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L’innovazione della tecnologia LCD è ormai al capolinea?

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La ricerca e lo sviluppo sui pannelli LCD hanno molto rallentato negli ultimi tempi ed è ormai un dato di fatto che l’innovazione di questa tecnologia si sia pressoché fermata

Se anche Samsung alla fine si è convertita all’OLED (WOLED e QD-OLED) per i suoi TV top di gamma, ci sarà un motivo. Senza dimenticare che Samsung Display e LG Display hanno pressoché abbandonata la produzione di pannelli LCD, lasciandola a produttori cinesi perché evidentemente non considerata più profittevole come un tempo.

Che la tecnologia dei display a cristalli liquidi sia ormai stagnante da diverso tempo non è un mistero e anche le ultime innovazioni come MiniLED e QLED non riguardano la struttura stessa dei pannelli (MiniLED, ad esempio ha a che fare con la tipologia di retroilluminazione). Anzi, possiamo dire che, a parte qualche caso isolato che però non si è concretizzato in prodotti fatti e finiti, i pannelli LCD sono evoluti molto poco negli ultimi anni considerandone le varie tipologie come TN, STN a IPS, FFS e VA con le relative varianti.

Oggi i pannelli di tipo VA dominano il settore dei TV LCD, mentre quelli IPS/FFS hanno maggior successo nel settore IT e in quello mobile. Ognuno di essi ha dei pro e dei contro ma, in linea di massima, un pannello VA ha un contrasto migliore (fino a 7.000:1), mentre l’IPS/FFS ha angoli di visione migliori. Escludendo innovazioni ancora poco diffuse come l’IPS Black (una versione rifinita dell’IPS), la sensazione che la ricerca sui pannelli LCD abbia molto rallentato e si sia pressoché fermata è stata recentemente confermata da Rob Raikes di Display Daily.


Alla recente Display Week di fine maggio, Raikes ha intervistato un portavoce di Merck (il maggior fornitore al mondo di cristalli liquidi per i pannelli LCD) chiedendo che progetti ci fossero in corso per l’evoluzione della tecnologia di questi pannelli. La risposta è stata che al momento non c’è nessun progetto importante di ricerca e sviluppo in questo campo, ma solo qualcosa di più “piccolo” per i display dei visori AR/VR. Se a dirlo è un fornitore come Merck, ci sono pochi dubbi.

Certo, tutto ciò che ruota intorno ai display LCD, come il sistema di retroilluminazione, continuerà molto probabilmente a evolversi anche in termini di abbassamento dei costi di produzione, senza contare che tutte le stime di mercato danno fino ad almeno il 2027 una predominanza di display LCD rispetto a quelli OLED (soprattutto per una questione di prezzi più bassi e quindi di maggior unità vendute).

Per quanto riguarda però i materiali dei cristalli liquidi (e quindi la composizione dei pannelli LCD), sembra proprio che non vedremo più nulla di importante da oggi in poi e in fondo c’era da aspettarselo. Con i processi produttivi dei pannelli OLED che continuano a evolversi e con anche i colossi cinesi che guardano con sempre maggior interesse all’OLED (si veda BOE), si tratta dell’ulteriore conferma di un futuro degli LCD relegato a prodotti di fascia media e bassa, con tecnologie come OLED, QD-OLED e direct-view LED che invece avranno sempre più spazio nella fascia alta del mercato.

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