Sempre più produttori propongono monitor OLED gaming di grandi dimensioni puntando alla fascia alta del mercato. Ma con prezzi simili non conviene prendersi direttamente un TV delle stesse dimensioni?
Negli ultimi mesi abbiamo visto diversi produttori aggredire il mercato gaming di fascia alta con monitor OLED di grandi dimensioni, quasi tutti caratterizzati da prezzi molto (se non troppo) alti. Se per tutti questi modelli il pannello OLED WRGB rimane quello “standard” di LG Display, anche le altre caratteristiche sono quasi del tutto simili a quelle dei più recenti TV OLED da 42’’ e 48’’ che però costano quasi la metà.
Prendiamo ad esempio il recente monitor OLED 4K BenQ Mobiuz EX480UZ disponibile a 2000 euro. Se si vuole uno schermo con le stesse identiche dimensioni, un TV LG C2 sempre da 48 pollici costa oggi circa la metà e davvero non si capisce come questi monitor gaming possano avere prezzi così elevati.
Abbiamo preso l’esempio del BenQ perché è uno dei più recenti, ma potremmo benissimo tirare in ballo anche i modelli simili di ASUS, Acer e Gigabyte, tutti caratterizzati da prezzi molto più ampi dei TV OLED di ultima generazione con la stessa diagonale.
Restando comunque sul BenQ, si scopre tra l’altro come le specifiche tecniche siano tutt’altro che travolgenti, o comunque non tali da giustificare i 2000 euro di listino. Anche qui parliamo infatti di un pannello 4K da 120Hz con riproduzione al 98% del range DCI-P3, ma rispetto al TV C2 di LG il monitor BenQ raggiunge un picco di luminosità più basso (450 cd/m2) e manca, tra le altre cose, del Dolby Vision e del supporto per Nvidia G-Sync (è presente solo il FreeSync Premium).
Troviamo inoltre solo due ingressi HDMI 2.1 contro i quattro del TV LG (che però a sua volta è priva dell’ingresso DisplayPort 1.4) e, anche se non l’abbiamo testato, dubitiamo che il formato proprietario HDRi di BenQ possa fare un’enorme differenza con i videogiochi.
Ci sono poi altre particolarità del monitor che mancano nel TV di LG (il trattamento anti riflesso dello schermo, la possibilità si spingersi a 138 Hz con un PC collegato tramite DisplayPort), ma nulla che possa davvero giustificare un prezzo quasi doppio a fronte di specifiche tecniche in gran parte inferiori rispetto a quelle di un TV OLED odierno top di gamma.
Viene insomma da chiedersi che senso abbia optare per monitor simili quando a quasi metà del prezzo si può acquistare un TV OLED per certi versi molto più completo e versatile. Senza poi contare che mettersi un 48 pollici su una scrivania e giocarci da poche decine di centimetri di distanza non è proprio il massimo per i nostri occhi. Ma questa è un’altra storia…
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