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Linn Sondek LP12: il making-of di un giradischi da sogno

Linn Sondek LP12

Come nasce un giradischi leggendario come il Linn Sondek LP12 aggiornato ai giorni nostri? Siamo andati a Glasgow per scoprirlo…

Dal 1973 il produttore scozzese Linn ha realizzato e assemblato un catalogo di prodotti (dai giradischi ai diffusori attivi agli streamer audio) nella sua fabbrica situata alla periferia di Glasgow. Allora, 45 anni fa, il fondatore Ivor Tiefenbrun (ora CEO dell’azienda) aprì la strada a un nuovo percorso focalizzato soprattutto sulle sorgenti e creò il primo e storico prosotto made by Linn: l’ormai leggendario giradischi Sondek LP12.

Una leggenda vivente

Senza dubbio tra i giradischi di fascia alta più famosi di tutti i tempi, l’LP12 ha la reputazione di essere anche uno dei migliori (e più costosi) giradischi al mondo e mentre la prima generazione sfoggiava un equilibrio rotondo e ricco, le incarnazioni moderne si sono spostate verso un equilibrio più neutrale. Nell’aprile 2017 abbiamo elogiato la musicalità dell’ultima incarnazione della serie (il Linn Klimax LP12 da 23.000 euro di listino) e il fatto che il Linn LP12 sia ancora vivo e vegeto oggi ha probabilmente qualcosa a che fare con il fatto che la compagnia, negli ultimi quarant’anni, non ha mai smesso di svilupparlo.


Mentre Linn si è dilettata con altri (e più economici) giradischi a cinghia in passato (l’Axis nel 1985 e il Basik nel 1989), il Sondek LP12 ha superato la prova del tempo. Ciò è in parte dovuto al fatto che è stato progettato per essere modulare, aggiornabile e retro-adattabile fin dall’inizio. Il modello completo Klimax LP12, che si trova sopra l’entry level Majik LP12 da 3500 euro e la versione Akurate LP12 da 8700 euro, comprende il deck Sondek, il braccio Ekos, l’adattatore 45rpm, la testina MC Kandid, lo stadio phono Urika e il controtelaio Keel.

Quasi ogni aspetto del design del LP12, dalla sede dei cuscinetti al cavo del braccio fino all’alimentatore, è stato costantemente rivisto, al punto che ci sarebbero davvero troppe modifiche da elencare. Ciò è principalmente dovuto al continuo miglioramento di Linn, ma anche al fatto che LP12 è sopravvissuto ad alcuni dei fornitori di componenti. Mentre le vendite recenti dei nuovi giradischi Linn si attestano tra 300 e 700 pezzi all’anno, la percentuale più alta delle vendite è attribuita agli aggiornamenti hardware. Gli utenti possono infatti inviare il loro vecchio LP12 (già, anche quelli di 40 anni fa) alla fabbrica Linn per essere aggiornato fisicamente alle specifiche attuali.

Evoluzione, non rivoluzione

Mentre questi aggiornamenti hardware non vengono modificati ogni anno, Linn ha intrapreso ormai una missione costante per migliorare la qualità di costruzione e suono del Sondek LP12. La decisione di creare un nuovo aggiornamento viene spesso dagli ingegneri progettisti che desiderano migliorare un aspetto specifico del giradischi, ma può anche essere guidata dalle esigenze e dai desideri dei clienti. Ad esempio, l’idea alla base dell’attuale testina top di gamma di Linn (la Kandid da 3900 euro) è nata da alcuni possessori di LP12 che utilizzavano la testina Akiva senza corpo; da qui nacque così l’idea di realizzare una testina più leggera e priva di involucro progettata per ridurre la risonanza.

Non sono stati però solo i componenti a essere progrediti durante gli anni, ma anche il processo di produzione. Il figlio di Ivor, Gilad Tiefenbrun, che ora gestisce le operazioni quotidiane, ha portato i nostri colleghi di What Hi-Fi? in un tour guidato nella fabbrica di Linn, evidenziando tra le altre cose l’investimento di 1,1 milioni di sterline in macchinari potenziati per tutti gli aspetti della produzione.

Dal momento che la gamma di prodotti Klimax è prodotta da billette di alluminio grezzo solido, nel processo di lavorazione è stata introdotta una nuova macchina a cinque assi per fabbricare con precisione la carcassa Klimax che isola la sezione di alimentazione e l’elettronica analogica e digitale. Linn afferma che le nuove macchine di posizionamento consentono anche l’uso di componenti più piccoli sui circuiti stampati rispetto a prima, riducendo al minimo il percorso del segnale audio tra i singoli componenti, mentre sono stati installati nuovi forni in fase vapore per migliorare la precisione della saldatura del circuito stampato.

Il Sondek ha comunque anche un tocco umano e sono tre le persone impiegate nella fabbrica di Linn per eseguire i test del braccio. Il processo richiede tra l’altro la pazienza di un santo, coinvolgendo il conteggio del numero di oscillazioni laterali e verticali per assicurarsi che il braccio funzioni correttamente.

Una volta che i componenti sono stati lavorati, Linn sceglie di assemblare il Sondek LP12 a mano, processo che richiede poco più di un’ora per ogni giradischi che e include una serie di test che avvengono durante ogni fase, compreso il controllo del livello e della sospensione del piatto, un test di velocità e uno per assicurarsi che la messa a terra possa gestire la corrente.

Lo step finale viene riservato per ultimo quando l’assemblatore firma il proprio nome sul giradischi fatto e finito. Una volta imballato, il tutto viene inviato al piano superiore della fabbrica per essere spedito ed esce da una porta situata dietro l’angolo da dove è iniziato il processo. Come i dischi che riproduce così bene, la vita del Linn LP12 ha appena completato il proprio ciclo.

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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