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LG NanoCell 55SM9010PLA – Il nostro test

Anche LG evolve il sistema NanoCell nella marcia verso le performance dei pixel auto illuminanti, ma senza ritenzione d’immagine

Il 2019 è tempo per un ulteriore passo avanti anche da parte di LG con l’innovazione in ambito LED e NanoCell, come col modello 55SM9010PLA verso le performance (quasi) no compromise dell’OLED. Competizione tesa con l’altro colosso Samsung che gioca la propria partita in ambito QLED.

Qui l’ingegnerizzazione prevede l’integrazione di particelle da 1 nm (nanometro = 0,000000001 metri, ovvero 1 miliardesimo di metro) all’interno del pannello stesso e non più con uno strato al di sopra. La precisione e ricchezza colorimetrica aumentano, così come l’apparato stesso FALD (Full Array Local Dimming) comporta un controllo più preciso e relativo dosaggio della luce con ulteriore precisione anche nelle sequenze più buie.

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Lo scopo è ovviamente quello di raggiungere la resa dei pixel auto illuminanti dell’OLED, con in più il punto di forza di sempre dell’assenza del pericolo ‘stampaggio’ dell’immagine, aprendo le porte al mondo videogame senza alcun rischio.


NanoCell LG si rinnova anche quest’anno in combinata con il processore Alpha 7 di seconda generazione di proprietà LG, come sempre la tipologia è quella dell’IPS (In Plane Switching) che aumenta l’angolo di visione anche se in tal senso permangono perdite in termini di resa complessiva.

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Tra le particolarità del Nano Cell l’abbattimento della cornice che risulta pressoché azzerata rispetto al classico LED, per un colpo d’occhio minimalista volto a esaltare le forme senza ‘pesare’ nell’inserimento casalingo. Comoda e robusta base centrale metallica a mezza luna. Minimalismo progettuale che nella pratica significa uno spessore di 5 mm, con l’immagine che rispetto al bordo dista solo 12 mm, da ogni lato.

Nel caso del NanoCell 55SM9010PLA la risoluzione nativa è 3840 x 2160 10 bit. Le operazioni di unboxing e assemblaggio possono completarsi anche a opera di una sola persona, purché con la solita cautela nell’ancorare il piedistallo all’unità. Base composta da 2 elementi, piedistallo + dorso, da unire attraverso 4 viti e successivamente da fissare retro schermo con altre 4 viti, il tutto poggiando comodamente l’apparato su una base piana, il contenitore stesso (lasciando all’interno tutto il polistirolo) può essere una buona soluzione.

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Le dimensioni del solo schermo sono le seguenti: 123,2 x 70,9 x 6,25 cm (L x A x P), profondità che col piedistallo passa a 26,3 cm e 78,1 cm di altezza, peso rispettivamente 17,6 Kg e 19,1 Kg. Eccetto la base il colore nero è il leit motiv dell’unità, fronte/retro. Possibilità di ancoraggio a muro, VESA 300 x 300 mm.

Al di sotto dello schermo nella porzione centrale è presente il pulsante fisico di controllo, sul retro la presa di corrente è diametralmente opposta ai terminali, cavo che da entrambi i lati fa angolo 90° risparmiando in profondità. Guardando il pannello di fronte tutte le connessioni si trovano sul lato sinistro: 3 USB 2.0, Ethernet RJ45, 4 HDMI 2.1 di cui 1 x eARC, input satellite, uscita audio ottica, antenna RF femmina e slot Common Interface CI+ 1.4. Ovviamente compatibile per segnali DVB-T2 e DVB-S2. Sistema operativo WebOS 4.5, 3 Gigabyte di RAM e 8 Gigabyte di spazio archiviazione app, CPU a 4 core mentre per la GPU i core sono 2. La compatibilità per il Wi-Fi è bibanda 2,4 e 5 GHz (802.11a/b/g/n/ac), Bluetooth 5.0.

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Rispetto all’anno scorso la dotazione HDMI 2.1 conta la presenza dell’Auto Low Latency Mode (ALLM: modalità automatica a bassa latenza) e il VRR (Variable Refresh Rate) dal momento che tale ingresso implica la compatibilità 4K fino a 120 Hz con riconoscimento automatico della banda impostandola in misura ottimale una volta che al tv viene connesso computer, game console, Blu-ray player, media player.

Superati i soliti preset di rito come la connessione rete, ricerca canali DGTV e satellite si è pronti all’uso nel giro di pochi minuti. Il telecomando, purtroppo non retroilluminato, dotato di microfono per impartire i comandi vocali, consueta ergonomia nell’impugnatura, tastierino superiore, pulsanti per accesso diretto Netflix e Amazon Prime. Per la compatibilità dei formati video: 3GPP, AVI, DivX, Flash Video, H.263, H.264, H.265, MKV, Quick Time, M2TS, MP4, MPEG-4, TS, VC-1, VP9. Per l’audio: AAC, AC-3, aptX, FLAC, MP3, OGG, RealAudio, WMA, HE-AAC, LPCM.

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L’alto di gamma LG è il modello 8K SM9975 con una composizione più densa di Nano Cell per via della risoluzione. Flagship aparte siamo certi che anche l’appassionato sopra la media al momento resterà orientato sulla risoluzione massima dei 4K di cui questo 55SM9010PLA è parte integrante. WebOS è un sistema operativo con gestione app e navigazione per i vari menù pratica e intuitiva, offrendo il giusto supporto anche al neofita.

Ricordiamo che il telecomando integra un sensore giroscopico a supporto del puntatore (disattivabile) a schermo, rendendo lo scorrimento dei preset ancora più rapido. In assenza di qualsiasi segnale si attiva una galleria di quadri d’autore, il sistema rileva automaticamente i dispositivi. Migliorata la personalizzazione per alcune app andando per esempio a memorizzare codici di abbonamento come per Netflix.

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Tutto quanto occorre per sfruttare l’apparato in ambito programmazione liquida lo si ottiene premendo il pulsante ‘Home’, che da accesso a tutti i servizi integrati e integrabili, con un’ampia base di partenza e il consueto ventaglio di offerte. Altro miglioramento nella matrice della gestione canali tv memorizzati per una più veloce gestione delle attività di visione/registrazione raccolte sulla porzione sinistra. Anche in tale contesto l’IA del sistema rileva quali sono i programmi più visti proponendo alternative da altri canali. Comodità che si coniuga anche per la registrazione, attivabile via telecomando e salvando quanto desiderato su hard disk esterno connesso via USB.

All’occorrenza lo smartphone stesso può diventare secondo telecomando tramite applicazione gratuita LG TV Plus (Android e Apple iOS), ma il terminale quando è integrato nella medesima rete dati casalinga consente il trasferimento rapido di immagini sul tv, che siano foto o video.

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Le modalità immagine e i relativi preset sono molteplici: Nitidezza, Standard, Eco, Cinema, Sport, Gioco, Effetto HDR, Technicolor, ISF Esperto stanza luminosa, ISF Esperto stanza buia (consigliato per chi vuol eseguire taratura con colorimetro). Preset dove variano i parametri base come illuminazione, contrasto, temperatura colore, gamma. Al solito Standard ha il suo carico supplementare di blu (vedi sotto) mentre già Cinema favorisce una visione con la terna RGB più bilanciata ma su cui già occorrerebbe un intervento manuale.

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La coppia ISF stanza luminosa / buia è ulteriormente diversa in quanto il gamma passa rispettivamente da 2.2 a BT.1886. In Standard SDR si raggiungono notevoli picchi attorno alle 460 cd/m2, passando a oltre 1130 cd/m2 in HDR in specifiche porzioni di schermo, requisito fondamentale per lavorare in maniera corretta (da 1000 cd/m2 in su) in Dolby Vision. 40 le zone per il local dimming.

Dopo la taratura il Delta E è molto più contenuto e le candele restano vicine a 300 cd/m2

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La possibilità di intervento per il bilanciamento del bianco farà la gioia di smanettoni e puristi con tripla metodologia: 2 punti, 10 punti IRE e 22 punti IRE. Già a passi di 10 la flessibilità e il controllo salgono in misura consistente, intervenendo sull’uniformità per basse e alte luci. Quanto a praticità di intervento per singolo step è importante manovrare al meglio il telecomando.

Diagramma CIE che in REC.709 ha notevole precisione

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In SDR a REC.709 il risultato dopo la taratura è eccellente, il consiglio per l’ISF è quello di sfruttare il più possibile ISD stanza buia. I risultati raggiungibili sono tangibili e ben sopra la media, con copertura sRGB attorno a 99,5% e DCI-P3 all’83%, per quest’ultimo ci aspettavamo qualcosa in più. Contrasto statico 1400:1.

La compatibilità per il wide color gamut anche per l’intera gamma 2019 LG resta legata a HLG per il broadcast, Dolby Vision (compatibile Netflix) e HDR-10, assente solo l’HDR-10+. Attualmente per uno schermo compatibile 100% la soluzione è rivolgersi per esempio a Panasonic o Philips. L’input lag si aggira attorno ai 15 ms. In ultima analisi per una resa ottimale è sempre possibile attivare la funzione AI di intelligenza artificiale, disattiva quando si lavora in Dolby Vision.

Speravamo qualcosa in più per il DCI-P3

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PROVA SU STRADA

La visione di programmi DGTV in SD beneficia dei consueti filtri attivabili di riduzione dell’aliasing, risalto degli elementi visualizzato con migliore bilanciatura per colore, luminosità e contrasto e anche qui l’AI riesce a dare un ulteriore contributo benché con segnali limitati e compressi non è che si possano fare miracoli. Miglioramenti più marcati con l’offerta (come sempre risicata all’osso) HD 1080i, per il 4K bisogna ancora rivolgersi a Tivùsat su Hotbird 13C (canale 210) oppure bisogna essere fortunati residenti in zone specifiche della Valle d’Aosta dove c’è emissione DVB-T2 (HEVC/HDR).

La visione di pre-registrato SD/FHD/UHD viene gestita al meglio dal software integrato ma anche qui è possibile intervenire per uniformare il quadro complessivo, agendo per esempio sulla temperatura colore con ‘Caldo 1’ e ‘Caldo 2’ e relative variazioni per il rosso. Tra i programmi visionati anche i recenti Ancora auguri per la tua morte, La paranza dei bambini, Il migliore – The Natural e Captain Marvel 4K HDR-10 e Transformers L’ultimo cavaliere in Dolby Vision.

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In presenza di pochi elementi immersi nel buio alla massima ottimizzazione rivela ancora del light blooming anche se più contenuto rispetto all’anno passato, senza una comparativa side by side difficile a dirsi quanto migliore o peggiore rispetto a QLED Samsung 2019. Resta il fatto di una visione gradevole che non teme spostamenti anche sostanziali da centro schermo.

Per il gaming questo è al momento uno degli apparati più interessanti, per giunta senza preoccuparsi delle ore trascorse anche quando trattasi di titoli RPG e similari con OSD fissi a schermo che non intaccano minimamente il pannello a zero ritenzione. In tal senso abbiamo ripreso in mano Rage 2 e Dirt Rally 2.0 su console Xbox One X con tanto di HDR e lo spettacolo non è mancato.

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I 2 altoparlanti da 10 Watt l’uno, 2.2 canali, non in down firing contribuiscono a un ascolto dignitoso dei programmi tv, salvo poi sentire la necessità almeno di soundbar (possibilmente + sub) per una resa più coinvolgente. Compatibilità Wireless Sound Sync, DTS e Dolby ATMOS.

VERDETTO

Nel complesso l’LG 55SM9010PLA è un apparato dalle elevate performance che consigliamo agli e-gamer per usi anche intensi e resa delle porte HDMI 2.1 fino a 120 Hz. Flessibile e potente nella gestione delle app, merita un ulteriore giro di vite rispetto al light blooming che si fa notare specie con programmi UHD HDR, dove cede più di qualcosa nella tenuta complessiva.

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Si tratta pur sempre di situazioni particolari come il classico elemento a elevato contrasto e ben illuminato quanto circondato da nero prossimo allo zero. Bene la compatibilità per le codifiche audio, la presenza di diffusori down firing anche qui avrebbe aiutato ad alzare l’asticella.

Tra i pannelli più interessanti del momento, segna un Picture Mastering Index di 3800, equivalente a un risultato da alto di gamma nella famiglia LG. Last but not least il prezzo, che varia da 1.699 a 1.049€ (presso i soliti siti di e-commerce).

Per ulteriori informazioni: link al sito LG per NanoCell 55SM9010PLA

LG 55SM9010PLA – Il nostro test
8 Recensione
Pro
NanoCell - FALD 40 zone
UHD 10 bit nativo
HDR-10/HLG/Dolby Vision
HDMI 2.1 120 Hz
Dolby ATMOS / DTS
Bilanciamento bianco 2/10/22 punti
Preset ISF stanza buia
Contro
Ancora un po' di light blooming
Copertura DCI-P3 migliorabile
Angolo visione migliorabile
Zapping poco reattivo
Manca ancora l'HDR-10+
Telecomando non retroilluminato
Riepilogo
Pannello: LED FALD
Risoluzione: 3840 x 2160 pixel
Diagonale: 55"
HDR: HDR-10, HLG, Dolby Vision
Profondità colore: 10 bit
Connessioni: HDMI 2.1 (x4 di cui 1 eARC), Ottica S/PDIF TOSlink, USB (x3 2.0), Ethernet, Wi-Fi (2,4/5 GHz, IEEE802.11a/b/g/n/ac), Bluetooth 5.0, Cuffia stereo (3,5 mm), Common Interface (compatibilità firmware CI+ v1.4), antenna VHF/UHF, Satellite (femmina tipo F 75 O ×2)
Dimensioni e peso con supporto: 123,2 x 78,1 x 26,3 cm (L x A x P) (LxAxP); 19,1 Kg
Prezzo: 1.699 euro
Sistema Operativo: WebOS 4.5
CPU: 4 core (3 Gb RAM / 8 Gb archivio)/ GPU 2 core
Sito del produttore: https://www.lg.com/it/tv/lg-55SM9010PLA-tv-led
Immagine
Funzioni
Costruzione
Audio
Il giudizio di AF

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