Non capita spesso di parlare di lettori CD con stadio di uscita valvolare, soprattutto se il prezzo si aggira attorno agli 800 euro. Ecco perché l’Advance Paris X-CD9 ha attirato la nostra attenzione
Ce l’eravamo persi alla sua uscita, ma complici lo stadio di uscita valvolare e un netto ribasso di prezzo rispetto a quello di listino di 1100 euro (oggi online lo trovate a poco meno di 800 euro), abbiamo deciso di parlare del lettore CD Advance Paris X-CD9, il modello mediano del produttore francese che si inserisce tra il meno costoso X-CD7 e il top di gamma X-CD1000 EVO.
L’X-CD9 si concentra esclusivamente sul compito di riprodurre i CD e non troviamo quindi ingressi digitali, Bluetooth o altre “distrazioni”. Al suo interno l’X-CD9 ospita un DAC Wolfson Microelectronics WM8742 con funzione di oversampling fino a 24-bit /192kHz; non si tratta di un DAC nuovissimo o molto utilizzato, ma come dimostra il Rega Saturn MkIII da 2700 euro (che ne integra due) è un chip di ottimo livello che non capita spesso di trovare in un lettore CD che costa meno di 800 euro.
L’alimentatore è di tipo toroidale e la disposizione della scheda prevede le sezioni di alimentazione e decodifica divise l’una dall’altra. L’X-CD9 vanta inoltre due caratteristiche di design piuttosto peculiari. La prima (seppur non certo inedita) è la presenza di un’uscita XLR; visto che il lettore contiene un solo DAC, si tratta di una connessione “pseudo bilanciata”, ma se avete un amplificatore o un preamplificatore con ingresso bilanciato si tratta di un’aggiunta interessante e per nulla scontata.
L’altra caratteristica, già citata poco sopra, è lo stadio di uscita dotato di due valvole. Anche in questo caso non si tratta di una novità assoluta, ma l’implementazione scelta da Advance Paris è piuttosto insolita sia per la fascia di prezzo del lettore, sia perché viene utilizza una valvola per canale. La stessa scelta delle valvole, inoltre, è abbastanza originale, considerando che al posto delle più tradizionali ECC82, 83 o 6111 il produttore francese ha utilizzato due valvole 6J1B disposte orizzontalmente e caratterizzate da dimensioni molto ridotte (sono tra l’altro visibili attraverso una piccola finestra sul pannello frontale).
La premessa di un simile design è che le valvole dovrebbero ammorbidire le asperità del suono del CD prodotto dai circuiti a stato solido. Ciò equivale a collegare un lettore CD a stato solido puro a un preamplificatore a valvole, con la differenza che in questo caso il circuito a valvole è integrato nel lettore CD stesso.
Una scelta che a molti suonerà come una semplice trovata di marketing, ma in realtà, anche se non abbiamo testato molti lettori CD “valvolari”, parliamo di prodotti che chimicamente, meccanicamente, elettricamente e fisicamente presentano determinati parametri che conducono a uno specifico risultato sonoro. Se quindi avete la possibilità di provare l’X-CD9 in un negozio, potreste scoprire un suono per voi inedito che potrebbe piacervi molto quanto lasciarvi interdetti o non particolarmente impressionati.
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