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Marvel’s Spider-Man Home Theater Test PS4 Pro

Immagini 4K/60p con HDR, audio DTS 6 canali e una sceneggiatura cinematografica per un videogame da gustarsi in Home Theater!

Marvel’s Spider-Man è un grande tributo all’iconico eroe dei fumetti Marvel nato nei primi anni ’60, dall’immaginazione di Stan Lee e la matita di Steve Ditko. Mentre Hollywood si contendeva diritti e progetti più o meno validi comunque mai realizzati, tra cui una sceneggiatura di James Cameron poi ripresa da David Koepp per il primo dei tre film di Sam Raimi, maggiori furono approcci e produzioni in ambito videoludico.

ANNI POCO RUGGENTI

Nel corso del tempo sono stati numerosi i tentativi volti a esprimerne al meglio le potenzialità sfruttando la console del momento, ma ogni volta che ci si ritrovava col joypad nelle mani i risultati stentavano a giungere per pesanti limiti tecnologici. Anche nel più recente passato molti si sono ritrovati sfiancati dal tenere sotto controllo i volteggi da un palazzo all’altro piuttosto che decidere dove colpire con la ragnatela, evitando di sfracellarsi al suolo.

Programmazione di game che non hanno mai posseduto il giusto fascino, quella bilanciatura che restituisse la sensazione di avere davvero il controllo del personaggio senza troppe preoccupazioni. Con questo Marvel’s Spider-Man ci siamo trovati a confronto con tutta un’altra creatura, grazie agli impressionanti sforzi di Insomniac Games.


LA STORIA (NON) SI RIPETE

L’impostazione è subito quella giusta, selezionando il più basso dei 3 livelli di difficoltà l’avventura possiede un maggior retrogusto cinematografico ed evita al contempo di doversi concentrare eccessivamente su come agire. Grazie alla licenza ufficiale Marvel è stato possibile mettere assieme un inedito impianto narrativo con numerosi passaggi adrenalinici che non mancheranno di far sobbalzare il gamer dalla poltrona, almeno quando la console sarà entrata di diritto nella catena digitale dell’impianto Home Theater.

Anche il legame col passato dei fumetti e le origini di Spider-Man non manca dal momento che Peter collabora niente meno che col Dottor Otto Octavius, i cui natali su carta sono prossimi a quelli dello stesso super eroe.

Legame col passato non significa però ritorno al passato, non siamo di fronte a un reboot a livello di racconto ma un fresh restart dove Peter ha più o meno metabolizzato la trasformazione, la perdita, dove zia May presta aiuto presso un’associazione che si occupa dei più deboli e indifesi. Azione mescolata da battute ironiche, certo anche ripetitive, da parte di Spidey anche nella più pericolosa delle situazioni.

L’avventura principale si sviluppa in una serie di molteplici capitoli e il percorso che conduce al primo boss fight contro Kingpin invita a prendere conoscenza dei movimenti base e tutto quanto occorre per schivare attacchi e fronteggiare agilmente orde di nemici, anche armati. La sensazione restituita dall’apparente semplicità con cui Spider-Man muove agilmente, da una parete all’altra, da un palazzo all’altro è indice dell’eccellente traguardo raggiunto nella progettazione e programmazione di un tie-in di primissimo piano.

COMBAT SYSTEM

Il sistema di combattimento si acquisisce velocemente premendo ripetutamente il tasto quadrato e cerchio piuttosto che R1+L1 per agganciare con la ragnatela suppellettili da roteare vorticosamente e scagliare contro il nemico e altre pratiche combo che vengono in aiuto nei passaggi più concitati.

Almeno alle prime battute la semplicità potrebbe venire male interpretata ma non ci troviamo in una condizione in cui si vince solo premendo rapidamente il relativo pulsante, occorre migliorare le capacità del personaggio spendendo i punti esperienza, aumentandone le potenzialità e quindi le probabilità di sopravvivere anche nella peggiore delle situazioni.

Ogni volta che si viene colpiti si abbassa il livello della barra di energia, terminata la quale ne consegue il fine partita. Da questo punto di vista il reload è piuttosto rapido, anche a fronte di un certo lasso di tempo ai fini dell’installazione, aggiornamenti compresi.

LIBERI, ARMATI E PERICOLOSI

Quest primarie e secondarie, queste ultime non sono subito tutte disponibili palesandosi con lo sviluppo degli eventi, e impostazione free-roaming in terza persona dove in più di un’occasione ci si potrebbe ritrovare in maggiore difficoltà per scelte non propriamente azzeccate riguardo l’angolo di visualizzazione, costringendo a manovre supplementari per spostare il personaggio e raggiungere una posizione di dominio e controllo maggiore rispetto a quanto sta accadendo attorno.

Rimanendo in ambito quest secondarie si hanno innumerevoli occasioni di raccogliere diversi collezionabili così come di scattare fotografie della metropoli newyorchese. Numerosi gli elementi che concorrono a potenziare il personaggio, inoltre per avere accesso totale alla mappa occorre accedere a torri di trasmissione che vanno opportunamente sintonizzate, dopodiché si renderanno visibili anche gli elementi all’interno di tali zone con i relativi collezionabili.

Risolvere sfide minori piuttosto che sventare temporanei atti criminosi non è affatto da considerarsi un’attività di ripiego, consente bensì di migliorarsi ed essere meglio preparati, capaci di incassare così come di attaccare rendendo il confronto col nemico meno preoccupante, quasi una sfida a come riuscire più velocemente ad annichilirlo.

Una volta inoltrati in profondità nel racconto e prossimi all’ultimo boss, tra i vari ricordiamo la presenza del mitico Elektro, le quest secondarie assumono meno significato se non per il completista che non desidera lasciarsi nulla alle spalle.

Sin dai primi istanti ci si accorge che il personaggio muove all’interno di un ambiente alquanto reattivo, dove anche solo il volteggiare rasente il livello stradale induce reazioni nei passanti, spesso sorpresi, attoniti, a volte impauriti, altre festanti e felici contribuendo a rendere l’intero environment vivo e maggiormente realistico.

Altra nota caratteristica di questo game sono i diversi abbigliamenti che Parker indosserà nell’arco dell’intero gioco, addirittura in uno si ritroverà in mutande e con la sola maschera, per un totale di ben 27 a disposizione contando quelli a disposizione sempre e comunque con quelli che vanno recuperati.

VIDEO

All’interno di un contesto Home Theater lo spettacolo è di quelli da primato. Risoluzione 4K (3840 x 2160), 60p, HDR, esaltando l’ottimo impianto grafico di partenza e al contempo restituendo immagini che non mancano di sorprendere per solidità e precisione degli elementi anche in secondo piano e background. Ricordiamo che nel caso in cui il TV o VPR fosse compatibile unicamente 2160p YUV e non 2160p RGB la console andrà in switch automatico da 4K a 2K mantenendo HDR e cadenza 60 Hz.

Nel cuore di New York, scorrazzando per grattacieli in cerca di malviventi ci si ritrova dimentichi di essere al centro di un videogame bensì di un fumetto dal CGI estremamente curato, percependo la sensazione di decidere quando e come fare una certa cosa.

Il meteo non è variabile se non per fini squisitamente di trama, potendovi intervenire solo dopo aver completato l’intera avventura, all’interno della quale si affrontano comunque eventi sia diurni che notturni. Restare a gozzovigliare per la megalopoli è un’autentica gioia per gli occhi, per il piacere di gustarsi panorami mozzafiato su schermi di grandi dimensioni, meglio va per la videoproiezione, lasciandosi trasportare dall’emozione del momento arrivando a percepire un ampio senso di libertà.

Piacere che, vista la qualità del comparto visivo e la ricchezza di ciò che circonda il personaggio potrebbe essere accompagnato dalle tipiche vertigini da acrofobia.

AUDIO

Non è da meno il comparto sonoro. L’elaborazione DTS 5.1 canali offre un variegato repertorio di elementi discreti, passaggi panning, effetti fronte retro, ampio sostegno dei diffusori posteriori calando il gamer al centro della scena e contribuendo a renderla ancor più coinvolgente. Già il primo confronto con Kingpin rende subito l’idea di ciò che si ha di fronte: i colpi di mitragliatrice, la localizzazione della voce del nemico, le esplosioni dei bazooka, le suppellettili fatte roteare con la ragnatela e i confronti all’arma bianca.

Interamente in italiano, la colonna sonora carica l’epicità lavorando in simbiosi con quanto accade in misura alquanto dinamica, con transizioni a volume più elevato nei passaggi da brivido, andando letteralmente a ‘cucire’ le musiche in tempo reale rispetto ai movimenti del supereroe.

In definitiva questo Spider-Man è il miglior progetto videoludico dedicato all’icona Marvel, un game che vanta anche una certa longevità in funzione del grado di difficoltà maggiore con cui ripercorrere l’intera avventura e che non mancherà di ulteriori sorprese.

TESTATO CON: TCL P66 55″ 4K, PS4 Pro, sintoampli Yamaha CX-A5100, sistema altoparlanti Yamaha Soavo-1, Soavo-2, centrale Jamo Center 200, 2 x subwoofer attivo Jamo E4.

Disponibile su amazon.it

Marvel's Spider-Man - Home Theater Test PS4 Pro
8.5 Recensione
Pro
Avventura coinvolgente
Home Theater Game
Fino a 4K/60p/HDR
Ricchezza costumi
In italiano
Contro
Ripetitività nei combattimenti
Quest secondarie non sempre esaltanti
Riepilogo
Sviluppato da: Insomniac
Distribuito da: Sony Pictures Electronic Entertainment
Durata: 15/20 ore per la storia principale
Anno di produzione: 2018
Genere: Action adventure
Supporto: BD 25
Aspect Ratio: 1.78:1
Video: 3840 x 2160/60 fps HDR
Audio: italiano
Sottotitoli: italiano
Video
Audio
Giocabilità
Longevità
Il giudizio di AF

 

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