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Micro OLED: cos’è la tecnologia alla base dell’Apple Vision Pro?

La tecnologia dei due display scelta da Apple per il suo costosissimo visore Vision Pro si chiama Micro OLED. Scopriamo cos’è e perché ne sentiremo parlare sempre più spesso

L’annuncio del visore AR/VR vision Pro di Apple ha segnato non poco il panorama delle news tech delle ultime due settimane e anche noi ne abbiamo parlato a lungo (qui e qui). Su una cosa però non avevamo ancora posto l’attenzione e oggi vogliamo rimediare. La tecnologia dei display scelta da Apple per il suo costosissimo visore è infatti quella Micro OLED, che ovviamente non va confusa con quella MicroLED.

Abbiamo quindi voluto vederci più chiaro e analizzare più in profondità questa tecnologia che, sebbene non sia ancora applicabile a schermi di grandi dimensioni per i motivi che spiegheremo più avanti (insomma, niente TV o monitor, ma nemmeno smartphone o tablet), potrebbe avere un forte impatto su display più piccoli come appunto quelli in un visore AR/VR. Micro OLED è, essenzialmente, una tecnologia che utilizza pixel OLED di dimensioni microscopiche per la visualizzazione delle immagini. Un pixel Micro OLED contiene tre subpixel che emettono luce che passa attraverso filtri di colore rosso, verde e blu. Ogni pixel Micro OLED può essere illuminato, oscurato o acceso e spento.

Concettualmente, la tecnologia Micro OLED è quindi simile alla tecnologia OLED, ma la grande differenza è che i microscopici pixel OLED organici autoemittenti sono molto, molto più piccoli. Inoltre, invece di un singolo pannello utilizzato per le applicazioni TV OLED, i micro pixel OLED sono posizionati su wafer di silicio molto più piccoli, solitamente di dimensioni inferiori a 1 pollice (2,5cm).


micro oled

L’unione tra pixel di dimensioni microscopiche e i piccoli wafer di silicio consente di ottenere display ad alta risoluzione di dimensioni molto ridotte, come appunto quelli a bordo del visore Apple. Di conseguenza, gli occhi dello spettatore non sono in grado di riconoscere i pixel, proprio perché le loro dimensioni microscopiche non li rendono visibili singolarmente.

La risoluzione possibile di un display OLED arriva teoricamente fino a 8K, mentre la luminosità di picco ha un range da 1.000-5.000 nit a seconda del pannello micro OLED utilizzato e anche per questa tecnologia è supportato l’HDR. Altra caratteristica è quella del nero assoluto proprio come i display OLED, ma anche in ambito gaming i display Micro OLED possono rivelarsi molto interessanti grazie alla loro capacità di bassa latenza e alta frequenza di aggiornamento.

Il 3D è supportato (e infatti Apple ha puntato molto su questo aspetto in sede di presentazione del Vision Pro) e, cosa non secondaria, si tratta di display dotati di dimensioni ridotte e di una spiccata efficienza e quindi, in ambito mobile, incidono poco sul consumo di batteria. Finora l’unico vero limite di questa tecnologia è che non è adatta a schermi di grandi dimensioni (dopotutto l’abbiamo vista fin qui utilizzata solo per le cosiddette applicazioni near-to-eye).

Non solo infatti il numero di pixel Micro OLED necessari per un televisore di grandi dimensioni sarebbe dell’ordine di milioni, ma anche il numero di wafer di silicio utilizzati per contenere i micro OLED sarebbe dell’ordine di migliaia. Tutte caratteristiche che renderebbero schermi Micro OLED così grandi estremamente costosi, per non dire proibitivi anche per gli utenti più facoltosi.

Da notare che questa situazione è l’esatto contrario della tecnologia microLED. Se infatti con quest’ultima è molto complesso e costoso realizzare pannelli di piccole dimensioni, con quella Micro OLED succede l’opposto ed è per questo che, oltre ai visori AR/VR e agli smart glasses, la vedremo utilizzata in casi d’uso e prodotti come i mirini elettronici di fotocamere e videocamere, visori medicali per il supporto agli interventi chirurgici e in occhiali particolari per persone con problemi di vista.

Tutti scenari in cui l’intrattenimento domestico c’entra forse poco, ma se un visore come il Vision Pro (o un modello simile) dovesse prendere piede e fare il botto, allora sentiremo sicuramente parlare sempre più spesso della tecnologia Micro OLED.

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