming Na, voce originale di Mulan nel classico animato
- Scene eliminate. Sei scene eliminate dal montaggio finale
- Video musicali. Due video musicali tratti dalla colonna sonora
Il tutto per una cinquantina di minuti totali: non male considerando i contributi “risicati” che ultimamente Disney inserisce nei suoi dischi.
TESTATO CON: Videoproiettore JVC N7 e UHD player Oppo UDP-203
Blu-ray Ultra HD disponibile su Amazon.it
Audio italiano 7.1 a 1024 kbps
Contenuti extra sopra la media Disney
Assenza Dolby Vision e/o HDR10+
Parlato italiano sottotono
Distribuito da: Walt Disney Pictures
Durata: 115'
Anno di produzione: 2020
Genere: Drammatico
Regia: Niki Caro
Interpreti: Liu Yifei, An Yoson, Gong Li, Donnie Yen, Jason Scott Lee, Ron Yuan
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Supporto: BD66(87%) + BD50(89%)
Aspect Ratio: 2.39:1
Codifica Video: HEVC/ H.265 4K (2160p) HDR10 || MPEG-4 AVC (1080p)
Audio: Italiano,Tedesco,Giapponese,Spagnolo(Latino) Dolby Digital Plus 7.1, Francese(Canada) Dolby Digital 5.1, Inglese Dolby Atmos
Sottotitoli: Italiano,Tedesco,Inglese,Giapponese,Spagnolo(Latino),Francese(Canada)
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