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Monitor attivi KRK ROKIT RP5 G4

Non è la prima volta che ci sentiamo chiedere consigli circa l’acquisto di una coppia di diffusori attivi da posizionare di fianco al monitor del PC, una soluzione che senza troppo ingombro consente di fruire di contenuti musicali a distanza ravvicinata, anche perché sempre più persone, soprattutto giovani, studiano e creano musica tramite specifici software atti allo scopo. Partendo da questo assunto, ci siamo chiesti se non fosse possibile adattare questi diffusori ad un utilizzo Hi-Fi, se non altro per la possibilità di gestione di alcuni aspetti che prodotti come il monitor KRK ROKIT RP5 G4 che abbiamo scelto, consentono di effettuare.

 

Tra le molte aziende che producono diffusori attivi destinati all’utilizzo professionale la statunitense KRK SYSTEMS vanta una corposa serie di prodotti piuttosto interessanti, tecnicamente evoluti, di estetica assai piacevole ed ovviamente – aspetto questo che ci riguarda più da vicino – di ottime prestazioni, certamente non inferiori a quelle di un diffusore per uso home.

La stessa azienda produce anche degli ottimi subwoofer eventualmente abbinabili ai citati monitor, è quindi possibile comporre un sistema completo diluendo la spesa nel tempo, investimento che tra l’altro non si dimostra eccessivamente oneroso stante il rapporto Q/P esibito dai prodotti KRK SYSTEMS.

Nella fattispecie – tra i molti modelli a catalogo – alquanto interessante si mostra il monitor ROKIT RP5 G4 (che sta per Generation 4), diffusore a due vie di dimensioni non eccessive, ottimamente rifinito ed ampiamente dotato dal punto di vista dell’ottimizzazione dell’emissione sonora – aspetto che nel professionale non è MAI sottovalutato – il cui miglior prezzo l’abbiamo reperito su strumentimusicali.net, ovvero 296 euro la coppia.


Il monitor KRK ROKIT RP5 G4 qui nella versione White

 

La configurazione di carico è in bass reflex con porta frontale di tipo slot – è quindi possibile accostare i diffusori alla parete posteriore senza il pericolo di occludere lo sbocco dell’accordo reflex – i driver sono in Kevlar (woofer da 5″ e tweeter da 1″) mentre l’amplificazione integrata – in classe D – fornisce 55 watt di potenza spalmati su una risposta in frequenza che si estende da 40Hz a ben 40KHz per una pressione massima di 104dB.

Tra le caratteristiche degne di nota dei monitor KRK ROKIT RP5 G4 – ovvero quelle realmente in grado di fare la differenza – va sottolineata la possibilità di intervenire sull’assetto sonoro mediante un DSP interno che prevede ben 25 differenti curve di EQ, in altre parole avete la possibilità di tarare esattamente il diffusore nei confronti dell’ambiente, che sapete bene essere un vero e proprio componente del sistema audio.

Il collegamento prevede un attacco di tipo professionale TRS/XLR Combo – ovvero in grado di accettare sia connettori jack da 6.3 mm che connettori XLR – cosa perfettamente normale visto che si tratta di un prodotto destinato all’uso pro in studio. Sarà quindi sufficiente un semplice cavo intestato RCA da un lato e XLR dall’altro per collegare i dispositivi tra loro; va da se che se la vostra sorgente dispone di uscite XLR vi basterà acquistare un cavo XLR/XLR e il gioco è fatto.

Le griglie di protezione disponibili come accessorio

 

Contrariamente alla media dei monitor della medesima tipologia reperibili sul mercato, vi è la possibilità di acquistare separatamente – alla modica cifra di circa 30 euro – degli elementi di protezione realizzati in maniera molto diversa dal solito: in pratica si tratta di una sorta di contro-pannello che aderisce perfettamente al baffle frontale tramite potenti magneti e realizza la protezione degli altoparlanti per mezzo di griglie in acciaio verniciato a polvere in nero, talmente ben fatte che una volta installate formano un corpo unico col diffusore.

Di recente, sebbene in un diverso contesto, abbiamo affrontato l’argomento con l’articolo dedicato ai monitor professionali di grandi dimensioni – potete leggerlo qui – diffusori che poiché destinati alla verifica della registrazione da parte del professionista, assumono il ruolo di vero e proprio strumento di controllo.

Logicamente qui siamo in un contesto definibile più ludico che professionale – ciò non di meno – la possibilità di comporre un sistema basic – ovvero sorgente + diffusori attivi – a partire da questa tipologia di prodotto si mostra estremamente interessante, sia per le indubbie qualità di riproduzione sia per la possibilità di gestire aspetti sovente negati a prodotti di stampo consumer.

Come al solito, ottimi ascolti!!!

 

 

 

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