Riceviamo e pubblichiamo un estratto della mail inviataci da un neo appassionato il quale – pur essendo fresco di passione e quindi potenzialmente meno fazioso – già lamenta alcune singolarità relative al mondo dell’Alta Fedeltà riscontrate nel mettere insieme il sistema che ha inserito nel suo appartamento.
La mail inviataci da un nostro lettore presenta spunti d’interesse tali da meritare una risposta pubblica, non solo perché affronta temi sempre attuali pertinenti la passione per l’Alta Fedeltà ma anche perché evidenzia un (mal)vezzo piuttosto comune che non abbiamo mancato di notare ma che fino ad oggi – complice appunto la suddetta mail – non ci aveva indotto a farne un articolo.
Al momento in cui scriviamo quindi, non è infrequente l’indicazione del prezzo di una coppia di elettroacustiche riferito al singolo diffusore – Amazon e Muziker ad esempio, ma non sono certo gli unici – circostanza che spesso serve solo a generare confusione nel cliente, soprattutto di quello meno addentrato nel contesto ovvero il principiante (o neofita) il cui entusiasmo potrebbe velocemente attenuarsi a causa della scoperta che il costo vada raddoppiato.
Di seguito quindi qualche estratto piuttosto eloquente del suo disappunto:
(…) resto quindi perlomeno basito nel leggere che il prezzo dei diffusori che volevo acquistare dopo aver letto la vostra recensione si riferisce al singolo esemplare: chi mai acquisterebbe una sola cassa? Mi sfugge qualcosa? (…) ho poi tentato l’approccio con qualche forum, ma devo dire di essermi immediatamente ritirato; a parte i soliti iniziali convenevoli da parte di alcuni più ben disposti di altri al dialogo, ho riscontrato molta maleducazione, pur avendo chiarito la mia incompetenza (…) inoltre, mi sfugge davvero il senso di questa specie di guerra tra formati audio e tipi di amplificatore, personalmente (forse perché tendo alla praticità) ascolto e compro sia CD che vinili, senza negare che ciò che a me importa è che si senta bene, che sia a valvole oppure a transistor oppure ibrido o digitale etc. (…)
Cosa rispondere al nostro gentile lettore? Esaminando le varie considerazioni – già abbastanza auto esplicative – si impone per prima una semplice riflessione: chi, in effetti, acquisterebbe un singolo diffusore?
Qualcuno che abitualmente ed andando controcorrente rispetto alla stereofonia classica ascolta in monofonia? Esistono amplificatori ad un singolo canale (?) a parte ovviamente gli esemplari monofonici che USUALMENTE SI USANO IN COPPIA?
Nel primo caso – certamente estremo – la scelta di un singolo esemplare sarebbe fatta da una percentuale pressoché nulla di appassionati, nel secondo, si farebbe prima ad acquistare un diffusore Bluetooth (notoriamente singolo sebbene accoppiabile ad altri esemplari) con buona pace delle menate audiofile tanto in voga.
In effetti non si spiega, almeno razionalmente, anzi, a noi sembra un eccellente (nonché stupido) sistema per confondere le idee o peggio, fornire l’impressione che il prodotto costi meno di quanto sarà necessario sborsare; una becera sorta di clickbaiting relativo allo shopping on-line che induce a consultare il listino.
A che pro? Anche considerato che non è improbabile che un utente acquisti allettato dal prezzo per poi – deluso al ricevimento del “pacco” – procedere alla restituzione e contestuale rimborso, se non altro per stizza.
Addirittura, sul sito di Music Delivery è riportato che la quantità minima acquistabile è di “due esemplari”, circostanza che rende ancora più ridicola l’indicazione del prezzo riferito al singolo diffusore, non credete?
Ed ancora, scorrendo il sito di MPI Electronic scopriamo la stessa identica cosa, dove anche i diffusori MONITOR AUDIO mostrano un prezzo riferito ad un solo diffusore; in questo caso nessuna indicazione circa il fatto che l’eventuale acquisto dev’essere effettuato in coppia, così come da nessuna parte è specificato questo insolito comportamento.
E volendo, non è neanche possibile accampare la scusa del canale centrale – notoriamente progettato per uno scopo particolare, quello di dare voce, appunto, all’omologo canale – appositamente previsto nei sintoamplificatori HT.
Quindi cosa parliamo? Misteri dell’HiFi? Insipida corbelleria? Intenzionale confusione priva di senso?
Relativamente agli altri due quesiti, per certi versi si ha conferma di una sotterranea forma di maleducazione favorita dall’anonimato – sebbene non tutti gli esponenti del “maschio genere” siano similmente inopportuni – ed è in ogni caso possibile affermare che esiste ben di peggio.
Da ultimo, occorre considerare che la Guerra dei Mondi (audio) nei numerosi Forum sul web perdura praticamente da sempre e siamo convinti che mai cesserà, una sorta di atavico complesso che affligge tutti coloro che non riescono a dar pace alla loro l’anima nell’eterna ricerca della perfezione assoluta.
Che poi, per quanto se ne dica, dove la soddisfazione all’ascolto sia concreta, per determinati versi tutto il resto appare quasi inutile e bene fanno coloro che ascoltano e basta senza troppo pensare alle tante fisse da appassionato terminale.
Come al solito, ottimi ascolti!!!
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