Mr. Robot – Stagione 3.0 [BD]

Proseguono le cyber-avventure di Elliot e dell’alter-ego Mr. Robot, Rami Malek e Christian Slater come sempre attori e co-produttori. Da Universal Pictures

Alla fine della stagione 2 di Mr. Robot avevamo lasciato l’ingegnere informatico Elliot Anderson (Rami Malek) a terra esanime, raggiunto da un colpo di pistola sparato da Tyrell Wellick (Martin Wallström). Il compagno di scorribande sul web ed ex dirigente della E Corp, soprannominata “Evil Corp”, con cui ne aveva progettato la distruzione ha dovuto agire drasticamente per il ripensamento improvviso di Elliot.

All’interno di una società statunitense dominata sempre più impunemente dai poteri nelle mani di pochissimi l’idea iniziale quella di porre fine a un dominio oppressivo, quello cui milioni di individui erano quotidianamente sottoposti da parte delle banche controllate da corporazioni, proprio come la E Corp. Andata a buon fine la prima fase ora non rimarrebbe che impedire il tentativo di recuperare i database andati perduti attraverso la memoria cartacea, ma qualcosa in Elliot scatta impedendogli di completare la missione.

Sognatore di una società più equa è mosso da sentimenti di rivalsa ma anche vendetta, perché non è mai riuscito a metabolizzare la morte per malattia del padre, di cui ritiene responsabile la stessa E Corp. Disadattato con sdoppiamento della personalità in cui il genitore, soprannominato Mr. Robot (Christian Slater), è l’altra persona che alberga nella sua mente. Con lui si ritrova spesso a combattere tra la propria personalità, che ora vorrebbe provare a sistemare i danni commessi dall’attacco hacker che sconvolse il mondo, e il violento alter-ego che ha diverse mire.  L’anarchia in cui è scivolata la società potrebbe essere il principio della fine, ma forse c’è ancora una speranza di restituire dignità e direzione a un mondo sempre più fuori controllo.

In principio era l’hacker, il pirata digitale pronto a carpire danaro e segreti altrui in un circolo vizioso di criminalità informatica fine a se stessa. Ma ci sono anche geni dell’informatica come Elliot, schizofrenico in perenne lotta con l’altro se stesso, pronti a combattere per disinnescare in qualsiasi modo il grande potere nelle mani di pochi arroganti burocrati e tecnocrati, anche se questo significasse l’implosione della moderna società.

A una prima strepitosa stagione di Mr. Robot è seguita la seconda meno movimentata ma non meno interessante, facendo leva anche forzata sullo sdoppiamento di personalità di Elliot. Sfruttando le proiezioni maledettamente reali della sua mente lo spettatore si è spesso trovato in difficoltà nel discernere la base di concretezza da proiezioni fantastiche. La terza stagione viaggia avanti e indietro nel tempo con lunghe sequenze in flashback per spiegare cosa sia davvero accaduto nel recente passato di Elliot, del team di hacker riconosciuto come “Fsociety” di cui fa parte anche la sorella Darlene (Carly Chaikin), ormai doppiogiochista al soldo dell’FBI.

Ripercorrendo gli eventi che hanno travolto la E Corp si rivelano importanti tasselli della famigerata “Dark Army”, fanatici terroristi digitali pronti a tutto e al soldo del miglior offerente. Con sede nella Repubblica Popolare Cinese sono guidati dal misterioso Whiterose (BD Wong). Spietati ed efficienti si presumono connivenze con Paesi pericolosi tra cui Iran e Corea del Nord.

Nella terza stagione di Mr. Robot prosegue quindi l’intelligente evoluzione dei personaggi a partire dalla diversa interazione tra l’io di Elliot e il suo sofferto doppio. Resosi conto dell’immane danno provocato cerca di porvi rimedio, mentre tornano altre figure in passato meno presenti ma non meno importanti aiutando a delineare la complessità del quadro generale.

Narrazione che oltre all’originalità delle inquadrature specie dei primi piani, quasi sempre decentrate rispetto al soggetto, fa leva su elementi di cultura pop, non ultima la colonna sonora con brani vintage anni ’80. Ambizioso e coinvolgente, la solida base informatica muove attraverso la consulenza di Kor Adana, ex hacker grazie al quale non vi è nessuna approssimazione tecnologica e il contenuto degli schermi dei computer della serie è quanto di più realistico si possa immaginare.

In principio era l’hacker il centro dell’universo di Mr. Robot ma il suo geniale creatore Sam Esmail ha saputo andare molto più in la, rileggendo la criminalità informatica in chiave noir in un distopico e inquietante sguardo all’ipertecnologica società moderna come nessun altro ha mai fatto prima. Da non perdere.

VIDEO

Girato con Red Epic Dragon a risoluzione nativa 5K non esistono al momento pubblicazioni UHD e considerando l’andamento negativo del mercato dell’Home Video in Italia l’uscita della stagione 3.0 anche in Blu-ray ha quasi il sapore del miracolo. 10 puntate da 49′ minuti l’una forzatamente inserite all’interno di 3 BD-50, aspect ratio 2.39:1/1.78:1 (1920 x 1080/23.97p), codifica AVC/MPEG-4. La cinematografia di Todd Campbell (Stranger Things 3) presenta colori spesso muti, riprese oltremodo complesse e ricorrenti nella penombra o con scarsa illuminazione innescando inevitabile rumore video su cui non è possibile recriminare (vedi immagine in fondo sul set buio).

I circa 150′ minuti del primo e terzo disco e i circa 200′ del secondo hanno comportato l’aumento della compressione per cui resta comunque difficile distinguere il girato dai limiti dell’encoding video. A vantaggio della visione rari momenti in cui il livello delle sfumature in secondo piano va a scemare con accenni di crash, la visione attraverso il Panasonic OLED GZ2000 55” pollici ha comunque evidenziato una buona base complessiva.

Stesso discorso vale per i colori, relativamente vivaci e contenuti per scelta, i neri si presentano a tratti alti appiattendo l’immagine. Con 10 puntate sarebbe stato interessante vedere il diverso risultato in presenza di 5 BD-50 ma in questo fine 2019 parlare di mondo tecnicamente ideale dell’Home Video è sempre più utopia assoluta. La visione resta comunque piacevole, un gradino sotto per il secondo disco con 50′ minuti in più di programma, gli extra si trovano nel terzo.

AUDIO

DTS-HD Master Audio 2.0 canali italiano di accettabile resa. Impossibile rendere il racconto maggiormente vivace con i soli diffusori anteriori ma resta comunque più interessante che transitare per gli altoparlanti della televisione. Nettamente sopra ma non a livelli reference l’originale DTS-HD Master Audio 5.1 canali con differenze anche sottili in cui gli elementi sonori di inferiore impatto come i rumori provenienti dalla metropoli assumono maggiore forma facendo da subito la differenza.

Molto buono il parlato dal centrale anche se non così carismatico come era lecito aspettarsi. La natura stessa del girato non consente di mettere alla prova l’impianto mentre il consiglio resta quello di una prova di ascolto in lingua inglese per saggiare dialoghi dal diverso impatto emotivo. Flusso dati a 16 bit per entrambe le tracce.

EXTRA

Gli stessi della pubblicazione statunitense di Mr. Robot 3 ma la localizzazione italiana ha portato a una collocazione diversa solo sul disco 3: scene eliminate (14′), esplorazione del mondo di Mr. Robot (8′), errori sul set (6′), dietro le quinte episodio 5 (3′) e la cinematografia di Todd Campbell (3′). Sottotitoli in italiano.

TESTATO CON: Tv OLED Panasonic TX-55GZ2000, UHD player OPPO UDP-203 e Samsung UBD-K8500/ Sistema audio: Yamaha CX-A5100, sistema altoparlanti Yamaha Soavo-1, Soavo-2, Yamaha 8″ 3 vie x 4 a soffitto, centrale Jamo Center 200, 2 x subwoofer attivo Jamo E4. Configurazione ATMOS 7.2.4

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