Negli USA gli abbonamenti ai servizi streaming a pagamento hanno superato per la prima volta i 100 milioni, mentre il fatturato dei vinili è stato il più alto dal 1984
Come se la sta passando il mercato della musica negli USA? Secondo il report pubblicato nei giorni scorsi dalla Recording Industry Association of America (RIAA), l’anno scorso negli Stati Uniti gli abbonamenti ai servizi streaming a pagamento hanno superato per la prima volta i 100 milioni (su circa 340 milioni di abitanti), mentre il fatturato dei vinili è stato il più alto dal 1984.
Due dati che sembrano fare a pugni tra loro tanto sono distanti queste due modalità di fruizione della musica, ma anche questo è il bello del mercato odierno. Il report RIAA mostra che i ricavi musicali totali negli Stati Uniti sono cresciuti nel 2024 del 3% sul 2023 raggiungendo i 17,7 miliardi di dollari, grazie all’aumento dei ricavi sia dello streaming, sia del formato fisico.
Il primo, come è ovvio, fa la parte del leone (14,9 miliardi di dollari), grazie soprattutto agli abbonamenti a pagamento (11,7 miliardi di dollari); la maggior parte del resto proviene da servizi ad-supported (come i livelli gratuiti di YouTube Music e Spotify), dalla radio digitale e personalizzata e dalle piattaforme di social media. Una crescita, quella dei ricavi dello streaming, che rappresenta il 3,6% in più rispetto al 2023, anche se a stupire maggiormente è il +5,4% anno su anno fatto segnare dai supporti fisici grazie alla continua (e addirittura crescente) popolarità del vinile.
Nel 2024, i nostri amati 33 giri hanno infatti registrato il diciottesimo anno consecutivo di crescita, con ricavi per 1,4 miliardi di dollari che rappresentano non solo la cifra più alta degli ultimi 40 anni, ma anche i tre quarti del fatturato totale dell’anno per i formati fisici (2 miliardi di dollari). I CD, seppur in lieve crescita sul 2023, devono accontentarsi di ricavi pari a 541 milioni di dollari, mentre a livello di vendite i vinili hanno totalizzato 44 milioni di unità contro 33 milioni di CD.
Inoltre, anche se con numeri fortemente di nicchia, i ricavi di altri supporti fisici come cassette e SACD hanno registrato addirittura una crescita di oltre il 50% rispetto al 2023. A passarsela sempre peggio sono invece i download digitali, che se 12 anni fa rappresentavano il 43% dei ricavi del mercato musicale negli USA, nel 2024 si sono dovuti accontentare di un misero 2%.
Un dato che conferma una verità ormai acclarata: chi vuole possedere musica, non la scarica quasi più ma la compra su supporto fisico.
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