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Le 10 canzoni ideali per testare un paio di cuffie

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Tra bassi, dinamiche, dettaglio ed equilibrio, sono molti gli aspetti da considerare quando si vogliono testare delle cuffie. Ecco i 10 brani ideali per farlo

Probabilmente utilizzerete le vostre cuffie più di qualsiasi altro apparecchio hi-fi anche grazie all’esperienza più intima e intensa che l’ascolto in cuffia riesce ad assicurare rispetto a qualsiasi paio di diffusori. Per questo abbiamo voluto raccogliere i dieci brani ideali per testare qualsiasi paio di cuffie, osservando parametri come la resa dei medi e dei bassi, la spazialità, il bilanciamento e il dettaglio.

Ecco la nostra top-ten ideale.

Explosions in the Sky – Wilderness

Per verificare l’equilibrio generale

Perché? L’equilibrio non è sempre facile da ottenere per i produttori di cuffie. Troviamo infatti cuffie tese a sovraccaricare l’estremità inferiore della gamma in un tentativo fin troppo zelante di evitare un suono troppo leggero o, al contrario, “tagliare” troppo in alto per paura di rende il suono troppo brillante e acuto.


Per testare il bilanciamento complessivo, ci vuole una traccia che copra la maggior parte della gamma di frequenza possibile. Potete ottenere questo effetto da molte opere orchestrali, ma possono funzionare anche pezzi più contemporanei come questo degli Explosions in the Sky. Il battito percussivo di Wilderness è caratterizzato da una notevole frequenza di basso livello, mentre alcune armoniche di chitarra raggiungono frequenze molto alte.

Fleet Foxes – Fool’s Errand

Per testare la qualità dei medi

Perché? Nel complesso, la gamma media è dove avviene la magia della voce ed è quindi un elemento di primaria importanza nell’ascolto musicale. La chiarezza è, ovviamente, una preoccupazione primaria, così come la stabilità e il calore. Se le frequenze più basse non supportano abbastanza la gamma media, la voce può suonare in modo sottile e mancare di una “qualità umana”.

Trovare un brano con una linea vocale chiara e prominente è un ottimo punto di partenza, ma è ancora meglio se include le meravigliose armonie vocali di Fool’s Errand dei Fleet Foxes. La voce di Robin Pecknold dovrebbe librarsi in alto, fiancheggiata da quelle succulenti armonie senza però scomparire in esse.

Darkside – Paper Trails

Per testare il controllo dei bassi

Perché? Abbiamo accennato alla tendenza di alcuni brand di cuffie di inclinare l’equilibrio tonale verso l’estremità inferiore della gamma (chi ha detto Beats?) per venire incontro a un certo tipo di utenza. Ma se è quello che vi piace, è forse ancora più importante che le basse frequenze siano articolate e opportunamente agili.

Bassi confusi, gonfi e slabbrati infatti peggiorano solo le cose. Una canzone con una linea di basso movimentata può essere perfetta per guidare il ritmo e Paper Trails dei Darkside ha l’ulteriore vantaggio di offrire una linea vocale che scende in profondità nella gamma di frequenza e che mette davvero in evidenza la chiarezza dei bassi… o la loro mancanza.

Pharoah Sanders – You’ve Got to Have Freedom

Per testare la qualità degli acuti

Perché? La ruvidezza nelle frequenze acute è probabilmente una delle prime cose che noterete in cuffia perché diventa presto fastidiosa se resa male. Se ciò accade anche dopo che avete rodato le vostre cuffie per qualche giorno, vorrete buttarle via, ma a volte può andare diversamente. Forse nel tentativo di eliminare qualsiasi possibile asprezza, i produttori potrebbero tagliare le frequenze più alte.

In entrambi i casi non state ricevendo le ricche frequenze acute che voi e le vostre orecchie meritate. Questa particolare traccia di Pharoah Sanders si caratterizza per un sassofono perfetto per testare le vostre cuffie, che non dovrebbero farvi “sanguinare” le orecchie nemmeno sulle note più alte e penetranti.

Havergal Brian – Sinfonia n. 1 in re minore (Il gotico)

Per testare il livello di dettaglio

Perché? È raro criticare davvero un prodotto per la mancanza di dettagli, ma quando sentiamo qualcosa di particolarmente penetrante può davvero fare la differenza. Il termine stesso è piuttosto autoesplicativo: si tratta di scavare in profondità in ciò che viene eseguito, piuttosto che in come.

I brani orchestrali su larga scala, con una vasta gamma di strumenti e timbri, metteranno in evidenza quanto dettaglio viene fornito dalle cuffie. Questa particolare sinfonia, scritta da Havergal Brian, è un vero e proprio colosso, che spazia dai timpani a un coro di bambini passando per arpe e flauti piccoli. Anche le registrazioni dal vivo sono un altro test utile: gli applausi sono infatti uno dei suoni più difficili da riprodurre.

John Martyn – Small Hours

Per testare la spazialità

Perché? Lo spazio può apparire un concetto particolare quando si tratta di suoni che vengono riprodotti direttamente nelle orecchie, ma una performance claustrofobica può essere nemica di un ascolto più profondo. Non volete infatti che gli strumenti suonino distaccati l’uno dall’altro, ma ogni linea dovrebbe avere il giusto spazio per respirare.

Ancora una volta, le esibizioni dal vivo sono un buon test per stabilire se le vostre cuffie sono in grado di restituirvi fedelmente le dimensioni di un auditorium, oppure puoi fare un passo avanti con questo album di John Martyn. È stato registrato all’esterno e se quindi sentite la chitarra del compianto musicista scozzese inscatolata o claustrofobica, non è un buon segno.

BadBadNotGood – Speaking Gently

Per testare ritmo e timing

Perché? Chiunque sia mai stato in una band saprà quanto sia esasperante suonare con qualcuno che non va a tempo. Lo stesso vale per l’hi-fi e le vostre cuffie dovrebbero essere in grado di dare un senso a una poliritmia con la stessa abilità con cui si bloccano in un rigido 4/4.

Questa particolare traccia dall’album IV dei BadBadNotGood parte con un beat semplice e solido prima di estendersi in un mindset percussivo più libero e fuori dagli schemi. Il timing si nutre anche dell’interazione tra gli strumenti, come si interrogano a vicenda e quindi come rispondono. Se la musica suona allentata, disorganizzata o noiosa, probabilmente dipende proprio dal timing.

Arvo Pärt – Tabula Rasa

Per testare la gamma dinamica

Perché? Una carenza di gamma dinamica darà vita una performance piatta, a volte suonando quasi come una prova e minando qualsiasi emozione della registrazione originale.

Scegliete una musica in cui le dinamiche su piccola e grande scala fluttuino come fanno in Tabula Rasa di Arvo Pärt e sentirete se le vostre cuffie sono all’altezza della situazione. Spesso sono le dinamiche su piccola scala a fare la più grande impressione in quanto le più espressive, il che sarà particolarmente importante se si usano le cuffie anche per guardare film e serie TV.

Ólafur Arnalds – Ljósi∂

Per testare la sottigliezza

Perché? Va bene godersi un po’ di musica all’aperto mentre magari si corre e si vuole un po’ di carica, ma se usate le vostre cuffie per qualsiasi altra cosa, sottigliezza e moderazione sono altrettanto importanti.

Questo pezzo di Ólafur Arnalds, dal suo album Found Songs, è perfetto in questo senso, con i tasti del piano che vogliono essere accarezzati piuttosto che martellati e con il violino che sembra piangere timidamente. Se le vostre cuffie riescono a rendere questi particolari così come rendono al meglio la potenza dei Black Sabbath, ne trarrete sicuramente giovamento.

Joe Goddard – Lose Your Love

Per testare l’entusiasmo e la spinta

Perché? Se le prestazioni delle vostre cuffie non vi fanno venire voglia di muovervi con certi brani, allora c’è qualcosa che non va. In realtà, questo tipo di entusiasmo è una combinazione di timing, stabilità in fascia bassa e una buona conoscenza delle dinamiche, anche se abbiamo sentito prodotti apparentemente capaci in ognuno di questi ambiti che alla fine non riescono comunque a entusiasmare.

Su questo versante potete benissimo testare i brani della vostra collezione che secondo voi hanno più groove, ma abbiamo optato per Lose Your Love dall’album Electric Lines del 2017 di Joe Goddard. Se le vostre cuffie possiedono il mix di qualità appena citato, non potrete non muovervi e seguire il ritmo. Possibilmente evitate di farlo di fronte ai vostri colleghi di lavoro.

© 2020, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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